PER CONFRONTARSI E COORDINARSI CON LE ASSOCIAZIONI E STABILIRE UNA “CASA COMUNE”
Verso un tavolo permanente sui minori. Una “casa comune” tematica- spiega l’assessore alle Politiche sociali, l’avv. Manuela Caucci, rivolgendosi alle associazioni che si occupano di bambini e ragazzi- dove informarsi e confrontarsi costantemente. L’idea progettuale è stata avanzata nel corso dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi in Comune con le realtà cittadine che si occupano di accoglienza, tutela, integrazione, sostegno alla disabilità, assistenza nei compiti e nel tempo libero dalla scuola, animazione e teatro, contrasto alla violenza, al disagio psichico e sociale, all’abbandono scolastico, e tutto quanto attiene alla complessa e articolata sfera dei minori e delle loro famiglie.
Un incontro voluto- come quelli precedenti, relativi ad altri contesti sociali- espressamente per conoscersi e stringere o rinsaldare relazioni con associazioni che operano nel pianeta minori da lungo tempo e altre che hanno cominciato il loro percorso nell’ultimo anno.
All’ invito ha risposto la gran parte delle associazioni del territorio, ciascuna con le proprie specificità e il proprio target di riferimento, mostrando interesse per la prospettiva di un coordinamento stabile che potrà favorire non solo un’utile interazione conoscitiva e operativa ma anche un modo concreto per mettere in relazione la domanda di aiuto e sostegno man mano che si manifesta, con l’ “offerta” di addetti e volontari, che specie da parte di nuove associazioni si rende disponibile. Dalla Direzione Politiche sociale è stata resa nota la volontà di costruire una mappa dei settori in capo alle associazioni sia per orientare i servizi, sia per mettere a sistema i bisogni espressi dalle famiglie e dal contesto sociale, diversi da quartiere a quartiere. E’ in corso di realizzazione- è stato comunicato- il Piano di zona e perciò è il momento opportuno per fare riflessioni su ciò che serve, ciò che manca, e farlo trasversalmente.
Prevenzione, diagnosi del disagio, sportelli di ascolto con la presenza dello psicologo, punti di aggregazione per ragazzi e famiglie, interazione con le scuole: questi alcuni degli indirizzi prioritari che troveranno attuazione in virtù di un impegno costante di coordinamento tra istituzioni, associazionismo e terzo settore, nel quale ciascuno dia il proprio contributo in termini di esperienza, segnalazioni e proposte.
Ultimo aggiornamento
13 Dicembre 2023, 11:12
Pubblicazione
13 Dicembre 2023, 11:09