Torna ad Ancona “Io non rischio”, la campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione civile.

Nelle piazze Roma e San Francesco sabato prossimo i volontari delle associazioni incontreranno i cittadini per sensibilizzarli e informarli sui rischi e i comportamenti da adottare.

Foresi: “una occasione imperdibile per la città. E’ importante esserci”

 

Ritorna “Io non rischio”, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro Paese, alla sua settima edizione.

Sabato 14 ottobre, i volontari e le volontarie di Protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” nelle principali piazze del territorio nazionale per sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.

Ad Ancona saranno presenti presso Piazza Roma (rischio sismico e maremoto) e Piazza San Francesco (rischio alluvione) dalle ore 9:00 alle 20:00 i volontari delle associazioni VAB Marche, Legambiente Jesi e Agesci Marche.   I volontari si metteranno a disposizione per fornire informazione e risposta a ogni domanda e dubbio dei cittadini ai quali sono riservati anche i quesiti del “totem” di “Io non rischio”; sarà possibile inoltre approfondire le proprie conoscenze visitando la “linea del tempo” una mini mostra sulla storia dei terremoti che hanno interessato il nostro territorio. L’’iniziativa è organizzata grazie alla collaborazione del Comune di Ancona, che ha curato l’aspetto “storico – culturale” dell’iniziativa fornendo delle schede storiche per i cittadini che si fermeranno presso i gazebo e organizzando l’apertura di eccezione al pubblico della chiesa di San Francesco alle Scale per tutta la giornata.

 

“Protagonisti della campagna – ha sottolineato Stefano Foresi, assessore alla Protezione Civile, che ha presentato oggi l’iniziativa con i referenti delle associazioni – sono proprio loro, i volontari e le volontarie di protezione civile, molti dei quali giovani – appartenenti alle sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, nonché a gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia – che si trasformano quindi in uno strumento attivo di comunicazione delle buone pratiche di protezione civile. Informando, non

allarmando, naturalmente. Desidero ringraziarli pubblicamente, insieme al responsabile dell’Ufficio di Protezione civile comunale, Antonio Ninivaggi per il lavoro fatto giorno dopo giorno, con passione e professionalità, lavoro che ho verificato sul campo in questi 4 anni del mio mandato. Mi auguro che la città risponda attivamente, è una occasione unica”. “Anche per questa campagna, la quarta ad Ancona -sottolinea Lucia Budini– Servizio di Protezione Civile della Regione Marche- fondamentale è il ruolo attivo dei cittadini che devono scendere in piazza, fermarsi e confrontarsi con le associazioni. “Io non rischio” è partito da noi come un piccolo progetto, 7 anni fa, con 9 piazze, ora in Italia sono oltre 700.   Nelle calamità, frequenti nel nostro e in altri Paesi, le vittime sono provocate non tanto dagli eventi naturali ma dal crollo di edifici e infrastrutture non a norma, e su questo tema è opportuno stimolare una riflessione e promuovere una corretta informazione”. Sull’iniziativa sono intervenuti anche Valentino Topa, formatore di “Io non rischio” e referente di Legambiente, circolo di Jesi, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della sinergia messe in campo e Giulia Sestilli e Cristiana Borghi di VAB (Vigilanza antincendio boschivo) che hanno messo in evidenza la necessità di interfacciarsi con il cittadino per coinvolgerlo e informarlo sui rischi e sui corretti comportamenti da tenere a fronte di eventi calamitosi ma anche in presenza di manifestazioni e altre situazioni particolari. Patrizia Burattini con Alberto Cecconi, AGESCI, ha sottolineato lo spirito di servizio che predispone gli scout ad intrervenire nelle emergenze ma anche il loro ruolo nella rete della protezione civile: “Aiutare le persone in difficoltà è nel nostro DNA. Attraverso i ragazzi arriviamo alle famiglie”

Antonio Ninivaggi – Protezione Civile del Comune- ha sottolineato il concetto di resilienza: “imparare a convivere con determinati rischi è oggi indispensabile. E’ perciò prioritario rendere le persone consapevole di come muoversi nelle città e in altri luoghi”.

L’iniziativa, per questo motivo,si arricchisce rispetto al passato di eventi legati alla conoscenza dei luoghi e dei rischi realmente presenti.

 

La campagna “Io non rischio” – nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione specificamente sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di

Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

 

Sul sito ufficiale della campagna www.iononrischio.it è possibile consultare l’elenco dei comuni interessati dalla campagna il prossimo 14 ottobre e i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare per proteggersi dai rischi naturali.

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