Il Territorio del Comune di Ancona è soggetto a numerosi dissesti a rischio idrogeologico, in particolare uno dei più estesi fenomeni franosi che minaccia la pubblica e privata incolumità, la sicurezza delle strutture di civile abitazione e l’importante viabilità è meglio noto come “La grande frana di Ancona” individuato con codice PAI F13-0154.
A partire dal 2000 tutte le analisi geologiche e geotecniche dei meccanismi di frana sono state finalizzate alla redazione di un progetto volto al consolidamento dell’area , ma si realizzò che questo non era attuabile sia per le ingenti somme da stanziare che per il forte impatto ambientale che tali opere avrebbero generato, da qui la decisione dell’Amministrazione comunale di doversi rapportare al fenomeno franoso con un atteggiamento di possibile “convivenza leggera”, ovvero mirando non ad un’eliminazione del rischio ma ad una riduzione dello stesso.
Nel 2002 la Regione Marche, ha promulgato una legge specifica per le persone che vivono nella frana, affidando all’amministrazione di Ancona la responsabilità di creare un sistema di allarme rapido e un piano di emergenza per le persone che vivono ancora oggi nell’area della frana (L.R. n.5 del 03/04/20202).
Attualmente è in vigore un PROTOCOLLO OPERATIVO per la procedura di attivazione piano di emergenza “PROCEDURE DI ATTIVAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA, PER L’EVACUAZIONE DELLE POPOLAZIONI ABITANTI IN AREA – FRANA DI POSATORA” approvato con determinazione del Dirigente dell’Area Lavori Pubblici nr. 299 del 13/02/2023.
La configurazione del sistema si articola in un sistema di monitoraggio automatico di precisione di superficie ed in un sistema di monitoraggio geotecnico in continuo.
Il primo organizzato in Stazioni Totali robotizzate, Geodetic GPS e inclinometri biassiali. Il secondo costituito catene multiparametriche DMS.
Facendo tesoro dell’esperienza di cui sopra, il presente progetto si configura pertanto come un rinnovamento e potenziamento dell’attuale sistema di monitoraggio posto alla tutela e salvaguardia della popolazione.
Si articola in due sezioni:
1 -Rinnovamento sistema di monitoraggio profondo
2- Rinnovamento sistema di monitoraggio di superficie
La finalità è:
1- potenziare la tipologia di dato fornita dal monitoraggio profondo,
2- mettere in relazione i dati di monitoraggio superficiale e dati di monitoraggio geotecnico profondo.
Tale risultato si può ottenere grazie alle nuove tecnologie offerte dal mercato, che presentano maggior efficienza tecnologica, il presente progetto prevede di installare una nuova stazione robotizzata (in sostituzione alla precedente obsoleta) e 5 GPS posizionati su pilastrini di cemento diametro 30 cm infissi nel terreno per 10 metri di profondità. Le posizioni vengono individuate in base alle postazioni delle colonne multiparametriche DMS, con il fine di collegare le misure di monitoraggio profondo con le misure di superficie per rendere il
monitoraggio superficiale avulso dalla struttura su cui risulta posizionato l’attuale strumentazione di monitoraggio di superficie.
La scelta del GPS è motivata dal fatto che è una tecnologia a basso consumo e che richiede poca manutenzione, ad oggi è di alta precisione e ha una tempistica adeguata all’eary warning e fornendo un dato tridimensionale (plano altimetrico e velocità).
Per quanto riguarda il monitoraggio geotecnico, in occasione della revisione e ricondizionamento della colonna DMS ANC001 (ultima fra quelle installate nel 2008), la volontà è di integrare moduli più evoluti che rilevino anche gli spostamenti verticali e gli eventi accelerometrici.
E’ stato realizzato un nuovo foro dove installare una tubazione appositamente attrezzata per rilevare tali eventi e sono state prelevate una carote inalterate per consentire di redigere la stratigrafia del foro.
Per il monitoraggio topografico è stata aggiornata la gestione del dato tramite un nuovo software di tutte le tipologia di misure di superficie in un unico applicativo (dato grezzo, gestione degli allarmi e analisi delle misure), che consente di di leggere i dati da tutti gli apparati già presenti, di eseguire i grafici tridimensionali e rappresentare il vettore spostamento, gestire gli allarmi (sequenziali e collegati con logica di interazione prestabilita fra sensori), gestire il report del funzionamento dei sensori, consentire la consultazione e gestione via web, importare dei dati storici del precedente sistema di monitoraggio.
Questo ha consentito di ottimizzare la sala server in termini di hardware, la gestione dei tecnici reperibili, ma soprattutto ottimizzare l’analisi dei dati.
Tale progetto ha subito una modifica nella fornitura dei sensori GPS come di seguito descritta: in data 24/09/2022 si è verificata la situazione imprevista e imprevedibile del cosiddetto roll-over dei ricevitori GPS/GNSS installati nell’area della grande frana di Ancona, come riportato nella “RELAZIONE STATO FUNZIONAMENTO RICEVITORI GPS/GNSS” prot.nr. 0183926/2022 del 03/11/2022 inviata alla Dirigenza, che ha quindi deciso di utilizzare i ricevitori GPS/GNSS oggetto della presente fornitura con apposita modifica contrattuale in corso di validità ai sensi dell’art. 106 c.1 lett. c) del D.Lgs. n.50/2016, per ottenere altri ricevitori GPS/GNSS aggiuntivi senza realizzazione di pilastrini appositi ma sfruttando le postazioni già disponibili presso le cabine di monitoraggio ottenendo così 6 postazioni GPS per mantenere in efficienza il sistema di monitoraggio attuale e garantendo il più possibile la finalità del presente progetto.
Il suddetto progetto ha copertura finanziaria nei contributi assegnati, in virtù del decreto del 23 febbraio 2021 del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero dell’interno, contributi assegnati per l’anno 2021, ai sensi dell’articolo 1, commi 139 e ss. (L. n. 145/2018).
Successivamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato, in data 06/08/2021, il Decreto Ministeriale con il quale sono state assegnate le risorse finanziarie previste per l’attuazione dei singoli interventi PNRR, in particolare è stata affidata al Ministero dell’Interno la Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente C4: tutela del territorio e della risorsa idrica; Investimento 2.2.: interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni, all’interno del quale sono confluite anche le linee di intervento di cui all’articolo 1, comma 139, della Legge 30 Dicembre 2018, n. 145; di cui al presente progetto.
M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica
I2.2:Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni
Soggetto attuatore: Comune di Ancona
CUP: E37H17001850004
Lavori eseguiti all’80%, conclusione dei lavori entro il 31/3/2026
€ 200.000
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Ultimo aggiornamento
8 Aprile 2024, 11:43
Pubblicazione
22 Marzo 2024, 12:30