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BROS – STAGIONE TEATRALE MARCHE TEATRO 2021-2022
22 Aprile 2022 - 23 Aprile 2022
Dal 22 al 23 Aprile al Teatro delle Muse, in esclusiva regionale
BROS
Inizio spettacoli ore 20.45
Concezione e regia Romeo Castellucci
Musica Scott Gibbons
Dramaturgia Piersandra Di Matteo
Motti Claudia Castellucci tradotti in latino da Stefano Bartolini
Con Valer Dellakeza, gli agenti Luca Nava, Sergio Scarlatella e con un gruppo di uomini dalla strada
Assistente alla regia Filippo Ferraresi
Secondo assistente alla regia Silvano Voltolina
Dialogo drammaturgico Piersandra Di Matteo
Direzione tecnica Eugenio Resta
Tecnico di palco Andrei Benchea
Tecnico luci Andrea Sanson
Tecnico del suono Claudio Tortorici
Responsabile costumi Chiara Venturini
Sculture di scena e automazioni Plastikart Studio
Realizzazione costumi Grazia Bagnaresi
Direttrice di produzione Benedetta Briglia
Addetta alla produzione Giulia Colla
Promozione e distribuzione Gilda Biasini
Equipe tecnica in sede Carmen Castellucci, Francesca Di Serio e Gionni Gardini
Amministrazione Michela Medri, Elisa Bruno e Simona Barducci
Consulenza economica Massimiliano Coli
TRAMA
Il nodo tra attore e spettatore si stringe sino a soffocare ogni distinzione.
La recita coincide con la vita che accade realmente.
La parte non è più da preparare, ma da verificare.
Nessuna improvvisazione, ma il baratro di un presente assoluto.
Lo spettacolo contempla la partecipazione di un folto gruppo di uomini anonimi.
Questi uomini – chiamati dalla strada – sono i protagonisti assoluti.
Ciascuno di loro, per poter partecipare allo spettacolo, deve firmare un protocollo a cui promette di attenersi fedelmente.
Anche dopo la firma del protocollo, gli “attori” rimarranno all’oscuro dello spettacolo.
A pochi minuti dall’inizio, a ciascuno di loro viene consegnata una divisa da poliziotto e un auricolare senza fili.
All’apertura del sipario, devono scrupolosamente eseguire gli ordini impartiti loro per via auricolare.
I comandi sono ricevuti individualmente.
Il costume degli “attori” è quello delle uniformi della polizia, a indicare simbolicamente la comune forza che governa tutto e tutti e, allo stesso tempo, a stagliare l’irriducibile risposta individuale che si dà alla sorte, quando questa si presenti in termini obbliganti.
In gioco c’è l’acquisizione immediata di una parte “da recitare”: azioni da compiere anche quando non sono comprensibili le intenzioni.
Le potenzialità comiche – che inevitabilmente qui si scatenano – curvano alfine verso una dimensione oscura e perturbante.
Nella pièce la schematica determinazione dei comandi costringe a un serrato confronto con l’indeterminatezza del tempo di esecuzione che, scorrendo, reca con sé il caso e l’inesperienza, il tremore e la lotta per la fermezza.
La comicità e la violenza, l’una il sembiante dell’altra.
Romeo Castellucci è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera.
Il suo lavoro è presentato nei più prestigiosi teatri internazionali.
Insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese è membro dell’Accadémie Royale de Belgique e ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti internazionali, il Leone d’oro alla Biennale di Venezia e due Golden Mask per la lirica.
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