RITORNO VOLONTARIO ASSISTITO: INCONTRO FORMATIVO E INFORMATIVO IN COMUNE PER CHI OPERA IN PRIMA LINEA CON I MIGRANTI -Il progetto cofinanziato UE è rivolto a chi desidera tornare nel proprio Paese.
Come informare, orientare ed accompagnare il migrante al ritorno volontario assistito: questo il tema della sessione in-formativa che si è svolta questa mattina in una gremita sala ex consiglio comunale in occasione dell’incontro di formazione/informazione di ambito regionale sul Ritorno Volontario Assistito (RVA), progetto cofinanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno.
Il programma permette di ritornare in modo volontario e consapevole nel proprio Paese di origine in condizioni di sicurezza e con un’assistenza adeguata e prevede oltre all’assistenza per l’organizzazione e il pagamento del viaggio anche un adeguato supporto alla reintegrazione sociale e lavorativa nel Paese d’origine con l’erogazione di beni e servizi.
Organizzato dalla Rete Italiana per il Ritorno Volontario Assistito (che sostiene la misura con un sistema di riferimento nazionale per l’informazione e la consulenza ad operatori e cittadini) in collaborazione con l’Ordine regionale degli Assistenti sociali, l’incontro ha costituito l’occasione di aggiornare le realtà aderenti alla Rete RIRVA della Regione Marche sulle novità del progetto avviato lo scorso settembre e approdato alla sua sesta fase, e sui progetti che rendono possibile il ritorno nel Paese di provenienza, attivi fino al prossimo 30 giugno 2015. “Ringrazio tutti voi presenti, assistenti sociali e operatori di Questure e Prefetture– ha esordito l’assessore alle Politiche sociali, Emma Capogrossi- per l’interesse e l’impegno con cui operate in prima linea nei servizi di prossimità ai migranti. Credo che la questione che oggi viene portata all’attenzione di voi tutti nelle sue accezioni operative sia estremamente importante perché implica la possibilità ed il diritto di rivendicare la libera scelta della persona di tornare nella sua terra, con piena dignità e il necessario supporto per poterlo fare. ”.
Il ritorno al paese che si è lasciato, difatti, è inteso come una delle fasi del progetto migratorio individuale e non necessariamente come un suo fallimento. La migrazione, infatti, è un processo complesso che include la partenza, il viaggio e l’arrivo ma anche un possibile rientro nel paese d’origine per cominciare una nuova fase di vita
Durante l’incontro, un focus particolare è stato dedicato alle buone pratiche di accoglienza e accompagnamento a migranti nei colloqui di orientamento e informazione pre-partenza. L’obiettivo è quello di sostenere gli operatori dei servizi nel supporto all’utilizzo della prassi valorizzando le linee guida sviluppate dalla Rete RIRVA e l’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali. Sono stati invitati ad intervenire: il responsabile di progetto della Rete RIRVA, Simona Sordo; il focal point della Rete, Roberta Veltrini, responsabile dei servizi di consulenza e informazione rivolti alle realtà aderenti alla Rete della Regione e ai migranti; il referente dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Simona Giovagnoni.
Il progetto RIRVA VI, è gestito dal Consorzio Nazionale Idee In Rete con il Consiglio Italiano per i Rifugiati, Oxfam Italia, Gea, il Consorzio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali e il supporto della Fondazione ISMU.
Per maggiori informaziono si consiglia di consultare il sito: www.reterirva.it – info@reterirva.it.