Giacomo Vaciago alle Giornate dell’anima L’ECONOMIA NON BASTA: UN’ANIMA PER L’EUROPA
Appuntamento conclusivo della quarta edizione de ”Le giornate dell’anima” quello che si terrà venerdì 27 maggio con inizio alle ore 18 nell’Aula A della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche che collabora all’iniziativa insieme al Comune di Ancona, alla Regione Marche e ad altre istituzioni culturali ed ecclesiali. Protagonista dell’incontro sarà un noto economista, Giacomo Vaciago, che, dopo aver insegnato Economia politica all’Università di Ancona, è stato ordinario di Politica economica poi di Economia monetaria all’Università Cattolica di Milano, dove ha anche diretto l’Istituto di economia e finanza. Docente anche a Oxford e a Washington, Vaciago ha ricoperto incarichi amministrativi (è stato sindaco di Piacenza, sua città natale) ed è stato consigliere economico a livello governativo. Oltre al trattato Teoria e pratica monetaria (Il Mulino 1987), è anche coautore dei volumi : Efficienza e stabilità dei mercati finanziari (Il Mulino 1995) e New Economy (Il Mulino 2001) , nonché del libro per ragazzi: L’economia è una bella storia (Feltrinelli 2013). In particolare sono qui da segnalare l’intervista a cura di Ilvo Ferrario: Per tornare a cresce. Intervista sul futuro dell’Italia (Il Sole 24 ore, 2005) e il volume: Un anima per l’Europa (Il Mulino 2014). Proprio la riflessione svolta in questo ultimo libro sarà sviluppata nell’incontro di Ancona, che sarà introdotto da Giancarlo Galeazzi, coordinatore di questo Festival di cultura e spiritualità, e concluso dal cardinale Edoardo Menichelli, il quale ha ideato queste Giornate dell’anima nella convinzione che con l’anima è in gioco la differenza umana e l’umanesimo che la valorizza., e che oggi appare attraversato da una profonda crisi dal punto di vista etico e tecnico. Pure l’umanesimo europeo sembra essere entrato in crisi a causa di una Unione Europea che Vaciago definisce “unione molto incompleta”: incompleta sul piano economico, monetario e bancario, ma soprattutto sul piano etico, nel senso che è mancata all’Europa “la volontà di realizzare un destino comune”, mentre ogni vera unione presuppone “il desiderio di realizzare un bene che ci accomuna, cioè quanto si fa “per” gli altri e non solo “con” gli altri”. E’ evidente, allora, che l’Unione europea, che si è tanto estesa a livello di stati membri, non altrettanto ha alimentato la sua anima, in modo che fosse all’altezza della nuova situazione: “di qui-afferma Vaciago- l’importanza della solidarietà e della cooperazione, valori senza i quali il sogno europeo di venticinque anni fa rischia di svanire”.
L’ingresso è libero. Info: 071.55733 – 071.883784