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FESTIVAL DELLA STORIA 2024 – TRADIMENTI

Settembre 1

Domenica 1° settembre dalle ore 17:00 alla Mole Vanvitelliana, si terrà un appuntamento de “Festival della Storia 2024 – Tradimenti”.

PROGRAMMA

Auditorium della Mole

Ore 17:00 – Bellum… iustum: le regole della guerra
Giovanni Brizzi dialoga con Lucilla Niccolini
Ore 18:00 – Il tradimento degli intellettuali
Angelo Panebianco dialoga con Francesco Maria Tiberi
Ore 19:00 – L’eguale libertà delle religioni nell’era dei conflitti d’identità
Antonello De Oto dialoga con Antonio Di Stasi

Sala Boxe

Ore 17:00 – Vita e lavoro di una donna in tempo di guerra
Manuela Dviri dialoga con Maria Grazia Camilletti
Ore 18:00 – Tradire Dio. Cristiani, ebrei, marrani

Matteo Al Kalak dialoga con Luca Andreoni
Ore 19:00 – Vox tradita
Adrian Bravi e Roberto Mancini dialogano con Simona Antolini

DESCRIZIONE

Tradire significa, seguendo l’etimologia della parola, consegnare al nemico.
Per questo è qualcosa che nelle nostre società si accompagna inevitabilmente all’infamia.
Nella visione dantesca, il tradimento è il peccato più grave: se ne è macchiato l’angelo ribelle, Lucifero che, precipitato da Dio al centro della Terra, stritola tra le fauci Giuda, Bruto e Cassio.

Di tradimenti è piena la nostra vita e la Storia.
Ma, come per tutti i concetti, lo slittamento di senso è dietro l’angolo.
Perché, ovviamente, l’idea di tradimento è opinabile.
Si tradiscono persone e si tradiscono ideali, ma allo stesso tempo veniamo traditi dalle persone e dagli ideali.
Il tornaconto personale è spesso utilizzato come spartiacque per condannare il tradimento.
Rimane però sempre difficile distinguere il tradimento dal mutamento delle situazioni.
Napoleone ha tradito la Rivoluzione francese? O ne è stato il concreto esecutore? Senza Giuda non ci sarebbe stato il cristianesimo.
E oggi, chi sono i Giuda con i quali condividiamo gli scossoni della storia? Siamo noi stessi, quando cambiamo prospettiva? Ma adeguarla significa tradirla? La dimensione morale che caratterizza il binomio fedeltà/tradimento non rappresenta, dal punto di vista storico, un riferimento assoluto.
Ad esempio, i fratelli Bandiera, così cari al risorgimento italiano, hanno tradito l’impero austriaco o sono stati fedeli all’ideale della causa italiana? Si può dire che hanno abbandonato un ordine in cui non credevano per guardare al futuro?

Il Festival della Storia, edizione numero 6, si soffermerà su questa categoria, il tradimento, così controversa, sempre capace di sollevare indignazione, ma al contempo di costringere a riflettere, anche a partire dalle storie individuali, sulle mille declinazioni del suo significato.
Tocca come sempre alla storia, con il fondamentale contributo delle altre scienze sociali e umane, il difficile compito di indagare la complessità, distinguere le varietà delle esperienze, contestualizzare, ambiti questi ineludibili della ricerca storica senza i quali rimane solo lo spazio per la semplificazione, l’appiattimento concettuale e per il presentismo, virus letali per i valori della libertà e della democrazia.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito senza prenotazione.
Per consultare il programma completo cliccare su questo LINK.

Dettagli

Data:
Settembre 1
Categoria Evento:

Luogo

Mole Vanvitelliana