OGGI POMERIGGIO A PALAZZO DEGLI ANZIANI L’ASSESSORE ALLA CULTURA ANNA MARIA BERTINI INTRODUCE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DEDICATO A MASSIMO CANALINI, IL CELEBRE EDITOR DORICO RECENTEMENTE SCOMPARSO
Sarà l’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini ad introdurre oggi pomeriggio alle 17:30 alla Biblioteca Benincasa nella sua sede attuale di Palazzo degli Anziani, la presentazione in anteprima nazionale del libro di Giulio Milani “Codice Canalini, ingrate patrie lettere” .
A seguire l’intervento di Emanuela Impiccini, Direttrice della Biblioteca Benincasa, e quindi la presentazione del libro a cura di Valerio Cuccaroni. Sarà presente l’autore Giulio Milani. “Presso la biblioteca Benincasa di Ancona – sottolinea l’assessore Bertini- vogliamo rendere omaggio a Canalini attraverso un libro – quello di Giulio Milani- che narra la rivoluzione letteraria e sociale avvenuta negli ultimi anni degli ’80 e per tutto il decennio successivo ad Ancona, una città che troppo spesso è passata in sordina ma è ricca di un patrimonio culturale immateriale ed immateriale. Artefice di questa rivoluzione fu, appunto, Massimo Canalini, un uomo con una visione irregolare, un editore ribelle con un’attitudine punk. Ha sfidato le convenzioni, reinventando il modo di fare editoria e trasformando il panorama letterario italiano. Non è una storia ordinaria: è il racconto di un’epoca, di uno scontro e di un’utopia che si è fatta carne e pagine”.
“Il Codice Canalini -riferisce l’editore- non è solo un memoir, è un viaggio esplosivo e immaginifico nel cuore pulsante di un’epoca e di un uomo, Massimo Canalini, figura cardine dell’editoria indipendente italiana. Scritto da Giulio Milani, suo allievo e successore, il libro traccia il ritratto di Canalini come editore, mentore e innovatore, indomito e irriverente, capace di sfidare e sovvertire le convenzioni letterarie e sociali dell’Italia degli anni ’80 e ’90. Con uno stile unico, che unisce ironia e profondità, Milani accompagna il lettore in una narrazione coinvolgente, tra aneddoti mai rivelati e riflessioni. Codice Canalini mette a nudo le contraddizioni di un’industria editoriale divisa tra innovazione e adattamento, sollevando domande cruciali sul valore della letteratura e sul ruolo dell’editore come guida e provocatore. Questo memoir non è solo la storia di Massimo Canalini; è la celebrazione di una generazione di ribelli e visionari che hanno sfidato lo status quo”.