LA COERENZA E’ UNA VIRTU’?
Ad alcune “virtù in discussione” oggi è dedicata la XIX edizione della Scuola di filosofia che, dopo l’obbedienza, prende in considerazione la coerenza, per mostrare che, anche in questo caso, non si può dare per scontato che il comportamento coerente sia necessariamente virtuoso. Pertanto occorre porsi l’interrogativo: quando la coerenza è virtù? E per rispondere, occorre preliminarmente chiarire a quale ambito facciamo riferimento, perché un conto è parlare di coerenza nella logica e un conto è invece riguardarla dal punto di vista psicologico o etico o politico. Così bisogna distinguere tra la coerenza come linearità, consequenzialità, fiducia e la coerenza che degenera in ripetitività, cocciutaggine, testardaggine. Ecco, perché non bisogna dare per scontata la positività della coerenza, ma chiarire quali sono i caratteri che la rendono effettivamente una virtù. E, ancora una volta, il metro è dato dalla “dignità”, per cui la coerenza di questa deve essere espressione e a questa deve portare rispetto. A tale consapevolezza vuole invitare Giancarlo Galeazzi nell’incontro sulla “coerenza” che si svolgerà venerdì 5 giugno alle ore 17,30 nell’aula A della Facoltà di Economia, gentilmente concessa dalla Università Politecnica delle Marche, quando della coerenza si parlerà come virtù personale, civile e religiosa, indicando le condizioni che la rendono tale. La scuola di filosofia, che sta riscuotendo il consueto successo, è organizzata dall’Associazione Ventottozerosei, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Ancona e la sezione dorica della Società Filosofica Italiana, di cui Galeazzi è presidente onorario. L’ingresso è libero.
Ultimo aggiornamento
8 Giugno 2015, 10:16
Pubblicazione
8 Giugno 2015, 10:16