GRAND TOUR MUSEI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLE MARCHE

Museo Archeologico Nazionale delle Marche

Sabato 18 maggio ore 09:30 al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, si terrà la Notte Europea dei Musei. PROGRAMMA Ore 09:30 M A N Marche... in tutti i sensi Percorso multisensoriale per bambini dai 6 ai 11 anni Ore 11:00 Tocco, annuso e... scopro il M A N Marche Percorso Multisensoriale per bambini dai 3 ai 6 anni Ore 17:00 La città in cantiere. Ancona 1944-60 Presentazione del libro di Michele Polverari Ore 21:00 Indagini e misteri nell'Olimpo Attività per bambini dai 5 ai 11 anni DESCRIZIONE Sabato 18 maggio torna la prima apertura serale straordinaria del M A N Marche, per la Notte dei Musei 2024. In questo evento si potrà assistere ad un tramonto dalla terrazza più bella di Ancona, sabato infatti il sole sparirà nel mare alle 20:25. Fra le sale del Museo alle ore 21:00 i bambini fra i 5 e gli 11 anni potranno partecipare a “Indagini e Misteri dell’Olimpo”, fra indovinelli, prove e trabocchetti delle antiche divinità. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI I posti sono limitati per l’attività per i bambini con prenotazione consigliata al numero 071-202602. L'ingresso è al costo simbolico di 1 € dalle 19:30 alle 22:30 (ultimo ingresso alle 21:45), salvo gratuità di legge.

GRAND TOUR MUSEI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLE MARCHE

Museo Archeologico Nazionale delle Marche

Domenica 19 maggio alle ore 15:00 e alle ore 17:00 al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, si terrà un'iniziativa del Grand Tour Musei 2024. VISITA GUIDATA ALLA NUOVA SEZIONE ROMANA DESCRIZIONE In questo evento i partecipanti potranno effettuare una vista guidata della nuova sezione Romana. Due nuovi piani del M A N Marche, aperti dallo scorso dicembre, raccontano l’età romana del territorio marchigiano. In occasione del Grand Tour Musei domenica 19 maggio ci sarà una doppia possibilità di visita guidata a questa nuova sezione museale, accompagnati dall’archeologa Amanda Zanone, una delle curatrici scientifiche di questa esposizione. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI I posti sono limitati e la prenotazione e consigliata al numero 071-202602.

GRAND TOUR MUSEI 2024 AL MUSEO OMERO

Museo Omero

Domenica 19 maggio ore 10:30 al Museo Omero, si terrà un'iniziativa del Grand Tour Musei 2024. DESCRIZIONE Torna la sedicesima edizione del Grand Tour Musei, l'appuntamento per scoprire il patrimonio culturale conservato nei musei marchigiani. Il Grand Tour Musei è promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Marche e dalla Fondazione Marche Cultura, in collaborazione con il Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Marche e il Coordinamento Regionale Marche di ICOM Italia. L'iniziativa è strettamente connessa a due importanti eventi internazionali quali la Giornata Internazionale dei Musei e la Notte dei Musei. Il tema indicato da ICOM per la Giornata Internazionale dei Musei 2024 è "Musei, Educazione e Ricerca". L'idea è sottolineare il ruolo svolto dai musei in quanto istituzioni educative dinamiche, che promuovono l'apprendimento, la ricerca e l'arricchimento culturale, avendo come obiettivo il completo benessere della persona. Per il Grand Tour Musei il Museo Tattile Statale Omero propone per domenica 19 maggio alle ore 10:30 un'iniziativa multisensoriale. Lo staff guiderà il pubblico in una visita della collezione, mentre Massimiliano Trubbiani, Responsabile dei Servizi Tiflodidattici e autore della maggior parte dei supporti scultorei, racconterà come nascono questi ausili per le persone con disabilità visiva, che il museo mette a disposizione di enti, istituzioni e privati. Il pubblico avrà quindi la possibilità di scoprire le opere attraverso il tatto e conoscere il mondo della tiflodidattica con testi in Braille, disegni a rilievo su carta a microcapsule termosensibile, traduzioni a rilievo in resina, libri tattili e testi accessibili e fruibili tramite audiopen. L'iniziativa è un'occasione per sensibilizzare il pubblico sull'importanza dell'accessibilità museale e sull'inclusione delle persone con disabilità visiva nel mondo dell'arte e della cultura, ma è anche un modo per vivere un'esperienza sensoriale all'interno di uno spazio senza barriere. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI L'attività è gratuita con prenotazione obbligatoria. Per prenotarsi telefonare […]

MOSTRA “DAL FUTURISMO ALL’INFORMALE”

Mole Vanvitelliana

Da venerdì 8 dicembre a domenica 2 giugno 2024 alla Sala delle Polveri della Mole Vanvitelliana, si potrà visitare la mostra "Dal futurismo all'informale". La mostra doveva concludersi il 1° di aprile, ma è stata prorogata fino al 2 di giugno. DESCRIZIONE Concepita come un suggestivo viaggio nell’arte italiana del Novecento, la mostra è nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente del MAG e del Mart, e curata da Alessandra Tiddia, storica dell’arte e curatrice del Mart. L’esposizione, frutto della collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, vuole mostrare al pubblico una prestigiosa selezione dei capolavori – in tutto 36 opere – presenti nelle collezioni del Museo trentino appartenenti ad alcune tra le maggiori correnti artistiche del Novecento: dal Futurismo all’Arte Informale del secondo dopoguerra, passando per la Metafisica, il Realismo Magico e l’Astrattismo. Nella prima sala le opere di Fortunato Depero – artista trentino che nel 1914, a Roma, si unisce al gruppo futurista – dialogano con quelle di Giacomo Balla e Gino Severini, fondatori di questa avanguardia. I dipinti degli aeropittori Tullio Crali e Mino Delle Site, infine, interpretano il tema tipicamente futurista del dinamismo nella seconda stagione del movimento. L’esperienza del volo permette a questi artisti di sperimentare una visione inedita e vertiginosa del paesaggio. Le opere esposte nella seconda sala, più tarde, testimoniano il Novecento italiano fra Metafisica e Astrattismo con Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Giorgio Morandi fra i protagonisti dell’arte italiana tra le due guerre, che, declinando il dettato di “ritorno all’ordine” trovano nel dialogo con l’arte antica motivi per un ritorno alla figurazione. Esponente di spicco degli anni Trenta come teorico dell’Astrattismo è Carlo Belli con la sua astrazione di tipo geometrico con giochi di equilibrio, armonia, modularità. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI […]

MOSTRA “POESIA COME MISURA DELL’ESATTEZZA DI VITA”

Associazione Culturale Galleria Papini

Sabato 25 maggio ore 18:00 all'Associazione Culturale Galleria Papini, si terrà l'inaugurazione della mostra "Poesia come misura dell'esattezza di vita" di Silvia Fiorentino. Il testo critico e la presentazione sono a cura di Marco Tarsetti. DESCRIZIONE Il concetto fondamentale di questa nuova mostra di Silvia Fiorentino alla Galleria Papini è la poesia. Centrale nella produzione di Silvia, la poesia è esattezza e libertà, e coincide con la vita: da ciò il titolo, che evidenzia questa essenzialità della poesia per l’arte e la vita dell’artista. L’esordio del percorso, strutturato come una sinfonia in tre “movimenti” legati tra loro, è affidato agli acquerelli di piccolo formato, da considerare poesie essi stessi: un’elegia di colori e sentimenti che rappresentano il contatto tra corpi di ogni sesso età razza genere specie. Contatto e esattezza sono le parole che danno forma a queste immagini di incontri tra corpi diversi che creano affettività e scambio, nella ricerca di una zona franca dove le parti si danno per avere qualcosa che non è di nessuno ed è di entrambi: qui nasce la poesia. L’esattezza è anche ciò che dà a questi incontri il loro vero valore: abbracci, baci, corpi che si avvicinano, gesti di incontro che diventano poesia dello sguardo. La libertà e la gioia di questi gesti si ritrova nel colore, nella trasparenza vivace dell’acquerello, esaltato dai passepartout (voluti, mi piace sottolinearlo, da Silvia stessa, artista sempre attenta e raffinata nell’allestimento delle sue esposizioni). Il secondo movimento della mostra sono le sculture, dove si evolve la zona franca dell’incontro e non esistono più un io e un tu. Il contatto non si controlla più, facendo nascere legami naturali e cose inaspettate: l’esattezza della poesia lascia spazio ad altro. I corpi si uniscono e si trasformano, dando forma a un altro concetto che è la metamorfosi: le […]

MOSTRA “POESIA COME MISURA DELL’ESATTEZZA DI VITA”

Associazione Culturale Galleria Papini

Da sabato 25 maggio a domenica 9 giugno dalle ore 17:00 alle 20:00 all'Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra "Poesia come misura dell'esattezza di vita" di Silvia Fiorentino. DESCRIZIONE Il concetto fondamentale di questa nuova mostra di Silvia Fiorentino alla Galleria Papini è la poesia. Centrale nella produzione di Silvia, la poesia è esattezza e libertà, e coincide con la vita: da ciò il titolo, che evidenzia questa essenzialità della poesia per l’arte e la vita dell’artista. L’esordio del percorso, strutturato come una sinfonia in tre “movimenti” legati tra loro, è affidato agli acquerelli di piccolo formato, da considerare poesie essi stessi: un’elegia di colori e sentimenti che rappresentano il contatto tra corpi di ogni sesso età razza genere specie. Contatto e esattezza sono le parole che danno forma a queste immagini di incontri tra corpi diversi che creano affettività e scambio, nella ricerca di una zona franca dove le parti si danno per avere qualcosa che non è di nessuno ed è di entrambi: qui nasce la poesia. L’esattezza è anche ciò che dà a questi incontri il loro vero valore: abbracci, baci, corpi che si avvicinano, gesti di incontro che diventano poesia dello sguardo. La libertà e la gioia di questi gesti si ritrova nel colore, nella trasparenza vivace dell’acquerello, esaltato dai passepartout (voluti, mi piace sottolinearlo, da Silvia stessa, artista sempre attenta e raffinata nell’allestimento delle sue esposizioni). Il secondo movimento della mostra sono le sculture, dove si evolve la zona franca dell’incontro e non esistono più un io e un tu. Il contatto non si controlla più, facendo nascere legami naturali e cose inaspettate: l’esattezza della poesia lascia spazio ad altro. I corpi si uniscono e si trasformano, dando forma a un altro concetto che è la metamorfosi: le madri con bambino tornano […]

MOSTRA “DAL FUTURISMO ALL’INFORMALE”

Mole Vanvitelliana

Da venerdì 8 dicembre a domenica 2 giugno 2024 alla Sala delle Polveri della Mole Vanvitelliana, si potrà visitare la mostra "Dal futurismo all'informale". La mostra doveva concludersi il 1° di aprile, ma è stata prorogata fino al 2 di giugno. DESCRIZIONE Concepita come un suggestivo viaggio nell’arte italiana del Novecento, la mostra è nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente del MAG e del Mart, e curata da Alessandra Tiddia, storica dell’arte e curatrice del Mart. L’esposizione, frutto della collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, vuole mostrare al pubblico una prestigiosa selezione dei capolavori – in tutto 36 opere – presenti nelle collezioni del Museo trentino appartenenti ad alcune tra le maggiori correnti artistiche del Novecento: dal Futurismo all’Arte Informale del secondo dopoguerra, passando per la Metafisica, il Realismo Magico e l’Astrattismo. Nella prima sala le opere di Fortunato Depero – artista trentino che nel 1914, a Roma, si unisce al gruppo futurista – dialogano con quelle di Giacomo Balla e Gino Severini, fondatori di questa avanguardia. I dipinti degli aeropittori Tullio Crali e Mino Delle Site, infine, interpretano il tema tipicamente futurista del dinamismo nella seconda stagione del movimento. L’esperienza del volo permette a questi artisti di sperimentare una visione inedita e vertiginosa del paesaggio. Le opere esposte nella seconda sala, più tarde, testimoniano il Novecento italiano fra Metafisica e Astrattismo con Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Giorgio Morandi fra i protagonisti dell’arte italiana tra le due guerre, che, declinando il dettato di “ritorno all’ordine” trovano nel dialogo con l’arte antica motivi per un ritorno alla figurazione. Esponente di spicco degli anni Trenta come teorico dell’Astrattismo è Carlo Belli con la sua astrazione di tipo geometrico con giochi di equilibrio, armonia, modularità. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI […]

MOSTRA “POESIA COME MISURA DELL’ESATTEZZA DI VITA”

Associazione Culturale Galleria Papini

Da sabato 25 maggio a domenica 9 giugno dalle ore 17:00 alle 20:00 all'Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra "Poesia come misura dell'esattezza di vita" di Silvia Fiorentino. DESCRIZIONE Il concetto fondamentale di questa nuova mostra di Silvia Fiorentino alla Galleria Papini è la poesia. Centrale nella produzione di Silvia, la poesia è esattezza e libertà, e coincide con la vita: da ciò il titolo, che evidenzia questa essenzialità della poesia per l’arte e la vita dell’artista. L’esordio del percorso, strutturato come una sinfonia in tre “movimenti” legati tra loro, è affidato agli acquerelli di piccolo formato, da considerare poesie essi stessi: un’elegia di colori e sentimenti che rappresentano il contatto tra corpi di ogni sesso età razza genere specie. Contatto e esattezza sono le parole che danno forma a queste immagini di incontri tra corpi diversi che creano affettività e scambio, nella ricerca di una zona franca dove le parti si danno per avere qualcosa che non è di nessuno ed è di entrambi: qui nasce la poesia. L’esattezza è anche ciò che dà a questi incontri il loro vero valore: abbracci, baci, corpi che si avvicinano, gesti di incontro che diventano poesia dello sguardo. La libertà e la gioia di questi gesti si ritrova nel colore, nella trasparenza vivace dell’acquerello, esaltato dai passepartout (voluti, mi piace sottolinearlo, da Silvia stessa, artista sempre attenta e raffinata nell’allestimento delle sue esposizioni). Il secondo movimento della mostra sono le sculture, dove si evolve la zona franca dell’incontro e non esistono più un io e un tu. Il contatto non si controlla più, facendo nascere legami naturali e cose inaspettate: l’esattezza della poesia lascia spazio ad altro. I corpi si uniscono e si trasformano, dando forma a un altro concetto che è la metamorfosi: le madri con bambino tornano […]

MOSTRA “POESIA COME MISURA DELL’ESATTEZZA DI VITA”

Associazione Culturale Galleria Papini

Da sabato 25 maggio a domenica 9 giugno dalle ore 17:00 alle 20:00 all'Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra "Poesia come misura dell'esattezza di vita" di Silvia Fiorentino. DESCRIZIONE Il concetto fondamentale di questa nuova mostra di Silvia Fiorentino alla Galleria Papini è la poesia. Centrale nella produzione di Silvia, la poesia è esattezza e libertà, e coincide con la vita: da ciò il titolo, che evidenzia questa essenzialità della poesia per l’arte e la vita dell’artista. L’esordio del percorso, strutturato come una sinfonia in tre “movimenti” legati tra loro, è affidato agli acquerelli di piccolo formato, da considerare poesie essi stessi: un’elegia di colori e sentimenti che rappresentano il contatto tra corpi di ogni sesso età razza genere specie. Contatto e esattezza sono le parole che danno forma a queste immagini di incontri tra corpi diversi che creano affettività e scambio, nella ricerca di una zona franca dove le parti si danno per avere qualcosa che non è di nessuno ed è di entrambi: qui nasce la poesia. L’esattezza è anche ciò che dà a questi incontri il loro vero valore: abbracci, baci, corpi che si avvicinano, gesti di incontro che diventano poesia dello sguardo. La libertà e la gioia di questi gesti si ritrova nel colore, nella trasparenza vivace dell’acquerello, esaltato dai passepartout (voluti, mi piace sottolinearlo, da Silvia stessa, artista sempre attenta e raffinata nell’allestimento delle sue esposizioni). Il secondo movimento della mostra sono le sculture, dove si evolve la zona franca dell’incontro e non esistono più un io e un tu. Il contatto non si controlla più, facendo nascere legami naturali e cose inaspettate: l’esattezza della poesia lascia spazio ad altro. I corpi si uniscono e si trasformano, dando forma a un altro concetto che è la metamorfosi: le madri con bambino tornano […]

MOSTRA “MATER MATUTA” – INAUGURAZIONE

Associazione Culturale Galleria Papini

Sabato 22 giugno ore 18:00 all'Associazione Culturale Galleria Papini, si terrà l'inaugurazione della mostra "Mater Matuta - L'arte feconda". Il testo critico e la presentazione della mostra sono di Marco Tarsetti. DESCRIZIONE Varcata la soglia della Galleria, ad accoglierci c’è un bosco. È un bosco di totem, che subito cattura lo sguardo: visitando lo studio di Paola, il primo lavoro su cui si sono posati i miei occhi è stato proprio questa foresta di figure colonnari, esili e salde al contempo. Osserviamo dunque con attenzione questo bosco di totem, poiché subito ci introduce ai temi dell’arte di Paola Angeloni: il totem, che è un idolo, è pure un’immagine dell’archetipo, concetto centrale nella sua produzione. Le figure totemiche sono tre: il cavaliere, il monaco e la madre incinta. Sono archetipi antropologici, figure antiche come l’umanità, presenti fin dalle culture più arcaiche, e sono archetipi della produzione stessa di Paola, che di queste figure ha popolato la sua selva di bronzo. La più archetipica tra queste è di certo la madre. La madre totemica si distingue subito dal cavaliere, armato, e dal monaco, incappucciato: la pancia evidente, a voluto contrasto con la lunghezza slanciata della figura, e i seni cascanti ne dichiarano subito la natura generatrice. L’archetipo è il principio superiore che agisce alla base dell’impulso creativo, ciò da cui l’arte ha origine: dunque la maternità è l’archetipo per eccellenza, il cortocircuito concettuale della creazione. Mater Matuta, divinità della mitologia romana, è la dea dell’alba, dunque della nascita e della rinascita, del nuovo che sorge, doppiamente archetipo della maternità e della nascita, generatrice e generato che coincidono in un’unica figura. La Mater è protagonista di questa esposizione: una celebrazione della maternità sia fisica, in quanto tale, che simbolica, in quanto capacità di trasformazione e generazione. La maternità è la creazione stessa, è […]

MOSTRA “MATER MATUTA”

Associazione Culturale Galleria Papini

Da sabato 22 giugno a domenica 7 luglio dalle ore 17:30 alle 19:30 all'Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra "Mater Matuta - L'arte feconda". Il testo critico è di Marco Tarsetti. DESCRIZIONE Varcata la soglia della Galleria, ad accoglierci c’è un bosco. È un bosco di totem, che subito cattura lo sguardo: visitando lo studio di Paola, il primo lavoro su cui si sono posati i miei occhi è stato proprio questa foresta di figure colonnari, esili e salde al contempo. Osserviamo dunque con attenzione questo bosco di totem, poiché subito ci introduce ai temi dell’arte di Paola Angeloni: il totem, che è un idolo, è pure un’immagine dell’archetipo, concetto centrale nella sua produzione. Le figure totemiche sono tre: il cavaliere, il monaco e la madre incinta. Sono archetipi antropologici, figure antiche come l’umanità, presenti fin dalle culture più arcaiche, e sono archetipi della produzione stessa di Paola, che di queste figure ha popolato la sua selva di bronzo. La più archetipica tra queste è di certo la madre. La madre totemica si distingue subito dal cavaliere, armato, e dal monaco, incappucciato: la pancia evidente, a voluto contrasto con la lunghezza slanciata della figura, e i seni cascanti ne dichiarano subito la natura generatrice. L’archetipo è il principio superiore che agisce alla base dell’impulso creativo, ciò da cui l’arte ha origine: dunque la maternità è l’archetipo per eccellenza, il cortocircuito concettuale della creazione. Mater Matuta, divinità della mitologia romana, è la dea dell’alba, dunque della nascita e della rinascita, del nuovo che sorge, doppiamente archetipo della maternità e della nascita, generatrice e generato che coincidono in un’unica figura. La Mater è protagonista di questa esposizione: una celebrazione della maternità sia fisica, in quanto tale, che simbolica, in quanto capacità di trasformazione e generazione. La maternità è la […]

LAZZACINEMA 2024 – LA ZONA D’INTERESSE

Arena Cinema Lazzaretto

Martedì 25 giugno ore 21:30 all'Arena Cinema Lazzaretto, si terrà un appuntamento di Lazzacinema 2024. LA ZONA D'INTERESSE DESCRIZIONE FILM Di Jonathan Glazer Con Christian Friedel e Sandra Hüller Generi: Drammatico e Storico Nazioni: Gran Bretagna, Polonia e USA Anno: 2023 Durata: 105 minuti Glazer non è solo astratto e minimale. È geometrico, rigoroso e implacabile. Il suo film è fatto di assi cartesiani, piani ortogonali, spazi perfettamente delineati e fotografati nella maniera più fredda, chirurgica e asettica possibile. È la logica perversa, spietata, allucinante ma a suo modo lucidissima del nazismo, della Soluzione finale, quella che Glazer mette sullo schermo. Una logica matematica che non ha tempo, spazio, luogo né necessità di alcuna forma di empatia umana. Di qualsivoglia forma di calore. DESCRIZIONE EVENTO L'Arena Cinema Lazzaretto propone tutto il meglio della stagione cinematografica e tante occasioni imperdibili per recuperare sul grande schermo i capolavori della Storia del Cinema in versione restaurata o originale con sottotitoli in italiano. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Il biglietto intero costa 5 €, mentre quello ridotto (soci Arci) 4 €. In caso di maltempo, la proiezione sarà annullata. La comunicazione avverrà prima dell'inizio dello spettacolo sulla pagina Lazzabaretto Cinema e sui siti www.lazzarettoestate.org e www.lamoleancona.it.