Weekend alla Polveriera

Una “tre giorni” intensa alla Polveriera. Si comincia venerdì alle 17,30 con un “fuori programma” dedicato alla seconda guerra mondiale e alla resistenza: Il caso Tiraboschi. Politica e guerra di liberazione nella Resistenza marchigiana di Roberto Lucioli e Simone Massacesi (affinità elettive). Introduce Barbara Montesi. Intervengono Dianella Gagliani, dell’Università di Bologna, e Massimo Papini, presidente dell’istituto storia Marche.
La ricerca getta nuova luce sulla destituzione del comandante partigiano che segnò una grave frattura nella Resistenza marchigiana.
La destituzione di Vittorio Amato Tiraboschi (“Primo”) dal Comando provinciale di Ancona, disposta il 7 giugno del 1944 dal comandante della Divisione Marche Alessandro Vaia, fu il culmine dello scontro per l’egemonia tra le due principali anime del movimento di liberazione regionale, quella azionista e quella comunista.

Due eventi da non perdere domani e domenica alla Polveriera. Domani, alle 18, incontro con Costanza Costanzi su Artisti e guerra in trincea. La pittura italiana e la Grande guerra. Domenica alle 18 Canti e letture dalle trincee. Concerto dell’Orchestra fiati di Ancona e coro Francesco Tomassini.
Da segnalare anche la mostra itinerante La camicia nell’arte e nel linguaggio, i legami tra il manufatto artigianale e l’opera d’arte che prosegue fino all’8 dicembre prossimo con una tappa alla Polveriera. Valorizzata nella sua teca, infatti, ecco il lembo della camicia del Console tedesco strappato dagli anconetani inferociti subito dopo il bombardamenti di Ancona del 24 maggio 2015. La mostra si svolge presso Legatoria Librare, La Congrega, Museo Tattile Statale Omero, la Polveriera, Museo Diocesano, Biblioteca comunale, Museo della Città, Museo archeologico nazionale delle Marche, nei giorni e negli orari di ogni sede espositiva. Ciascuno di questi luoghi, propone appunto una camicia con la sua storia da raccontare, con il suo legame con un’opera d’arte di riferimento. Per agevolare i visitatori, domenica (22 novembre), dalle ore 15.30, da piazza del Plebiscito partiranno delle visite guidate con tappe nelle varie sedi della mostra. Si replicherà poi sabato 28 novembre prossimo. Per prenotazioni: 3398170383 – 3338288652.
Ecco invece il programma del fine settimana più nel dettaglio:

Sabato 21 novembre alle 18, Artisti e guerra in trincea, a cura di Costanza Costanzi, ex direttrice della Pinacoteca. Preceduti da un ventennio di sfolgorante ottimismo e di grandi inquietudini esistenziali e sociali, gli anni della Grande guerra assistono sul fronte artistico a straordinari cambiamenti di rotta: il più significativo è il movimento Futurista, prima vera avanguardia artistica che dal 1909 – anno di pubblicazione del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti – si propone di compiere un’azione di rinnovamento e svecchiamento della società come dell’arte. Tra i suoi protagonisti, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Antonio Sant’Elia, Ottone Rosai, Mario Sironi e altri, un’inquieta generazione di giovani che considera la guerra come la “sola igiene del mondo” e che aderisce alla campagna interventista con entusiasmo, partecipando anche al conflitto in prima persona. Ma l’orrore della inutile e spietata carneficina provoca in molti un’amara disillusione. E anche l’arte reagirà a questo clima cambiato, raccontando la guerra e le vicende del fronte con occhi diversi e diverse sensibilità

Domenica 22 novembre, alle 18 un concerto di canti e letture dalle trincee dell’Orchestra fiati di Ancona e del coro “Francesco Tomassini” diretto da Mirco Barani. Il soprano è Alessandra Capici. Presentazione di Antonio Luccarini e letture di Mauro Pierfederici.

Aperte sabato pomeriggio e domenica mattina e pomeriggio la mostra permanente “Ancona nella Grande guerra”, e la mostra temporanea su Manlio Marinelli, “Letterato e soldato caduto per la Patria”.