Volontari del V.A.B. Marche, una risorsa preziosa per il territorio
Arrivano in punta di piedi, almeno un’ora prima dell’evento, e scrupolosamente controllano l’area interessata centimetro per centimetro, dal quadro elettrico agli allacci, ai materiali, a tutto ciò che può trasformare una occasione di festa in un momento drammatico. Sono i volontari dei V.A.B. Marche- sigla che sta per “Vigilanza Antincendio Boschivo”- eredi dell’associazione Vigili del Fuoco volontari, sempre presenti in questa lunga, calda estate nei principali eventi organizzati dall’Amministrazione comunale nelle piazze e nei punti di ritrovo del capoluogo, dal piazza Roma e piazza del Papa, alla Mole (teatro di numerosi spettacoli), al Passetto, dove a metà luglio è stato inaugurato il nuovo ascensore panoramico, e in altri punti di ritrovo.
Riconoscibili con la rossa divisa da lavoro e la scritta V.A.B. che campeggia, sono pronti ad entrare in azione con indosso il NOMEX; la tuta antincendio con casco e guanti, del tutto simile a quella dei Vigili del Fuoco professionisti, che permette di affrontare le emergenze. Operativi da sempre nel Parco del Conero – dove svolgono opera di vigilanza e monitoraggio per tutto l’anno nei fine settimana e nei festivi, e giornalmente nel periodo estivo- sono impegnati nel territorio comunale di Ancona in virtù di un convenzione della durata biennale per un totale di 500 ore di servizio, oltre metà delle quali già lavorate.
La loro preziosa presenza è richiesta non solo all’aperto ma anche in teatri, palasport e campi sportivi fino a una determinata capienza di pubblico, come stabilita per legge per l’abilitazione di rischio elevato, che hanno conseguito. Sarà per l’effetto del terremoto che ha colpito la nostra regione, la V.A.B.- fortemente radicata sul territorio- ha registrato negli ultimi mesi una impennata di adesioni da parte soprattutto di giovani, come le studentesse Giulia Micheletti e Francesca Mazzanti (foto), interessati a mettersi al servizio della comunità in questi mesi particolarmente duri. Ciascun aderente -come ci fanno presente i veterani Andrea Vigliani e Franco Rosi- è
tenuto a seguire un corso base sulla sicurezza – il cosiddetto 81/08- che lo abilita ad iscriversi all’albo dei volontari della Protezione civile (Voloweb). Ma questo è solo l’inizio per tanti- come per Mirco Piersanti (foto), avvocato anconetano e con un passato di consigliere comunale che -varcata la soglia dei 50 anni- ha sentito forte la spinta di dedicarsi al volontariato in maniera attiva e, nel giro di pochi mesi, ha partecipato a una serie di corsi di formazione che lo qualificano a svolgere mansioni di responsabilità all’interno della V.A.B., da caposquadra negli interventi a responsabile del magazzino. Nella sede dell’associazione, ubicata in via Esino nell’area della ex centrale del Latte, ogni elemento delle molteplici attrezzature legate all’ antincendio, i super- tecnologici mezzi fuoristrada – sono 5 e predisposti per ogni possibile ambiente e contesto- ogni capo dell’abbigliamento di servizio e via di seguito è regolarmente organizzato, conservato, regimentato, fino ai registri e ai diari giornalieri dove vengono annotati turni, presenze, itinerari effettuati L’assegnazione degli incarichi -ogni servizio si svolge per moduli (1 modulo equivale a 1 mezzo e 2 persone)- avviene su base settimanale e le comunicazioni viaggiano online, come online sono i contatti che avvengono all’interno della rete della Protezione civile regionale, attraverso la sala operativa, di cui naturalmente V.A.B. , con la sua professionalità, fa parte.
Perchè i nostri volontari sono chiamati a intervenire, insieme ad un’altra decina di associazioni, non solo in caso di incendio ma di tutte le altre emergenze, come terremoti, inondazioni, alluvioni, emergenza neve. “ Nelle emergenze facciamo il cosiddetto lavoro sporco- riferisce il presidente Augusto Schiavoni (foto)- al fianco o al posto di chi lo fa per professione: montiamo e smontiamo tende, distribuiamo pasti, qualsiasi cosa serva. Ma cerchiamo di formarci nel modo più efficace possibile, siamo una settantina di volontari di diverse età e provenienza e tra noi 25 sono idonei per l’alto rischio e altri saranno abilitati a breve. “Dove tutti scappano, noi andiamo”, è il nostro motto”.
Non solo emergenze, non solo servizio antincendio boschivo- l’attività principale- non solo servizio di vigilanza nelle città “convenzionate” (servizi, questi ultimi che consentono di acquisire i fondi per mantenere il parco auto e sostenere le altre spese) “anche la prevenzione- spiega Mirco Piersanti- è uno dei nostri obiettivi prioritari. La pratichiamo nei luoghi dove siamo operativi, supportando coloro che non sempre sono esperti, e anche con iniziative mirate. Ad esempio a metà ottobre, in piazza Roma, saremo responsabili di “iononrischio.it”, la campagna rivolta a tutta la cittadinanza per sensibilizzarla sui corretti comportamenti in funzione di possibili terremoti e maremoti. Per scongiurare gli incendi è necessario evitare la combinazione di tre elementi che scatenano le fiamme: combustibile-carburante-innesco, il cosiddetto triangolo del fuoco, così come per spegnerlo va assolutamente interrotta questa combinazione. Non è così scontato come sembra ed è questa cultura che ci sentiamo il dovere di trasmettere”.