ROSANGELA PESENTI, ASMAE DACHAN, CHIUDE DOMANI LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI NIDAA BADWAN
Con l’appuntamento di domani, 29 novembre, con Rosangela Pesenti dell’ UDI- Unione Donne in Italia si conclude il ciclo di appuntamenti “Ogni diritto in meno è uno schiaffo in più” organizzato dal Comune di Ancona e AMAD (Associazione Multietnica Antirazzista Donne) presso Spazio Presente- Museo della Città, alle ore 17,30 per confrontarsi sulla sempre fragile condizione femminile nel mondo in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne, in presenza di esperte, testimoni, ariste e attiviste.
OGGI 28 novembre alla stessa ora la giornalista e scrittrice italo-siriana Asmae Dachan inquadrerà il tema “Siria: la guerra è femmina solo nel nome” che segue il filo rosso della situazione mediorientale dell’intera rassegna. Partendo dagli ossimori della guerra “spose bambine” e “bambini soldato” traccerà il quadro della situazione siriana, a più di dieci anni di un conflitto mai sopito con uno sguardo attento proprio sulla dimensione femminile. Le donne in guerra rischiano di diventare vittime due volte, i loro corpi usati come armi accessorie con gli stupri etnici. In guerra le donne continuano a fiorire, a dare la vita, a crescere figli, in mezzo alla distruzione e alla violenza.
Fino a domani (ore 20) sempre a SPAZIO PRESENTE si possono ammirare i pregevoli scatti dell’artista palestinese NIDAA BADWAN esposti nella mostra “Sconfiggere il dolore con la bellezza”.
“Quest’anno – sottolinea Emma Capogrossi, assessore alle Politiche sociali e Pari Opportunità- sentivamo l’urgenza di celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne ponendoci a fianco di quelle donne che stanno subendo innumerevoli violazioni dei loro diritti e che stanno lottando per vederli riconosciuti e rispettati. Quanto sta accadendo in altre parti del mondo, l’uccisione di Hadis Najafi, la ragazza di 20 anni simbolo delle proteste contro il velo, di Nika Shakarami, 17 anni, di Arnika Ghaemmaghami, 17 anni e delle altre che hanno perso la vita durante le proteste in Iran per la morte di un’altra giovane, Mahsa Amini, deceduta lo scorso 16 settembre a Teheran mentre era detenuta dall’apparato iraniano per non avere indossato correttamente il velo islamico, non può non riguardarci. Vogliamo essere vicine a queste donne che lottano per un futuro migliore.”
“L’idea, condivisa con il Comune di Ancona, che offre uno sguardo internazionale sulla condizione femminile – osserva Donatella Linguiti, presidente di Amad, Associazione Multitecnica Antirazzista Donne di Ancona- ci permette di riflettere in un 25 novembre più inclusivo, più pieno, più solidale. Le “sorelle” afghane che sono con noi grazie al canale creato dalla nostra associazione ci raccontano di una condizione per cui bisogna lottare insieme, per loro e insieme a loro. Ma anche per noi stesse, perché la radice della violenza di genere, nei regimi o dentro le nostre case, è la stessa. E’ quella del patriarcato e della prevaricazione. Mentre dovremmo lavorare tutti, donne e uomini, per raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze, come prevede tra l’altro l’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile”.
Ultimo aggiornamento
29 Novembre 2022, 17:21
Pubblicazione
28 Novembre 2022, 17:20