Un antico complesso dedicato a S. Agostino era sul Colle Astagno, a Capodimonte, anteriormente al 1532, anno in cui venne demolito per la realizzazione della Rocca del Sangallo.
Il complesso di S. Agostino di Capodimonte era formato da una piccola chiesa ed una piccola abitazione che gli Agostiniani sostituiranno nel 1339 con il più grande complesso che erigeranno nel piano della città, in luogo più centrale e di maggior capienza, e fu terminato verso la fine del sec. XV.
Dell’antica chiesa oggi resta solo il portale ad opera dell’artista dalmata Giorgio Orsini, detto Giorgio da Sebenico, che tuttavia non lo terminò, in cui si fondono armonicamente elementi gotici e rinascimentali; su di esso si trovano le statue che raffigurano Santa Monica e San Nicola da Tolentino, San Simpliciano e il beato Agostino Trionfi. I lavori furono conclusi nel 1494 da Michele di Giovanni da Milano e Giovanni Veneziano.
Rinnovata nel 1764 da Luigi Vanvitelli, nell’ambito di un ampio intervento architettonico ed urbanistico che interessò la città adriatica a partire dal quarto decennio del sec. XVIII, la chiesa anconitana presenta nel suo interno settecentesco vivaci stucchi dello svizzero Giacomo Cantoni e alcune grandi tele del Cades.
Dopo il 1860, con la secolarizzazione operata dall’Unità d’Italia, l’edificio venne profondamente modificato nei suoi esterni, con la separazione dell’area absidale per esigenze di viabilità (e l’adattamento dell’abside come vano scale di un edificio di abitazioni distrutto poi nella seconda guerra mondiale), la troncatura del campanile, la ridefinizione dei prospetti in forma di palazzo quale sede della Caserma Cialdini, fino alla distruzione della facciata con sola salvaguardia del ricco portale e del portone ligneo inquadrato nel vano arcuato di una parete a finto bugnato. Conseguentemente anche l’interno si presenta ora frazionato in piani e locali, con la completa ed irreversibile cancellazione delle orditure architettoniche vanvitelliane e la dispersione degli arredi fissi e mobili in altre chiese cittadine e del circondario; i dipinti sono parzialmente ora esposti alla Pinacoteca Civica “F. Podesti”
Attualmente l’ex chiesa di Sant’Agostino è sede della Sala Museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi, dedicata alla storia delle telecomunicazioni e della radio in particolare; la sala museale si articola su 4 ambienti principali inseriti nel vecchio chiostro degli agostiniani. L’idea della mostra permanente, nasce dal fatto che Guglielmo Marconi condusse nel 1904 alcuni importanti esperimenti di trasmissione radiotelegrafica proprio ad Ancona, nei pressi del Vecchio Faro e del Colle dei Cappuccini Un tributo al grande fisico italiano, che fu anche ufficiale della Marina Militare Italiana e a lungo collaborò con essa.
Chiesa Sant’Agostino – via Cialdini,1
Per ulteriori informazioni sulla Sala Museale visita il sito Sala Marconi
Aperto su prenotazione
Telefono: +39 071 5931619
Ultimo aggiornamento
11 Aprile 2023, 13:32
Pubblicazione
11 Aprile 2023, 13:32