Dopo l’approvazione in Giunta, l’Amministrazione comunale presenta il piano strategico del PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che inizia oggi il suo inter di approvazione, dopo la presentazione della stesura definitiva a stakeholders, associazioni di categoria, ordini professionali e sindacati, ma anche associazioni ambientaliste e CTP (Consigli Territoriali di Partecipazione), costituito da VAS (Valutazione ambientale strategica), approvazione definitiva in giunta, pubblicazione ed approvazione in Consiglio Comunale.
Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile si pone in un arco temporale operativo pari a dieci anni, dal 2024 al 2034.
Sono 4 gli snodi del piano strategico del PUMS, che impatteranno in modo significativo non solo sulla viabilità, ma anche sulla qualità della vita e sulla sostenibilità ambientale della città di Ancona: il nuovo anello filoviario, la riattivazione della Stazione Marittima, il cambio della viabilità in via Bocconi ed in via Giannelli, agli imbocchi della galleria del Risorgimento, l’introduzione di alcune zone ad accesso controllato (ZAC), dopo la sperimentazione attuata su Portonovo. Oltre a questo, altre azioni strategiche individuate nel PUMS verranno delineate con esattezza nei successivi piani attuativi di settore, il PUP (Piano Urbano dei Parcheggi), il PGTU (Piano generale del Traffico Urbano), il Programma triennale del Trasporto Pubblico ed il Biciplan.
1) Nuovo anello filoviario
Il progetto dell’anello filoviario, finanziato con 6,5 milioni di euro dal Ministero dei trasporti con un cofinanziamento del Comune di 700 mila euro, introduce ad Ancona una vera e propria rivoluzione della viabilità, garantendo la prospettiva di un passaggio reale e sostanziale al servizio di Tpl elettrico.
Servendo i punti di scambio con la viabilità esterna alla città proveniente da Nord (Stazione ferroviaria) e da Sud (piazza Ugo Bassi), questo anello sarà fondamentale per ridurre gli accessi in centro da parte di auto private e, in prospettiva, dei mezzi del trasporto extraurbano. Partendo da piazza Cavour, l’anello filoviario proseguirà verso corso Stamira, via XXIX Settembre, via Marconi, piazza Rosselli, via Giordano Bruno, piazza Ugo Bassi, viadotto della Ricostruzione, via Martiri della Resistenza, galleria Risorgimento, via Giannelli, piazza Cavour.
La novità fondamentale consiste nell’introduzione della tecnologia bimodale, che comporta cioè l’inserimento nel servizio filoviario di mezzi di nuova generazione con un’alta capacità di marcia autonoma, senza il contatto continuo con i fili, grazie a una batteria ricaricabile che consente autonomia per lunghi tragitti.
Il progetto dell’anello filoviario, infatti, risponde alle osservazioni del Ministero: la linea sarà riqualificata solo nei tratti che hanno già ricevuto il nulla osta per il trasporto filoviario, mentre per i due chilometri in cui la linea era stata precedentemente dismessa sarà utilizzata la batteria.
2) Riattivazione della Stazione Marittima
Dismesso da 2015, con il PUMS torna a nuova luce il collegamento tra stazione centrale e stazione marittima fino a Fincantieri. Riutilizzando il sedime della ferrovia marittima, gli utenti del sistema ferroviario (nazionale, regionale e metropolitano) e gli utilizzatori della cerniera di mobilità del porto retrostante potranno raggiungere l’area portuale e il centro storico della città. Si propongono, quindi, l’utilizzo di modalità di trasporto alternative tra la Stazione e Fincantieri quali tram-treno, filobus e bus elettrico, da valutare con Regione, RFI e Autorità portuale.
3) Cambio della viabilità in via Bocconi e nella galleria del Risorgimento
Il PUMS prevede anche la ridefinizione dei principali snodi della viabilità: per alleggerire la pressione sulle intersezioni, anche in considerazione della recente riapertura dell’istituto scolastico Savoia-Benincasa che insiste in un punto centrale della città, sarà necessario fluidificare la circolazione negli incroci più critici del percorso di ingresso ed uscita da Piazza Cavour attraverso la Galleria del Risorgimento.
Inoltre il PUMS comprende una modifica alla viabilità anche in Via Bocconi, dove il restringimento ad una corsia singola in uscita costituisce un tappo alla fluidificazione del flusso veicolare: la proposta del PUMS, dunque, consiste nel ricollocamento della fermata bus in un’area limitrofa ma esterna all’attuale carreggiata, garantendo così una fermata meglio attrezzata ed in sicurezza, con la possibilità di mantenere, al contempo, su Via Bocconi, le due corsie in uscita dalla rotatoria.
4) Introduzione della ZAC
Sperimentata a Portonovo durante l’estate 2024, la ZAC (Zona ad accesso controllato) potrebbe essere estesa, dopo un congruo periodo di sperimentazione, anche in altre parti della città: qui, infatti, le zone ad accesso controllato individuate sono due, il Guasco e Capodimonte, che potrebbero essere ampliate o ridotte in base alle criticità riscontrate durante il periodo di sperimentazione.
L’obiettivo del PUMS presentato oggi è triplice: migliorare l’accessibilità e la qualità dell’ambiente urbano, ridurre i fattori di rischio legati agli spostamenti e migliorare l’efficienza e l’economicità degli spostamenti. Questo piano strategico si configura, pertanto, come strumento che individua la cornice generale, gli interventi e le politiche, da attuarsi successivamente con l’elaborazione di quattro piani attuativi: Piano generale del traffico urbano, aggiornamento del programma triennale del TPL urbano, il programma urbano di parcheggi ed infine il biciplan.
In sintesi, il PUMS si pone l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile, passando dal 33% al 48%: il Trasporto Pubblico Locale dovrebbe passare dal 24% al 31% e la mobilità attiva (percorsi pedonali, ciclabili e simili) dal 9% al 15%; di contro l’uso dei veicoli a motore dovrebbe scendere dal 67% al 52%. Tutto ciò in linea con la strategia europea volta alla riduzione delle emissioni inquinanti da traffico, puntando ad una riduzione dell’utilizzo dell’auto privata prevalentemente a vantaggio del TPL.
Il PUMS diventerà anche strumento strategico di settore fondamentale, base per la redazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) della città di Ancona ai sensi della nuova LR 19/23, che deve essere approvato entro 4 anni, ovvero entro dicembre 2027. E infine, è stato necessario coordinare il PUMS con il Progetto Inquinamento Ancona PIA e PIA2 soprattutto in relazione alla redazione del successivo Piano Generale Traffico Urbano.
Coordinamento con i progetti PIA e PEBA
Il PUMS risulta quindi collegato con il Progetto Inquinamento Ancona (PIA) ed il Piano Eliminazione delle Barriere Architettoniche: nel primo caso il PIA si concretizza in monitoraggio e previsione della qualità dell’aria, mitigazione degli impatti negativi delle emissioni ed adattamento e prevenzione sanitaria in collaborazione con ARPAM, ARIANET di UnivPM, Regione Marche, ARS, Ospedali Riuniti, INRCA e CRN Palermo. Queste linee di programmazione saranno declinate in 20 specifiche azioni che potranno subire modifiche e/o integrazioni. Nel secondo caso, l’Amministrazione comunale ha optato per costruire un PEBA incrementale, capace cioè di eliminare le barriere architettoniche iniziando dal famoso percorso pedonale ‘da mare a mare’ (dal porto al Passetto) attraverso una serie di micro-interventi, all’interno dei quali rientrano anche la riqualificazione della ottocentesca piazza Cavour, proseguendo poi con lo spazio identificato con via XXIX Settembre che consente la visuale del waterfront dal Molo Antico alla Mole Vanvitelliana e con la riqualificazione del quartiere degli Archi. Il PEBA poi prevede la concertazione con le associazioni interessate ogni qualvolta si attuino degli interventi di rigenerazione urbana.
Indice della pagina
Ultimo aggiornamento
24 Ottobre 2024, 16:15
Pubblicazione
18 Ottobre 2024, 11:48