MOSTRA “MARTIN MYSTÈRE INCONTRA TEX E DYLAN DOG”
Dicembre 1
Da sabato 30 novembre al 29 dicembre dalle ore 17:30 alle ore 19:30 all’Associazione Culturale Galleria Papini, sarà possibile visitare la mostra “Martin Mystère incontra Tex e Dylan Dog” di Giancarlo Alessandrini.
Il testo critico e la presentazione sono a cura di Michele Servadio.
DESCRIZIONE
La mostra “Martin Mystére incontra Tex e Dylan Dog” di Giancarlo Alessandrini assume una grande importanza per la città di Ancona per almeno due motivi.
Il primo consiste nell’opportunità di osservare da vicino le opere di uno dei grandi maestri del fumetto italiano che, ancora una volta, consolida il proprio rapporto con le natìe Marche, verso le quali ha sempre mantenuto intatto un legame che affonda le proprie radici nell’infanzia e negli affetti familiari.
È la vita stessa di Giancarlo Alessandrini a raccontare una carriera ricca di successi e di riconoscimenti che superano i confini nazionali.
Nato a Jesi nel 1950, già all’inizio degli anni Settanta iniziò a collaborare con il “Corriere dei Ragazzi” e con la “Fleetway” di Londra, realizzando le celebri “Avventure di Eva Kant” per la rivista Cosmopolitan.
Dopo aver lavorato con la casa editrice Cepim alla realizzazione del libro “L’uomo di Chicago” e alla serie “Un uomo, un’avventura”, su sceneggiatura di Alfredo Castelli, con quest’ultimo diede vita nel 1982 a quella che è la sua produzione più celebre, ovvero la serie di “Martin Mystère”, della quale è tutt’ora disegnatore ufficiale e copertinista.
La sua corposa produzione artistica, che lo ha portato a conseguire prestigiosi premi come lo “Yellow Kid” nel 1992 quale miglior disegnatore italiano, gli ha consentito di ottenere consensi e riconoscimenti non solo in Italia ma anche all’estero; numerose e conosciutissime sono infatti le sue creazioni artistiche, dall’”Uomo di Mosca” pubblicato in Italia dalla rivista ACME alle avventure tragico-comiche di Anastasia Brown fino alle produzioni internazionali con la “Bagheera” di Parigi, per la quale ha disegnato i tre volumi della “Saga di Indiana Jones”, con i testi di Claude Moliterni, e due volumi fantasy dal titolo “Outremer” (Oltremare), pubblicati dalla casa editrice Albin Michel con testi di Vincenzo Beretta.
Il secondo motivo che rende questa mostra particolarmente significativa per la città di Ancona consiste invece nell’originalità di questo suo ultimo progetto; in occasione di questa esposizione, la Galleria Papini ospita infatti una serie di tavole originali dell’artista dove vivono e convivono tre celebri personaggi del mondo dei fumetti che Giancarlo Alessandrini ha più e più volte disegnato, dando loro vita e voce grazie al suo tratto unico e inconfondibile: Dylan Dog, Tex Willer e Martin Mystère, quest’ultimo ideato graficamente dallo stesso Alessandrini.
È quindi più che naturale che sia proprio Martin Mystère a prendere per mano gli altri due personaggi, invitandoli a entrare all’interno di un universo fumettistico dove regnano incontrastate l’immaginazione e la fantasia.
L’invito di Martin Mystére non è però esclusivo, tutt’altro; anche lo spettatore è spinto a prendere parte a questo viaggio immaginifico, in cui non possono mancare avventure, peripezie, miti e leggende.
Soffermandosi davanti a ogni tavola, è possibile cogliere nitidamente la grande maestria del tratto dell’artista, nonché quella sua rara capacità di rappresentare le emozioni e l’espressività dei suoi personaggi grazie a un’elegante modulazione della linea, frutto della sua ormai cinquantennale carriera artistica.
È proprio grazie a questo sapiente uso dei contorni, della tessitura e delle trame, che egli riesce in un’impresa che è per pochi, ovvero imprimere nella linea sinuosa e morbida del suo tratto i contorni emozionali dei suoi personaggi, conferendo loro qualcosa che va oltre l’immagine e arriva al sentimento.
Questa è la prova tangibile che il suo linguaggio trascende il racconto per divenire vera e propria narrazione fumettistica.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
La mostra è aperta dal giovedì alla domenica dalle 17:30 alle 19:30.
La mostra è chiusa il 26 dicembre.