“L’Urbanistica è il governo del territorio e ha un ruolo centrale nella pianificazione del futuro, soprattutto oggi in un scenario in cui è forte la tendenza al ritorno a vivere nelle città. Fondamentale in questa prospettiva è l’attenzione alla cultura e al piacere della bellezza. Per i cittadini la qualità del costruito è importante e per chi governa è necessario che siano allineati la valenza dei progetti, i risultati e il valore sociale delle opere”. Sono parole dell’assessore all’Urbanistica, Angelo Eliantonio, in occasione- stamane in Comune- della presentazione dell’edizione 2023 dei premi In/Architettura che verranno conferiti martedì prossimo 3 ottobre alla Mole. All’ illustrazione dell’evento hanno partecipato anche l’assessore Marco Battino, con delega- tra le altre- allo sviluppo imprenditoriale, Viviana Caravaggi, presidente Federazione architetti Marche, Marco Montagna, presidente In/Arch Marche e l’arch.Michele Schiavoni, direttore In/Arch Marche. Ospite dell’incontro, l’architetto Anita Sardellini, vincitrice dell’edizione 2019.
La storica iniziativa, avviata a fine anni Cinquanta, è promossa dall”Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch e l’Associazione Costruttori Edili ANCE, in collaborazione con le rispettive sezioni regionali e con Archilovers. Venti i premi regionali, conferiti nel corso di 12 eventi di premiazione locali, e premi nazionali assegnati dalla Giuria nazionale: saranno attribuiti- hanno spiegato Montagna e Schiavoni – a due diverse categorie: interventi di nuova costruzione, – interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, restauro e ristrutturazione. Queste opere devono presentare le seguenti caratteristiche: essere ubicate nelle regioni Marche ed Umbria, la realizzazione deve essere terminata nell’arco temporale compreso tra il 2018 ed il 2022, inoltre devono essere state progettate e realizzate da soggetti italiani.
I premi IN/ ARCHITETTURA, che sono il più originario e prestigioso riconoscimento che un’opera di architettura realizzata possa ricevere nel territorio umbro marchigiano, vengono conferiti al progettista, all’impresa ed alla committenza. “Questa – ha sottolineato il presidente ing. Montagna- è senza ombra di dubbio la particolarità che differenzia i premi In/Arch, da tutti gli altri riconoscimenti in campo nazionale. L’obiettivo dei Premi IN/ARCHITETTURA è difatti quello di coniugare la valenza dell’idea progettuale con la qualità del prodotto finale, promuovendo il valore dell’opera costruita, intesa come esito della partecipazione di soggetti diversi, testimonianza della attuale diffusa consapevolezza dell’importante ruolo che oggi riveste la qualità dell’architettura nel processo di rinascita delle nostre città”.
“Gli architetti sono eredi di una tradizione millenaria- ha sottolineato la presidente Federazione Architetti Marche, Caravaggi. Una cultura riconosciuta come volano del nostro Paese, come valore identitario, nonostante le difficoltà strutturali e nonostante normative ipertrofiche. Vogliamo tutti una qualità del costruito, e non solo per fattori estetici, ma per migliorare la qualità del territorio”. Per arrivare all’assegnazione dei premi, sono stati selezionati, attraverso il portale Archilovers, circa sessanta lavori.
Quaranta per la regione Marche e venti per la regione Umbria, questo attraverso l’impegno di una giuria estremamente qualificata composta dalle seguenti figure: Lorenzo Ciccarelli (Università di Firenze) Viviana Caravaggi (Presidente Federazione architetti Marche) Marco Montagna (Presidente In/Arch Marche) Massimo Pica Ciamarra (Direttore de Le Carrè Bleu) Michele Schiavoni (In/Arch Marche) Stefano Violoni (Presidente Ance Marche) Luca Molinari (Università degli studi della Campani Luigi Vanvitelli) Bruno Mario Broccolo (Presidente Fondazione Umbra per l’Architettura) Rosaria Catana (In/Arch Umbria).
Oltre alle categorie dei premi di cui sopra, ci saranno altri due prestigiosi riconoscimenti. Il premio alla carriera ed il premio alla critica architettonica, “Bruno Zevi”. Per quanto riguarda la regione Marche, la giuria ha deciso di non conferire il premio alla carriera, bensì un riconoscimento alla memoria, all’architetto pesarese Celio Francioni (1928-2002), uno degli architetti marchigiani più rappresentativi del secondo dopoguerra. Per il premio alla critica invece è stato riconosciuto l’estremo valore del SACU (Seminario di Architettura e Cultura Urbana), di Camerino e del suo ideatore Giovanni Marucci, che cura il seminario da 33 anni.
La consegna dei premi all’Auditorium della Mole sarà accompagnata, oltre che dai saluti istituzionali, dalla relazione del maestro napoletano Massimo Pica Ciamarra uno dei più importanti architetti italiani viventi, che ci parlerà del ruolo dei premi oggi in Italia e dall’intervento dell’architetto pesarese Roberta Martufi ch invece ci illustrerà l’opera di Celio Francioni.
Va ricordato in fine che i vincitori dei premi regionali avranno accesso alle finali nazionali, la cui premiazione si svolgerà il giorno 7 novembre a Venezia, Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia.
Ultimo aggiornamento
28 Settembre 2023, 14:18
Pubblicazione
28 Settembre 2023, 14:14