Le parole della filosofia – XXII edizione
Giunge alla XXII edizione la rassegna denominata “le parole della filosofia” che ideata nel 1996 e coordinata da Giancarlo Galeazzi rappresenta una delle più antiche manifestazioni filosofiche in Italia, una iniziativa che il Comune di Ancona ha sempre sostenuto, riconoscendole una valenza, oltre che filosofica, anche civile e educativa.
Nell’arco di questi 22 anni di presenza culturale, la rassegna ha sostanzialmente conservato la sua struttura originaria: gli
“Incontri con i filosofi” al Teatro Sperimentale e la “Scuola di filosofia” in diverse sedi (prima nella Sala Audiovisivi, poi nell’Aula del Rettorato e infine in un’aula della Facoltà di Economia).
Gli Incontri serali hanno permesso al numeroso pubblico di confrontarsi con tanti filosofi, selezionati secondo un criterio
pluralistico dal punto di vista del genere e delle generazioni, della provenienza e della competenza; così il pubblico dello “Sperimentale” ha potuto fare esperienza di un approccio non accademico con diversi pensatori accademici.
Invece gli incontri pomeridiani hanno avuto un unico relatore, il prof. Galeazzi, con lezioni improntate a una seria divulgazione.
A questi incontri si è aggiunta la sperimentazione della “filosofia in movimento” a cura della danzatrice Simona Lisi.
In tutti i casi l’apprezzamento del pubblico è stato esplicito, e ha dato luogo a una piccola tradizione culturale, tanto più significativa in quanto ad Ancona non c’è una Facoltà filosofica.
Tale impostazione è rimasta immutata, ma si è nel tempo dilatata configurandosi come “Festival del Pensiero Plurale”, di cui “Le parole della filosofia” rimane l’iniziativa più significativa, con la quale s’interviene in modo originale in “questioni disputate”.
Così, nel 70° dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana, la rassegna è dedicata ad alcune “parole-chiave” della Carta costituzionale: tra le tante che potevano essere scelte, ne sono state privilegiate quattro negli Incontri allo Sperimentale e tre alla Scuola di Filosofia, per cui si rifletterà sulla Democrazia con Antonio Pieretti, sullo Straniero con Roberto Mancini, sulla Partecipazione con Piergiorgio Grassi e sulla Parità con Paolo Ercolani; e, in parallelo, si rifletterà con Giancarlo Galeazzi sulla Dignità, sul Lavoro e sulla Cultura.
Com’è facile constatare, si tratta di temi su cui è in corso un dibattito e su cui opportunamente si può riflettere in ottica filosofica.
Quest’anno, il Festival del Pensiero Plurale ha voluto mettere a tema alcune parole della Costituzione italiana, varata giusto 70 anni or sono.
Così negli Incontri con i filosofi e nella Scuola di filosofia si parlerà della Costituzione repubblicana riguardata specificamente dal punto di vista filosofico.
Le parole Democrazia, Straniero, Partecipazione e Parità saranno trattate al Teatro Sperimentale, e le parole Dignità, Lavoro e Cultura, alla Facoltà di Economia.
Con ciò si vogliono evidenziare alcuni aspetti considerati nevralgici della Carta costituzionale con l’intento di misurarsi con la Costituzione repubblicana non meno che di commisurarla al nostro tempo.
In tal modo la XXII edizione de “Le parole della filosofia” rinnova il suo impegno volto a fare dell’esercizio filosofico una pratica civile.
Più precisamente, agli incontri serali si richiamerà l’attenzione su due categorie generali – quelle di democrazia e di partecipazione – che oggi si sono arricchite di nuovi significati, e su due categorie più specifiche – quelle di ospitalità e parità – che oggi appaiono di particolare attualità; si tratta dunque di parole che sono al centro del dibattito culturale, e che il Festival del Pensiero Plurale vuole mostrare nella loro ricchezza concettuale e valoriale attraverso la mediazione di noti filosofi, che propongono una democrazia in cui non solo i cittadini sono contati, ma veramente contano, una apertura che non è solo solidarietà, ma anche inclusione, una partecipazione per cui ai cittadini non si dà solo la parola, ma prima ancora si danno le parole, una parità (soprattutto di genere) che non è solo formale
ma tale da costituire un ethos condiviso.
Agli incontri pomeridiani, si prenderanno in considerazione altri tre aspetti che sono tra loro collegati, nel senso che rappresentano l’orientamento, il fondamento e il coronamento di una società che ha cuore la dignità come prerogativa individuale e sociale, il lavoro come diritto, dovere e desiderio, e la cultura come coltivazione dell’umano.
Dunque, un contributo all’esercizio di una cittadinanza attiva, che nella Costituzione trova la sua bussola.
In allegato il programma