PIAZZA CAVOUR- Lo stato dei lavori

Sopralluogo dell’11 agosto 2015 con i rappresentanti degli organi di informazione

 

Nel corso del sopralluogo organizzato dall’Amministrazione comunale in data odierna, sotto la guida dell’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Urbinati, è stato fatto il punto sui lavori di riqualificazione di Piazza Cavour, avviati nell’aprile scorso e affidati all’impresa Campanelli, vincitrice della gara d’appalto.  

In questi primi mesi di lavoro sono state effettuate lavorazioni inerenti la rimozione dell’ asfalto, degli elementi di arredo preesistenti non in linea con le scelte progettuali e soprattutto sono stati realizzati scavi e canalizzazioni riguardanti la linea ENEL, le linee Multiservizi, le fibre ottiche, l’ illuminazione pubblica ecc.

Durante gli scavi purtroppo c’ e’ stato qualche imprevisto dovuto ad una differenza fra quanto era riportato nelle planimetrie consegnate dai vari Enti e quanto effettivamente riscontrato in alcune parti della piazza. In aggiunta si è potuto verificare che una linea ENEL ed una linea dell’ acquedotto non potevano essere recuperate o per scarsa profondità rispetto a quanto stabilito dalla normativa o per eccessiva vetusta’ delle stesse. Conseguentemente sono state aggiunte nuove linee, non previste nel progetto iniziale. Anche per le fibre ottiche (essenziali per il WIFI…) si sono dovute effettuare alcune lievi modifiche ai tracciati.

In ogni caso, con l’ inizio dei lavori di restauro della statua di Cavour, si può-  nonostante i detti imprevisti- considerare l’ andamento dei lavori sostanzialmente in linea con il cronoprogramma stabilito.

Si evidenzia anche che la Soprintendenza ai Beni archeologica, sempre presente durante tutti gli scavi, ha chiesto ulteriori sondaggi ed approfondimenti, che sono stati in parte realizzati (saggi di 3X2 metri con profondità variabile in tre zone adiacenti alla statua di Cavour – lato sud della piazza).

E’ opportuno dare notizia di una variante, non sostanziale, riguardante solo alcune opere del verde e degli arredi , già visionata dalla G.M. che il gruppo di progettazione, coordinato dall’ Arch. Agostinelli Maurizio, ha predisposto in conseguenza degli incontri avuti con le Associazioni Pungitopo-Legambiente, per il recepimento di alcune osservazioni e proposte pervenute in varie occasioni e forme.  

In estrema sintesi si puo’ concludere che sono state recepite quasi tutte le osservazioni proposte, a conferma dello spirito ci collaborazione e ascolto che ha contraddistinto la progettazione sin dall’ inizio, nell’ intento di mantenere, attraverso una progettazione il piu’ possibile condivisa, il carattere storico, tipologico,, architettonico della piazza.   Tale variante , si ribadisce comunque non sostanziale, recepisce anche alcune ulteriori richieste avanzate dalle “Associazioni handicap” in occasione di recenti riunioni.

Come si ricorderà il progetto prevede che la conformazione della piazza ottocentesca sarà mantenuto: l’intervento -pur apportando innovazioni- lascerà il quadro generale dello spazio del tutto invariato.  

I lavori termineranno la prossima estate e a tale proposito, come più volte rivadito, l’Amministrazione vigilerà affinché i tempi vengano rispettati con una totale fruizione della piazza nel 2016.

 

Una nota a parte merita il resaturo della statua monumentale al centro della piazza, dedicata allo statista piemontese Cavour:

RESTAURO DELLA STATUA DI CAMILLO BENSO DI CAVOUR

 

L’intervento proposto riguarda complessivamente operazioni di pulitura, trattamento consolidante e protettivo dei manufatti lapidei che costituiscono il basamento e la soprastante monumentale Statua di Camillo Benso di Cavour, ubicata nell’omonima Piazza di Ancona. Il monumento, inaugurato il 7 giugno del 1868, fu realizzato per volere del Comune e della Provincia di Ancona, ed è stato realizzato in marmo proveniente dalle cave di Carrara, dallo scultore Aristodemo Costoli di Firenze (1803 – 1871). Gli interventi in progetto sono improntati ai più rigidi criteri del restauro monumentale, prevedendo esclusivamente l’utilizzo di tecniche e materiali largamente utilizzati e sperimentati, conformi ad indicazioni di carattere generale, dettate dall’Istituto Centrale per il Restauro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo.        

Il tipo di degrado rilevato risulta esteso a tutte le parti lapidee del manufatto, in cui puntualmente assume connotazioni ancor più complesse, soprattutto per il pesante grado di concentrazione di croste nere deturpanti. Infatti, oltre alle cause di deterioramento di carattere generale, quali l’azione degli agenti atmosferici (microclima, azione eolica ecc.), resa ancor più incisiva dall’attuale acidità atmosferica e dall’alto tasso di inquinamento urbano, sono individuabili ulteriori fattori specifici, quali ad esempio la porosità del materiale costitutivo, la lavorazione e la forma degli stessi elementi in pietra. Tutte le parti in pietra sono, almeno superficialmente, interessate da degrado causato sia dalla meccanica di scorrimento delle acque meteoriche che dall’azione erosiva del particellato atmosferico, portato dalle costanti correnti d’aria cariche di sali marini. Tale situazione ha creato nel tempo un degrado di tipo meccanico e di tipo chimico; infatti sono evidenti parti cromaticamente differenziate, distribuite sulle superfici lapidee a seconda del tipo di azione a cui sono sottoposte. Quasi tutte le superfici sono sature di sali solubili che favorendo il rapido formarsi di nuove incrostazioni contribuiscono al degrado stesso del materiale.

Il fenomeno erosivo è comunque maggiormente accentuato nelle parti di modellato a rilievo del basamento, mentre si evidenzia, in maniera maggiore, il deposito e la conseguente formazione di croste particolarmente diffuse nelle zone più profonde del modellato architettonico e scultoreo.      

Il progetto può essere sintetizzato da tre specifiche macrofasi di lavoro: pulitura, consolidamenti, trattamenti finali protettivi delle superfici. Al momento, sotto il profilo operativo, è stato eseguito un rilevamento con tecnologia Laser Scanner 3D, la cui restituzione è in corso e le cui risultanze oltre a permettere l’eventuale perfezionamento e maggiore caratterizzazione degli interventi, garantirà la base per una migliore documentazione di tutte le fasi lavorative.

Si sono quindi già installate le impalcature di servizio dotate sia di reti, protettive e antipolvere, che di apposita copertura, allestimenti necessari a migliorare gli aspetti esecutivi evitando inoltre il soleggiamento diretto delle superfici e soprattutto la negativa interferenza di eventuali piogge durante le delicate operazioni di restauro.

Prima dell’avvio effettivo dei lavori, verrà effettuata in sito apposita campionatura degli interventi di pulitura, consolidamento e trattamento protettivo da sottoporre preventivamente all’attenzione della competente Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche.            

Si sta quindi dando avvio alla realizzazione delle predette campionature di pulizia individuando parallelamente le eventuali ulteriori indagini anche di tipo chimico-fisico, strettamente indispensabili alla miglior esecuzione del generale intervento di restauro, nonché l’individuazione delle parti più delicate che hanno bisogno di essere messe in sicurezza con specifiche opere di protezione, riadesione, prima sigillatura e primo consolidamento.