“La tutela della salute dei cittadini necessita di fatti e non di parole. E’ difficile credere che l’Assessore Mezzolani immagini che si possa stare tranquilli rispetto alla qualità delle cure che devono essere garantite dal PS più grande delle Marche per bacino di utenza e per complessità di patologie solo perché lo stesso è in regola con i requisiti minimi di 15 anni fa previsti dalla LR 20-2000. Oggi in gran parte degli ospedali italiani utilizzano gli standard organizzativi delle strutture di emergenza-urgenza previste dalle linee guida delle maggiori società scientifiche come la SIMEU , (Soc. Italiana di medicina emergenza-urgenza), la FIMEUC (Federazione italiana di medicina di emergenza-catastrofi) ecc.
Applicando questi criteri la carenza attuale del PS di Torrette è evidente: esempio ne è l’Osservazione Breve Intensiva che dovrebbe avere 12 posti letto invece dei 7 attuali visto che gli accessi per anno sono mediamente 50-60000, i più alti della Regione Marche. A questo proposito un fatto è che gli stessi operatori sanitari chiedono da 10 anni questo adeguamento.
Ci risulta inoltre che, visti i problemi di organico di oggi che rendono difficile anche solo coprire i turni, gli stessi segnalano il rischio di chiusura dell’OBI, l’indispensabile settore di degenza breve.
Ma davvero c’è ancora un altro nuovo “progetto” per il PS di Torrette che migliorerebbe di molto il percorso funzionale a vantaggio dei cittadini e degli operatori? Interessante. E’ sempre quello cancellato del 2006 per far spazio al PS del Salesi o è altra cosa? Il Comune chiederà dettagli.
Certo è che ai bisogni di cura che i cittadini hanno oggi, vanno date risposte oggi, specie se sono sempre quelli da tanti anni a questa parte. E’ utile segnalare ai cittadini che è possibile conoscere in tempo reale la situazione degli afflussi e tempi di attesa del PS di Torrette e dell’Ospedale Salesi direttamente dal sito degli Ospedali Riuniti di Ancona (http://www.ospedaliriuniti.marche.it/portale/) per rendersi conto direttamente di quale è la situazione ogni giorno.
La città di Ancona aspetta che si realizzi una Casa della Salute, che si potenzino adeguatamente i servizi territoriali dedicati alle cure primarie (assistenza domiciliare, cure riabilitative, ecc), il territorio tutto aspetta che il Nuovo INRCA superi la prima pietra.”
Ultimo aggiornamento
17 Marzo 2015, 16:31
Pubblicazione
17 Marzo 2015, 16:31