Dall’11 al 14 aprile il Comune di Ancona ospita il primo Festival “Stupor Mundi” dedicato all’ imperatore Federico II di Svevia, nato a Jesi, nella Marca di Ancona, lasciando tracce profonde nella sua epoca e in tutta la Storia successiva.
Il festival, con la direzione scientifica del prof. Fulvio Delle Donne (Università della Basilicata), è articolato in due parti, la seconda delle quali si terrà a Jesi nel mese di maggio. Numerosi i patrocini (Regione Marche, Comuni di Ancona e Jesi) e le collaborazioni scientifiche, tra le quali l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli studi della Basilicata, l’Università degli Studi della Campania e svariate istituzioni di Storia e istituti federiciani. Nutrito anche il parterre dei relatori che hanno dato la disponibilità all’iniziativa, con la quale si vuole divulgare la conoscenza del pensiero e dell’operato di un personaggio storico, molto vicini alla realtà contemporanea nonostante siano trascorsi otto secoli. Gli incontri del capoluogo dorico, ospitati alla Mole e rivolti a tutti gli interessati, avranno come tema
Cercare la Pace e stupire il mondo.
Il programma:
Giovedì 11 aprile
ore 15.00-18.00
Valorizzare i territori attraverso la figura di Federico II- Convenzione tra le Regioni
Tavolo sulla proposta di discussione del protocollo Federiciano
Sono stati invitati al dialogo:
i Presidenti (o loro delegati) delle Regioni interessate alla figura di Federico II.
Ensemble Micrologus – lezione spettacolo
“Under den Linden”
Canti d’amore, di primavera e canzoni di crociata dei Minnesänger e Trovatori in età federiciana
Venerdì 12 aprile
Ore 10.00-13.00
Il dialogo tra le civiltà e i modelli culturali
Saluti istituzionali
Umberto Longo (Direttore Istituto Storico Italiano per il Medioevo)
Introduce, modera e conclude
Fulvio Delle Donne (Università della Basilicata– Direttore Scientifico del Festival)
Federico II e la crociata della pace: l’attualità di un tema
Annick Peters-Custot (Università di Nantes)
Federico II e il mondo greco
Marina Montesano (Università di Messina)
L’altro nel Medioevo
Giuseppe Mandalà (Università di Milano)
Federico e l’Islam
Ore 13.00 – 13.30
Alla Mensa dell’Imperatore: Le ricette di Federico II
Saluto di Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università di Napoli Federico II
ore 15.00-18.00
La Terra Santa ai tempi di Federico II
Saluti istituzionali
Francesco Panarelli (Università della Basilicata – Presidente della Società Italiana per la Storia Medievale )
Introduce, modera e conclude
Antonio Musarra (Università La Sapienza)
La Gerusalemme medievale tra Oriente e Occidente
Laura Minervini (Università di Napoli Federico II)
Federico II e gli Assassini fra mito e realtà
Francesco Violante (Università di Bari)
Federico II, l’Occidente e i Mongoli, tra conoscenza e ricerca della pace
Giuseppe Perta (Università di Napoli Suor Orsola Benincasa)
Il ruolo degli ordini cavallereschi: Ospedalieri, templari, teutonici
Durante le sessioni: “All’improvviso la Rima”
Giullarate di Gianluca Foresi
Sabato 13 aprile 2024
Ore 10.00-13.00
Rapporti religiosi e sociali
Saluti istituzionali
Franco Cardini (Università di Firenze – Università di San Marino)
Introduce, modera e conclude
Ortensio Zecchino (Centro Europeo di Studi Normanni)
Lo scontro col papato
Francesco Panarelli (Università della Basilicata – Presidente della Società Italiana per la Storia Medievale)
L’organizzazione ecclesiastica
Francesco Paolo Tocco (Università di Messina)
Federico II e la drastica pacificazione della Sicilia
Francesco Pirani (Università di Macerata)
Federico II e la Marca di Ancona
Ore 15.00-18.00
Federico II tra guerra e pace. Un modello laico ancora attuale nei rapporti interreligiosi, interetnici, interculturali
Saluti istituzionali
Franco Cardini (Università di Firenze – Università di San Marino)
Nemici veri e inventati: prospettive culturali e politiche
Fulvio Delle Donne (Università della Basilicata – Direttore Scientifico del Festival)
Convivenze culturali, etniche e religiose
Ortensio Zecchino (Centro Europeo di Studi Normanni)
Federico e gli Ebrei
Dialogano con i rappresentanti delle istituzioni.
Durante le sessioni
Nel Mediterraneo di Federico: narrazioni di viaggio
di Alessandro Vanoli
Domenica 14 aprile 2024
Ore 10.00-13.00
La cultura della pace
Saluti istituzionali
Agostino Paravicini Bagliani (Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino)
Introduce, modera e conclude
Andrea Mazzucchi (Università di Napoli Federico II)
La scuola siciliana e la tradizione occitanica
Pietro Colletta (Università di Enna Kore)
La letteratura in latino
Stefano D’Ovidio (Università di Napoli Federico II)
Arte e architettura civile
Amedeo Feniello (Università de L’Aquila)
Economia e scambi commerciali
Chiusura della manifestazione
Stupor mundi è l’attributo che solitamente viene usato per identificare l’imperatore Federico II di Svevia che nacque a Jesi, nella Marca Anconetana, il 26 dicembre del 1194. Destinato alla guida del mondo per stirpe familiare e attese, fu l’ultimo del Medioevo a dare un senso universale alla funzione imperiale, ma fu anche potente signore di un regno collocato al centro del Mediterraneo. Convergevano in lui tradizioni germaniche e normanne, modelli culturali e scientifici occidentali e orientali, aspirazioni mistiche e pulsioni terrene: la sua azione politica rappresentò pienamente la splendida eterogeneità congenita nelle sue origini. Nel 1228-1229, partendo dalla costa adriatica, portò a compimento un’impresa davvero straordinaria. Senza battaglie né morti, ma solo tramite accordi diplomatici col sultano d’Egitto, al-Malik al-Kāmil, permise, dopo diversi decenni, ai pellegrini cristiani di tornare a venerare il Santo Sepolcro di Gerusalemme. E lo fece da scomunicato: l’impresa che rappresentava la militanza cristiana più alta fu compiuta proprio da chi era stato escluso dalla comunità cristiana. Infatti, Federico II era stato fulminato dalla scomunica di papa Gregorio IX nel 1227, proprio perché tardava la spedizione d’Oltremare; scomunica che non gli fu revocata neppure dopo averla portata a termine. Il Festival di quest’anno vuole riflettere proprio sugli argomenti connessi con la “crociata della pace” o, meglio, più in generale con la cultura di condivisione che può portare a vincere una guerra con una scelta di pace. Vuole essere, insomma, un’occasione per discutere attentamente non solo di un fatto specifico, ma anche e soprattutto delle modalità con cui si possono gestire i conflitti anche senza armi, sulla rappresentazione del nemico, sulle strategie della diplomazia e di controllo del territorio, nonché della complessa rete mediterranea dei rapporti politici, interreligiosi, interetnici, interculturali per i quali Federico II funse da punto di riferimento ineludibile, unendo Occidente e Oriente in un inscindibile nucleo di saperi. Quest’anno, d’altro canto, si festeggia anche l’ottavo centenario della fondazione della prima università “statale” della storia, che Federico fondò a Napoli nel 1224 per garantire a chiunque l’acquisizione della vera nobiltà, che è quella d’animo e che discende dallo studio, dalla dedizione e dalla conoscenza.
A che serve ricondurre all’attenzione della contemporaneità una vicenda tanto lontana nel tempo, di otto secoli fa? La conoscenza del passato può e deve abituarci a comprendere meglio la complessità del presente. In un momento come quello attuale, carico di forti tensioni e scontri tra religioni e “civiltà”, è proprio la mancanza di comprensione della diversità, delle specificità dell’“altro”, frutto dell’evoluzione storica, a causare i danni più pericolosi. Ricordare, infine, che non due santi, ma i due uomini più potenti della terra, un imperatore e un sultano, a capo di eserciti numerosi e armati, decisero di fare un passo indietro per percorrere la strada della pace, ecco, ricordare questo può fornire un modello culturale laico di comportamento politico utile per l’umanità, in un periodo come l’attuale, in cui si sentono rombare da vicino i tuoni delle cannonate.
Ultimo aggiornamento
15 Aprile 2024, 17:37
Pubblicazione
9 Aprile 2024, 16:30