DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI ANCONA, VALERIA MANCINELLI, SUL PRIMO CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA
PER ONORARE LA MEMORIA DEI CONCITTADINI MORTI NEL CONFLITTO
“L’Amministrazione ricorda quest’anno, come tutti i novantanove precedenti, i concittadini caduti in guerra. Ne rimpiange la gioventù e il coraggio, e l’assurda fine. La guerra -ogni guerra- è un epilogo per molte vite e solo la memoria ci può salvare e dare un po’ di sollievo. Ed è per questo che abbiamo messo a punto, a partire proprio dal 24 maggio e fino alla ricorrenza del prossimo anno, un programma di eventi senza precedenti nel territorio. Per tramandare il più possibile questa memoria, con il prezioso sostegno di tante associazioni e con la speranza che il messaggio arrivi alle giovani generazioni.
La Prima Guerra Mondiale, scoppiata cento anni fa, ha rappresentato una frattura nella vita di questa come di tutte le popolazioni: da quel giorno, niente è stato come prima. La crudeltà del conflitto, la sua crudezza, hanno segnato profondamente la nostra società, la nostra cultura, lasciando all’Occidente un grande senso di sfiducia.
La guerra ha fatto questo, strappando milioni di giovani dalle loro case, dalle scuole, dal lavoro, dalla loro vita quotidiana, confinandoli in un mondo di crudeltà. Tutti questi giovani sono eroi di guerra, perché hanno subìto questo sradicamento. Ancona è stata ferita duramente dalla Grande Guerra ed è nostro dovere ricordare sempre i concittadini caduti, perché la fiducia nell’uomo va conquistata nuovamente giorno dopo giorno, grazie al ricordo delle persone, dei loro visi, dei loro gesti e delle loro azioni. Così da non dimenticare mai che nessun conflitto, anche se sostenuto da una ideologia condivisibile, ha ragione d’essere. “