Nell’ambito della mostra “Ostinato e Contrario (in viaggio a sud e a est) DOMANI 26 gennaio alle 18, Bosnia in scena all’Arco Amoroso.
Memorie dalla guerra nella ex Jugoslavia e uno sguardo ai Balcani
Prima metà degli anni ’90, al di là dell’Adriatico, qualche centinaio di chilometri di distanza dalle Marche. E’ allora e lì che si consuma una delle più grandi tragedie del ventesimo secolo, la guerra nella ex Jugoslavia. Testimonianze dirette di chi ha vissuto quel conflitto nel cuore dell’Europa, ma anche una riflessione sui Balcani di oggi, saranno al centro del secondo incontro in programma nell’ambito di “Ostinato e Contrario (in viaggio a sud e a est)”, la mostra fotografica del giornalista Piefrancesco Curzi, patrocinata dal Comune e inaugurata giovedì scorso, che sta riscuotendo un grande successo di pubblico. Dopo la partecipatissima serata dedicata ad Emergency andata in scena venerdì scorso, domani 26 gennaio alle 18,00 all’Atelier dell’Arco Amoroso in piazza del Papa, sarà la volta di “Bosnia, conflitti e sapori”.
Durante l’incontro sarà presentato il libro “In Bosnia” di Curzi (Infinito Edizioni) dedicato al conflitto nei Balcani degli anni ’90. Ma sarà soprattutto l’occasione per ascoltare i racconti di quella tragedia direttamente dalla voce di chi l’ha vissuta in prima persona. Tra gli altri, una ragazza bosniaca, oggi residente ad Ancona, che ricorderà i suoi giorni di bambina durante l’assedio nella sacca di Bihac. Ma ci sarà spazio anche per uno sguardo carico di speranza sulla Bosnia di oggi, ancora più vicina a noi per la comune appartenenza alla Macroregione adriatico ionica, alla bellezza di quella terra e del suo popolo, alla sua ricchissima cultura. E così non mancherà una sorpresa culinaria al sapor balcanico.
La mostra è aperta tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e nelle domeniche (l’ultima è il 31 gennaio) anche di mattina dalle 10,30 alle 13.