TURISMO- PAOLO MARASCA E ASSESSORI DI ALTRI COMUNI SCRIVONO AL MINISTRO FRANCESCHINI CHIEDENDO UN INCONTRO E LA COSTITUZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO

Dopo l’iniziativa a sostegno della Cultura, un gruppo di assessori di diversi Comuni italiani, tra i quali l’assessore del Comune di Ancona, Paolo Marasca, torna a rivolgersi al Ministro Dario Franceschini, per segnalare la drammatica situazione in cui versa l’Industria del Turismo nelle città italiane e l’intero comparto e chiede un incontro propedeutico alla costituzione di un gruppo di lavoro .

Premesso che, grazie anche all’operato virtuoso delle nostre amministrazioni- scrivono gli amministratori comunali in una lettera- l’intera filiera turistica è cresciuta continuamente negli ultimi anni, con il conseguente aumento di posti di lavoro, e con i nostri bilanci comunali che sempre più hanno potuto contare sulle importanti entrate derivanti dall’imposta di soggiorno e dagli altri tributi legati al turismo. Secondo l’Enit, in Italia il comparto turistico ha inciso nel 2018 per il 13,2% del PIL nazionale, per un valore economico di 232,2 miliardi di euro. Il turismo rappresenta il 14,9% dell’occupazione totale, con oltre 3,5 milioni di occupati. Le conseguenze di un collasso del settore sarebbero nefaste, tenuto conto delle molteplici attività collegate e dei numerosi professionisti coinvolti, che vanno dalla ristorazione e l’enogastronomia, alla fruizione del patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico, dai trasporti alle strutture per il soggiorno e al settore degli eventi, fino alla presenza delle nostre imprese sui mercati internazionali. L’emergenza in corso, ed il conseguente azzeramento dei flussi turistici, ci pone davanti ad una crisi senza precedenti, che richiede lo sforzo e la massima concentrazione di tutti, al fine di ripristinare e rilanciare l’economia e la promozione dei nostri territori. Apprezzando l’impegno del Governo che ha dato vita al DL “Cura Italia”, riteniamo necessaria l’introduzione di azioni concrete e misure specifiche a favore dell’Industria del Turismo – per prima colpita da questa crisi, e che nel tempo ne subirà le conseguenze più importanti – e che non è stata presa in specifica considerazione dai primi aiuti messi in campo, così come nel decreto citato non si è tenuto conto delle conseguenti difficoltà nei bilanci dei Comuni; vale la pena sottolineare che grazie all’imposta di soggiorno, negli anni sono potuti venir meno ingenti trasferimenti statali ai Comuni, ed è sempre grazie a questa imposta che le amministrazioni hanno potuto fino ad adesso erogare servizi essenziali non solo per i turisti ma anche per i cittadini, quali – solo per citarne alcuni – il trasporto pubblico locale, la manutenzione di strade e del patrimonio arboreo, l’illuminazione, la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, la pulizia e il decoro dei nostri centri storici. Il nostro, dunque, è un deciso appello, che si unisce al grido di allarme lanciato proprio ieri dai corpi intermedi: se lo Stato non interverrà con un fondo speciale a sostegno delle città turistiche, le imprese del turismo moriranno e i servizi essenziali che i Comuni potevano erogare grazie alle entrate derivanti dal turismo saranno inevitabilmente (e nostro malgrado) azzerati. In altre parole: tutto ciò che come Paese e come città avevamo costruito rischia di scomparire. Il tema dunque ha diversi sviluppi che si snodano tra la situazione contingente, legata agli effetti immediati dell’emergenza e al conseguente azzeramento dei flussi turistici, e la situazione futura del turismo in Italia, con l’incognita della dimensione quantitativa e qualitativa a medio termine del fenomeno. In tutta questa fase di transizione, ed in funzione dell’evoluzione che tutti insieme vogliamo immaginare, deve inserirsi l’azione di Governo, sia centrale che locale, per ripristinare il valore aggiunto, economico e sociale, che l’intera filiera turistica genera. In questo contesto estremamente drammatico per il nostro Paese sentiamo di poter esprimere, proprio per la vicinanza ai territori che rappresentiamo, un contributo concreto in termini di proposte e misure a favore delle imprese e del settore turistico, caratterizzato anche da imprese medie e piccole.

Proponiamo le seguenti misure:

1) Tutela alle imprese e ai lavoratori autonomi della filiera turistica In primo luogo chiediamo l’estensione della CIG in deroga, passando da nove settimane a 12 mesi, ribadendo che è il settore sul quale gli effetti della crisi sono maggiormente impattanti e duraturi. Riteniamo inoltre che il Governo debba prendersi a cuore anche la tutela immediata, sotto forma di sostegno emergenziale per almeno 12 mesi e sgravi fiscali, a favore delle professioni turistiche individuate dalla legislazione nazionale e regionale vigente (guide turistiche, accompagnatori, animatori turistici, bagnini, guide naturalistiche, cooperative, ecc.) e di tutte quelle professioni di carattere stagionale. Una attenzione massima riteniamo inoltre vada rivolta alle piccole imprese artigiane e a tutte le professioni specificatamente legate alle tipicità di un territorio che rendono eccezionale e unico il nostro Paese ma che vivono anch’esse dell’indotto derivante dai flussi turistici. A queste categorie proponiamo di riconoscere sgravi fiscali e sostegno legato all’emergenza. Questa è una categoria di soggetti estremamente vulnerabile che va salvaguardata per proteggere tutta la filiera. Da un ultimo riteniamo che una riflessione vada posta per la tutela di tutte le attività economiche che si svolgono in quei territori a prevalente economia turistica. Non vi è dubbio che in tali luoghi il danno, causato dall’emergenza sanitaria, interessi indistintamente tutte le attività produttive e i lavoratori autonomi, ivi stanziati, che rischiano di non riuscire a superare questa gravissima crisi.

2) Rilancio del brand Italia e redazione di un Piano di comunicazione di area vasta. Riteniamo, altresì, essenziale lavorare uniti ad un piano di comunicazione unitario ed organico dell’intero “Sistema Paese”, che sicuramente si incentra sul ruolo primario di ENIT, organismo operativo e che può fungere da necessario fulcro in questa fase, e a cui sin d’ora chiediamo di essere chiamati a partecipare con un ruolo attivo sia di ascolto che di proposta. Concordiamo tutti, a diversi livelli locali e regionali, che in prima battuta dovremmo puntare sul turismo di prossimità e nazionale, che già pure negli ultimi anni era cresciuto, ma che adesso sarà ancor più importante spingere anche solo come forma di sostegno solidaristica per il rilancio di un Paese che nel momento del bisogno dimostra di saper fare sistema.

3) Incentivi allo ripresa del Settore attraverso detrazioni fiscali In ragione di ciò riteniamo che un segnale importante di sostegno e rilancio dell’intera filiera turistica e nel contempo un messaggio positivo alla popolazione, possa derivare dalla previsione della detraibilità totale per i prossimi due anni delle spese sostenute, con accezione in senso esteso, per il turismo in Italia. 4) Costituzione di un Fondo speciale per i Comuni Non ultimo, occorre tenere in adeguata considerazione il turismo come fondamentale risorsa per i bilanci dei Comuni, e Vi chiediamo pertanto di voler individuare dei criteri attraverso i quali poter erogare ai Comuni – anche attraverso le Città capoluogo di provincia o Città metropolitane – le risorse di un fondo speciale ad hoc costituito a copertura del mancato incasso per l’anno in corso dell’imposta di soggiorno, da aggiungersi ed eventuali e specifici finanziamenti delle attività culturali già previste dai nostri comuni, e quale veicolo di rilancio per i nostri territori, sui quali dobbiamo continuare ad investire per sostenere i trasporti e la manutenzione delle città, e per un sostegno all’industria turistica locale oggi in grave crisi. 5) Interventi di sviluppo economico e della qualità della filiera Nel turismo del futuro nel nostro paese, anche in virtù dei minori flussi che è lecito attendersi, occorrerà lavorare per mettere al centro il tema della qualità del turismo e del suo valore aggiunto, intesa anche come qualità del lavoro di coloro che sono impegnati in questo settore. Lo Sviluppo Economico legato all’Industria del Turismo richiederà un focus particolare nell’ambito delle prossime decisioni Governative, e un coordinamento con tutti i Ministeri coinvolti circa gli investimenti pubblici, oltre ad agevolazioni fiscali per i privati che investiranno su infrastrutture, tecnologia e proposte di viaggio che siano compatibili con il tema della sicurezza, argomento dominante da qui in avanti, il tutto in un’ottica di turismo davvero sostenibile. E’ inoltre probabile che non tutte le attuali aziende potranno rimanere in questo comparto, si apre dunque il tema del supporto alla riconversione industriale per parte di loro. Come amministrazioni comunali, quale primo ente prossimo al cittadino e alle imprese locali, abbiamo per la maggioranza deciso di rinviare o sospendere il versamento dei tributi locali per venire incontro alle nostre imprese e ai nostri cittadini, che da un giorno all’altro si sono trovati senza lavoro. La nostra parte l’abbiamo fatta e continueremo a farla, ma non possiamo andare avanti senza la necessaria azione dello Stato, che ci auguriamo voglia collaborare insieme a noi nella ricostruzione anche del mondo del turismo, che da sempre è una delle principali risorse del nostro Paese, oltre ad esserne motivo di orgoglio e parte della nostra cultura e della nostra identità.

Rimanendo in attesa di Sue, confidiamo che si possa a stretto giro partecipare ad una riunione sul tema per discutere di quanto rappresentato e per costituire un gruppo di lavoro dedicato, inviamo i migliori saluti”.

Firmatari della lettera:

Paolo Marasca, Assessore alla Cultura – Politiche Giovanili – Turismo Comune di Ancona Ines Pierucci, Assessore alle Politiche culturali e turistiche Comune di Bari, Matteo Lepore, Assessore Turismo, Cultura, Patrimonio, Sport, Rapporti con l’Università Comune di Bologna, Alessandro Sorgia, Assessore alle Attività Produttive e Turismo Comune di Cagliari, Cecilia Del Re, Assessore all’Urbanistica,Turismo e innovazione tecnologica Comune di Firenze, Laura Gaggero, Assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale Comune di Genova, Marianna Dimona, Assessore al Turismo e Attività Produttive Comune di Matera, Roberta Guaineri, Assessore al Turismo e Sport Comune di Milano, Eleonora De Majo, Assessore alla Cultura e Turismo Comune di Napoli, Leoluca Orlando, Sindaco (delega al Turismo) Comune di Palermo, Cristiano Casa, Assessore al Turismo e Relazioni Internazionali Comune di Parma, Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Formazione Roma Capitale, Alberto Sacco, Assessore al Commercio e Turismo Comune di Torino, Paola Mar, Assessore alla Cultura e Turismo Comune di Venezia.