SULLA SCOMPARSA DI GIULIO CINGOLI

E’ scomparso Giulio Cingoli, un anconetano che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione televisiva, e non solo, in Italia. Tra i programmi da lui prodotti per la Rai, la celebre “Canzonissima” e molti filmati per “Carosello”, altra storica produzione.

Con queste parole lo ricorda l’assessore alla Cultura, Paolo Marasca: “Giulio Cingoli è stato uno dei più grandi visionari del Novecento anconetano, e grazie al suo spirito pionieristico ha cambiato volto al mondo della comunicazione italiana, diventando un riferimento assoluto, a Milano, per centinaia di giovani professionisti. Lo stesso mondo che ha creato con tanto amore, si è poi evoluto in qualcosa di diverso, e non ha reso a Giulio il giusto merito, ma tantissimi grandi professionisti, tante figure oggi affermate del mondo della cinematografia, dello spettacolo e della televisione, dell’arte, della comunicazione, sanno di dovere a Giulio buona parte del loro successo. Ancona lo saluta con affetto e con orgoglio, perché lui testimonia l’innovazione e il coraggio che è nel nostro dna”

 

 

Giulio Cingoli nasce ad Ancona. Disegna fin da piccolissimo, di tutto: pupazzi, fumetti, poi aerei che sorvolano il cielo sopra casa sua durante la guerra. 
Decide, nel ’54, di trasferirsi a Milano. Arriva in città e vede un televisore in funzione. Da tre mesi la RAI aveva incominciato a sperimentare la TV, in Lombardia soltanto. Gli affidano una trasmissione del pomeriggio: “Passaporto”- Dal ‘ 56 collabora con la casa di produzione “Gamma Film” con cui realizza “La lunga calza verde”, mediometraggio di animazione che entra nella storia del cartone animato italiano.
La sua casa di produzione, lo Studio Orti, nasce nel 1962 e produce per la RAI programmi del pomeriggio e grandi programmi di intrattenimento della sera. Tra questi c’è “Canzonissima”. In quel periodo Giulio Cingoli diventa amico di Dario Fo e lavora con Salvatore Nocita, che presto viene chiamato a Roma per fare la sua prima regia. Al suo posto arriva un giovane laureando: Umberto Eco, appassionato di fumetti. 


Lo studio collabora anche con Maurizio Nichetti e realizza programmi, film e serie televisive, pubblicità, tra cui molte serie di “Carosello”, rimaste nella memoria, documentari innovativi e convention per grandi aziende.
Nel ’87 viene chiamato a realizzare la nuova linea grafica della Terza Rete RAI di Angelo Guglielmi, con la guida degli architetti Gregotti e Cerri.
Per la prima rete Rai, Cingoli organizza e realizza documentari sulla Pop Art americana. Per il cinema lavora con Federico Fellini, chiamato da lui, su suggerimento dello sceneggiatore Bernardino Zapponi. Negli anni Settanta e Ottanta, la Orti organizza anche spettacoli di strada, con proiezioni e recite teatrali. La più importante probabilmente la proiezione in “multivisione”, in piazza Mercanti, dedicata a corso Garibaldi e alla difesa del quartiere.
Nel 1999 Dario Fo gli chiede di realizzare un progetto in cantiere da tempo, la versione cartoon di un suo celebre spettacolo teatrale “Johan Padan alla descoverta de le Americhe”, con la regia di Giulio Cingoli, presentato nel 2002 al Festival del cinema di Venezia e uscito nelle sale nei mesi successivi.