Su proposta dell’assessore ai Servizi Sociali Manuela Caucci, la giunta riunita questa mattina a Palazzo del Popolo ha approvato la proposta di deliberazione consiliare per l’istituzione del garante delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Ancona.
“Il Comune, in quanto istituzione che cura gli interessi della propria collettività – afferma l’assessore Caucci – si fa parte attiva a garanzia dei diritti umani e per il contrasto di tutte quelle condizioni che possano incidere negativamente sulla salute fisica e mentale della popolazione carceraria e di tutti coloro che siano privati o limitati nella libertà personale, in linea con il quadro d’insieme della normativa italiana, europea ed internazionale e in continuità con la Regione Marche che da tempo si è dotata del proprio Garante regionale. Questa determinazione, oltre a essere un segno concreto di civiltà e di attenzione verso tutte le componenti più deboli della comunità, contribuisce a rendere concrete tutte le azioni, già in atto o da attuare, in termini di prevenzione e di tutela dei diritti”.
Nel dettaglio, il Garante dovrà: promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali; supportare le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nell’esercizio del diritto di accesso ad atti e documenti amministrativi; rivolgersi alle autorità competenti per informazioni relative a violazioni dei diritti, garanzie e prerogative dei detenuti, segnalando eventuali condizioni di rischio o di danno; promuovere iniziative congiunte con altri soggetti pubblici competenti nel settore, in coordinamento con l’attività del Garante dei Diritti della persona della Regione Marche; promuovere iniziative di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani in questo settore; effettuare colloqui con i detenuti e visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione preventiva; essere a disposizione delle famiglie dei detenuti e di quanti sono interessati alle specifiche problematiche.
Il Garante collaborerà strettamente con altri soggetti pubblici e privati, con il mondo del volontariato, del terzo settore e con le istituzioni. I soggetti sottoposti a restrizione della libertà personale hanno diritto di avere colloqui e corrispondenza con il Garante e possono rivolgere allo stesso istanze o reclami orali o scritti.
Il ruolo sarà svolto a titolo gratuito.
Il Garante deve essere scelto tra persone in possesso dei requisiti previsti per l’elezione a Consigliere comunale e in possesso di diploma di laurea o di specifica, comprovata esperienza nei settori di esercizio della funzione, con particolare riferimento alla tutela dei diritti umani, alla privazione della libertà personale, alla esecuzione penale. L’istruttoria delle candidature è svolta dalla struttura preposta alle politiche sociali.
I requisiti, le modalità di nomina e tutti gi altri dettagli normativi sono contenuti all’interno di uno specifico regolamento, approvato oggi all’interno della delibera della giunta comunale che poi passerà in Consiglio. Secondo le apposite linee guida approvate dall’Anci, il Garante sarà eletto dal Consiglio comunale a seguito di avviso pubblico.
La carica è prevista per tutta la durata del mandato del Consiglio comunale.
Ultimo aggiornamento
12 Dicembre 2024, 16:38
Pubblicazione
12 Dicembre 2024, 16:38