INFANZIA: SAVE THE CHILDREN INAUGURA OGGI UN NUOVO PUNTO LUCE AD ANCONA.

IL CENTRO, CHE OFFRE OPPORTUNITÀ EDUCATIVE A BAMBINI E RAGAZZI DAI 6 AI 16 ANNI, È IL 22SIMO A ESSERE ATTIVATO IN ITALIA

NELLE MARCHE, DOVE OLTRE IL 25% DEI MINORI VIVE IN CONDIZIONI DI POVERTÀ RELATIVA, QUASI 2 RAGAZZI SU 3 NON PARTECIPANO AD ATTIVITÀ CULTURALI E RICREATIVE. Presso lo spazio, realizzato in collaborazione con il Comune e gestito da Save the Children insieme alla cooperativa sociale La Gemma, i bambini potranno usufruire del sostegno allo studio, di occasioni culturali e sportive e di laboratori.

 

È stato inaugurato stamane dal sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli e da Rafaela Milano, responsabile dei programmi Italia-Europa di Save the Children il Punto Luce di Ancona, centro ad alta densità educativa aperto a bambini e genitori realizzato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro, in collaborazione con il Comune. È il ventiduesimo[1] dei poli educativi attivati in Italia nell’ambito della campagna Illuminiamo il futuro, lanciata nel 2014 per contrastare la povertà educativa ed è gestito in parternariato con la cooperativa sociale La Gemma

 

Il numero dei ragazzi che, nelle Marche, non partecipano ad attività culturali e ricreative[2] è pari al 58%, in linea con la media nazionale, attestata al 60%. Nel 2016 più di

 

 

2 bambini e ragazzi marchigiani su 3 – tra i 6 e i 17 anni di età – non sono mai andati al teatro o a visitare monumenti o siti archeologici; 3 su 4 a un concerto; la metà non ha visitato mostre o musei; 1 su 3 non ha fatto sport con assiduità; 1 su 2 non ha letto nemmeno un libro; il 22% non ha utilizzato internet. Nell’insieme, il 57% dei minori nella fascia d’età indicata non ha svolto 4 o più delle attività sopra menzionate. A essere colpiti dalla povertà educativa sono soprattutto quei bambini le cui famiglie affrontano condizioni socio-economiche svantaggiate; nelle Marche 1 minore su 4 – circa 78.000 bambini e adolescenti – vive in condizioni di povertà relativa, una percentuale tra le più elevate in Italia che nell’insieme segna una media del 20,2%. La povertà educativa, inoltre, inizia già a scuola, quando è negata ai bambini la possibilità di usufruire di opportunità importanti per la loro crescita: più della metà degli alunni marchigiani (58%) non usufruisce della mensa scolastica (il 48% in Italia), solo il 17% dei bambini può andare al nido (13% la media nazionale), circa 3 classi su 4 nella scuola primaria non offrono il tempo pieno. Sotto il profilo della dispersione scolastica, però, le Marche rappresentano una regione virtuosa, con un tasso dell’11% di abbandono pari a quello UE e inferiore di 3 punti rispetto alla media nazionale (14%).

“Con il Punto Luce di Ancona, il primo della regione, arricchiamo ulteriormente la rete di luoghi dedicati all’apprendimento e allo sviluppo dei talenti dei bambini: l’obiettivo di questi centri è offrire loro la possibilità di scoprire e approfondire le proprie passioni e potenzialità, a prescindere dal luogo in cui sono nati e dalle condizioni finanziarie della loro famiglia” afferma Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children.

“Qui potranno essere accompagnati nello studio, frequentare laboratori artistici, di invito alla lettura, sulle nuove tecnologie. Avranno accesso a opportunità che ad alcuni sarebbero, altrimenti, precluse. Cerchiamo di dar loro gli strumenti per perseguire i propri sogni e costruirsi un futuro”.

 

 

 

“La scelta di Save The Chilldren di collocare un Punto Luce nella nostra città – sottolineano il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e l’assessore alle Politiche sociali Emma Capogrossi, presenti all’inaugurazione del polo educativo – premia una strategia più ampia, quella che portiamo avanti giorno dopo giorno, con le nostre strutture comunali e la rete di associazioni: il nostro obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno, di avere cura delle fragilità, di sostenere i bambini e le famiglie che ne hanno bisogno. Il Punto Luce nasce in piazza Palatucci, nel cuore del centro storico. Grazie a questa presenza vogliamo anche ridare vivacità, luce appunto, a una piccola piazza, dimostrando che prendersi cura dei singoli diventa benessere per l’intera comunità”.

I Punti Luce sono centri ad alta densità educativa che sorgono in quartieri spesso privi di servizi, nei quali i ragazzi posso usufruire di spazi appositi dove studiare, giocare, frequentare laboratori e corsi in modo gratuito. Finora hanno accolto quasi 10.000 minori.

 

Per ulteriori informazioni:
Tel 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it

 

[1]

[1] Roma (2 Punti Luce a Torre Maura e Ponte di Nona), Bari, Brindisi, Catania, Genova, L’Aquila, Gioiosa Ionica, Milano (2 Punti Luce), Napoli (3 Punti Luce), Palermo (2 Punti Luce), Potenza, San Luca, Sassari, Scalea, Torino e Venezia.

[2]

[2] Si intendono i ragazzi tra i 6 e i 17 anni che non hanno svolto 4 o più attività tra le 7 considerate nell’anno precedente: sport in modo continuativo, internet ogni giorno, teatro, concerti, musei, siti archeologici, lettura di un libro)