Il Comune di Ancona premiato a Palermo all’interno dell’XIV Meeting Nazionale della Rete Città Sane OMS per il progetto “La nuova me – Pink Day nella Pink Room”.
Ai lavori ha partecipato l’assessore Emma Capogrossi
E’ un progetto presentato dal Comune di Ancona ad ottenere il Premio nella sezione “Menzione speciale” per “Innovazione e originalità del progetto” da parte della Rete Città Sane OMS , riunita a Palermo fino a ieri per il XIV Meeting Nazionale.
Il riconoscimento è stato consegnato dalla presidente della Rete, Simona Arletti, all’assessore alle Politiche sociali e Sanità Emma Capogrossi del Comune di Ancona (da tempo impegnato nella rete di cui è vice presidente) per il progetto operativo già da marzo “La nuova me – Pink Day nella Pink Room”di cui sono promotori la Clinica di Oncologia Medica dell’ Azienda Ospedaliera-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona – Universitá Politecnica delle Marche (diretta dalla prof. Rossana Berardi) e dalla Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Onlus.
E’ stata infatti riconosciuta la valenza di un progetto solidale quanto innovativo (presentato alla città in occasione della ricorrenza dell’ 8 marzo) dedicato alle donne con diagnosi di tumori femminili, volto al recupero psico-fisico durante il percorso di cura per aiutarle ad affrontare le modifiche corporee alle quali vanno incontro durante il trattamento. Le donne che parteciperanno sono accolte con cadenza mensile in una giornata loro dedicata (“pink day)” in una “pink room”da professionisti pronti a prendersi cura di loro favorendo l’accettazione delle inevitabili conseguenze dei trattamenti. Durante la giornata è costantemente presente personale sanitario (medici e infermieri) della Clinica di Oncologia Medica per il supporto necessario, con il coinvolgimento di assistenti sociali e psicologi.
Vincitore assoluto dell’Oscar della Salute 2016 di Rete Città sane è il Comune di Torino con il progetto “ETD – Enjoy The Difference”, che costituisce “un approccio innovativo rispetto ai giovani – disabili e non – in quanto è volto a promuovere un modello vicinanza non centrato sull’assistenza, ma sulla solidarietà tra pari.”