SCOPERTA LA TARGA DEDICATA AD OTELLO GIULIODORI
A compimento di una serie di eventi dedicati allo straordinario artista anconetano, scomparso nel 2010 a 102 anni. Le iniziative a cura dell’Associazione Storia e Cultura, Linfa della Città con l’assessorato alla Cultura
Si è svolta ieri pomeriggio, in via della Loggia presso l’edificio Inail, già Palazzo Ricotti e dimora dell’ artista, la cerimonia di scoprimento della targa dedicata a Otello Giuliodori, a conclusione di una serie di iniziative a lui dedicate. Nel 114° anniversario della sua nascita, l’Associazione Storia e Cultura, Linfa della Città con l’ Assessorato alla Cultura, la Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”, l’Associazione Vista Mare, e con la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche e dell’Università Politecnica delle Marche, ha organizzato nel settembre scorso un convegno dal titolo “Otello Giuliodori l’uomo, l’artista” e una esposizione in prima assoluta presso la Pinacoteca dal titolo “Otello Giuliodori: i disegni del Campo di Prigionia”, suggestivo quanto commovente percorso. Esperti di storia dell’arte hanno approfondito aspetti specifici dell’opera di Otello Giuliodori valorizzando anche un percorso per le vie di Ancona ( di cui ora anche la targa fa parte) che va a toccare alcuni dei luoghi a lui cari, approfondendo anche aspetti legati alla storia di Ancona nel periodo bellico
Alla cerimonia di ieri erano presenti oltre all’Assessore alla Cultura Paolo Marasca, la Vicaria Direzione Territoriale Inail Ancona Laura Romanucci, Antonia Giuliodori, figlia dell’Artista e vice presidente della Associazione Storia e Cultura Linfa della Città, con la presidente Alessandra Maltoni e alcuni soci.
Pittore, restauratore, docente alle Scuole medie Tommaseo e al Liceo scientifico Luigi di Savoia di Ancona, Otello Giuliodori è stato un artista versatile, capace di alternare visioni postimpressioniste a più accesi espressionismi, resi particolarmente drammatici dagli eventi bellici cui ha partecipato dal 1939 al 1945, pur continuando a dipingere e a esporre (Palazzo Barberini a Roma e Triennale di Milano nel 1942). Fin da giovanissimo ha dimostrato spiccata attitudine per la pittura e ha acquisito capacità frequentando gli studi di diversi artisti.
Otello Giuliodori frequenta la Scuola d’Arte di Perugia e inizia a partecipare a varie mostre; si trasferisce a Roma e, a 22 anni, è assunto come collaboratore per restauri di pittura e architettura dall’architetto Paolo Tornaghi di Milano per i lavori di Palazzo Ferretti di Ancona. Nel 1933 partecipa, dopo rigorosa selezione, alla 1ª Esposizione Nazionale del Sindacato a Firenze insieme, tra gli altri, a Carlo Carrà, Felice Carena, Mario Mafai, Mario Sironi. È iscritto nell’Archivio storico della Biennale di Venezia. Nel 1939 è presente alla Quadriennale di Roma e continua con successo la partecipazione a mostre regionali e nazionali. Nel 1938 si diploma all’Istituto superiore d’Arte di Urbino e l’anno successivo è richiamato alle armi dove resta fino al 1945, quando torna in Italia dopo la deportazione nei campi di concentramento di Polonia e Germania, dove entrò in contatto tra gli altri con Giovannino Guareschi. Artista lontano da ogni esibizionismo e dedito alla sua creatività in modo riservato ma incondizionato, ci ha lasciato numerose testimonianze pittoriche, in collezioni pubbliche o gelosamente custodite dalla famiglia sempre vicina nella sua lunga esistenza conclusasi alla veneranda età di oltre 102 anni, il 15 dicembre 2010. Tanti sono i dipinti da lui restaurati che si possono ammirare in città e fuori.