SULLA QUESTIONE “SALESI” INTERVENGONO IL SINDACO VALERIA MANCINELLI E L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI EMMA CAPOGROSSI
Il Comune di Ancona è impegnato a compiere ogni azione utile e necessaria perché si realizzi il nuovo Salesi. Ha già proposto alla Regione di utilizzare le procedure del Piano Casa previa verifica di tutti i parametri edilizi ed urbanistici al fine di accelerare al massimo i tempi per la sua realizzazione.
“Ci aspettiamo- sottolinea il sindaco Valeria Mancinelli- che la Regione Marche rispetti gli impegni assunti nel cronoprogramma firmato con il Comune in merito al quale ribadiamo che la variante agli usi che riguarderà la vecchia sede del Salesi ci sarà come previsto solo dopo il bando di gara d’ appalto per il nuovo Salesi, posizione questa di tutto il Consiglio comunale condiviso dalla città. Per il reperimento delle risorse, pur di competenza della Regione Marche, ci eravamo comunque già spesi nell’indicare altre fonti reperibili in particolare da alienazioni di altri immobili di proprietà della Regione stessa che non erano stati considerati e che sono più facilmente realizzabili.”
“Per quanto riguarda lo stop al trasferimento cosiddetto provvisorio al 6° piano di Torrette- ribadisce dal canto suo l’Assessore alle Politiche sociali Emma Capogrossi- se la sospensione è figlia di preoccupazioni elettorali come intuibile, la cosa non ci tranquillizza affatto; anzi cresce ancora la preoccupazione che proprio rimandare a tempi più “tranquilli” questa operazione vuole nascondere, come immaginato, un vero e proprio trasferimento definitivo mascherato da provvisorio.
Ma le ragioni del fermo-lavori sicuramente sono anche altre. E’ immaginabile che lo spostamento “programmato” dei reparti Pneumologia, Allergologia, Otorinolaringoiatria, Medicina del Lavoro, Chirurgia vascolare, Urologia ecc. dal 6° piano in altri siti sarà fortemente penalizzante per la qualità del servizio da essi erogato.
A questo disegno ci risulta che sia in atto una giusta resistenza del personale medico e di molti operatori sanitari che temono le conseguenze negative di questo intervento rispetto alla qualità del servizio erogato.
Ci sarà infatti una evidente “compressione” e una convivenza forzata di questi settori con altre specialità mediche costrette a ridurre non solo gli ambulatori ma anche i posti letto. Un esempio, e non è certamente l’unico, il reparto di Oculistica che si trovava al 4° piano con 10 posti letto è già “migrato” al 5° all’interno del reparto di day-hospital di Neurologia, potendo usare solo 2 stanze, di cui una con 4 posti letto di degenza ordinaria e un’altra con 1 letto di day-hospital e 3 barelle (uomini e donne insieme divisi da tendine). Inoltre quest’ultima è adiacente ad ambulatori per pazienti affetti da SLA, demenza e Parkinson.
Facile capire la grave commistione tra pazienti esterni in attesa di visita e pazienti in barella che transitano dalla sala operatoria. Privacy e sicurezza proprio ai minimi termini. Che dire? Viste le premesse già in atto s’impone a tutti i costi avere una conoscenza nei dettagli di tutto il piano elaborato dalla Direzione Generale degli Ospedali Riuniti per far spazio al Salesi. La Regione Marche, anche se necessariamente affida ai tecnici questo tipo di interventi, ne è a conoscenza? Qualcuno ne ha pesato l’impatto vero sulla salute dei cittadini?”
Nel frattempo il Comune di Ancona manifesta la sua forte preoccupazione perché in questo stato di stand-by si lascerà ancora nelle criticità l’attuale sede del Salesi, senza intervenire sulle necessità emergenziali sia in ordine alle strutture che al comfort dei pazienti e dei familiari.