TORNANO LE PIETRE D’INCIAMPO, SE NE OCCUPA IL COMUNE
La giunta comunale ha deciso con una delibera di fare propria l’iniziativa che prevede l’apposizione delle pietre d’inciampo che vengono posizionate nel terreno davanti all’ultima abitazione liberamente scelta da persone che sono state deportate nei campi nazisti.
Nel corso della seduta di ieri, martedì 7 febbraio, l’esecutivo comunale ha stabilito di assumersi gli oneri necessari e di commissionare sin da ora le pietre che saranno poste ad Ancona nel gennaio del 2024.
Dal 2017 sono state collocate ad Ancona 23 pietre d’inciampo, piccole targhe di ottone fissate a terra, opera dell’artista tedesco Gunter Demnig.
Finora l’iniziativa ha visto la collaborazione di enti pubblici e soggetti privati e associativi (ANPI, Comunità Ebraica, Istituto Storia Marche ed altri) nella scelta delle persone da ricordare, ogni anno, con le pietre, che sono inaugurate nella Giornata della Memoria. Dal 2017 la Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche ha sostenuto economicamente l’iniziativa e coordinato i suoi protagonisti. Nella Giornata della Memoria del 2023, però, non è stata inaugurata alcuna pietra.
“Infatti – spiega la giunta comunale – il sostegno della Presidenza del Consiglio regionale è venuto meno e i tempi sono diventati troppo stretti per rimediare. Le Pietre d’inciampo sono segni urbani che tengono viva la memoria. Ci fanno inciampare, appunto, nella storia tenendoci vigili. Ma sono anche uno straordinario strumento educativo: ogni anno le scuole della città vengono coinvolte nella ricostruzione delle vite dei deportati, studiano la pietra, si confrontano, producono contenuti. Questa si chiama trasmissione, ed è uno dei cardini di una società civile. Riteniamo indispensabile continuare il progetto e, dato che la Regione non è d’accordo, abbiamo stabilito di farlo con le nostre forze”.