Comunità educative, 121 i minori assistiti dal Comune
Sono 121 i minori seguiti dal Comune di Ancona nelle comunità educative per un costo di oltre 3 milioni di euro. Un impegno forte a cui si affiancano gli affidi familiari e l’assistenza attraverso i centri diurni.
Proprio sulle comunità educative si sono accesi i riflettori in questi giorni. Su iniziativa del Garante regionale per i diritti alla persona, Andrea Nobili, hanno preso avvio lunedì 18 novembre le visite alle comunità educative per minori del territorio anconetano alle quali il Garante ha invitato anche i Capigruppo del Consiglio Comunale di Ancona.
Queste visite sono finalizzate a favorire una conoscenza diretta della realtà di accoglienza di bambini e ragazzi momentaneamente collocati fuori dalle famiglie di origine.
“Con piacere ho accolto la disponibilità dei consiglieri comunali a conoscere la realta’ delle comunita’ che accolgono minori collocati fuori famiglia – afferma il Garante Andrea Nobili -. Si tratta di bambini e bambine, ragazze e ragazzi, in condizione di particolare vulnerabilita’, che meritano grande attenzione, affinche’ possano essere adottate le misure piu’ adeguate a tutela dei loro diritti, ed in particolare del loro diritto ad avere un futuro quanto piu’ possibile sereno. Cosi’ come previsto dalla Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo, di cui il 20 novembre celebriamo i trent’anni della sottoscrizione”.
La comunità educativa è una struttura educativa residenziale a carattere comunitario, caratterizzata dalla convivenza di un gruppo di minori con un’équipe di operatori che svolgono la funzione educativa come attività di lavoro. I minori accolti hanno una età dai 0 ai 17 anni; la comunità ha caratteristiche organizzative di particolare interesse: presenza di una equipe di operatori che vivono insieme ai minori nella struttura di accoglienza e i principali servizi erogati sono: integrare o sostituire le funzioni familiari temporaneamente compromesse.
La spesa per i minori che sono stati accolti in comunità educativa, sostenuta dal Comune di Ancona, come anche riferito in Consiglio Comunale nei mesi scorsi, è stata nell’anno 2018 di 3.112.037,92 euro.
La spesa per i minori fuori della famiglia è sostenuta, oltre che dal bilancio Comunale anche con interventi della Regione Marche ai sensi della L.R. 7/94 e dai finanziamenti da parte della Prefettura (fondi del Ministero dell’interno per l’accoglienza dei Minori Stranieri Non accompagnati). Inoltre il Comune di Ancona è titolare di un Progetto Siproimi (ex Sprar) per i minori stranieri non accompagnati la cui spesa è a carico del Ministero dell’Interno per il 95%.
Attualmente il Comune di Ancona segue 121 minori (compresi i minori non accompagnati) che sono ospitati in comunità educative . A questi si aggiungono 60 affidi familiari (dati al 31-12-2018).
Queste le visite alle comunità educative:
oggi, lunedì 18 novembre i rappresentanti della Civica Assise si sono recati alla comunità Ceis di Ancona; avranno modo di acquisire informazioni sulla comunità e sulle strutture per minori, avranno un incontro con bambini e ragazzi ospiti. Mercoledì 27 novembre sarà la volta prima della comunità Vivere Verde del Pinocchio e successivamente alle 11:30 la visita alla comunità Oikos.
“Questa iniziativa – ha spiegato la presidente del Consiglio Comunale di Ancona Susanna Dini – fa seguito alle altre che abbiamo già messo in campo e in collaborazione con il Garante regionale dei diritti della persona; sono appuntamenti che favoriscono la conoscenza delle situazioni reali del territorio e dell’attività delle strutture operative in quest’ambito”.