Bando periferie, ancora un passo avanti per Ancona
Ancora un passo avanti per il programma di intervento presentato per il Bando di riqualificazione delle periferie.
E’ stata approvata il 3 marzo scorso la delibera Cipe che stanzia 800 milioni a finanziamento delle opere mentre gli altri 800 milioni erano già nella disponibilità della Presidenza del Consiglio. Compatibilmente con i tempi di lavorazione, prima dell’estate si giungerà ad un decreto di stanziamento dei fondi necessari per finanziare tutti i 120 progetti presentati per il Bando per le periferie, compreso quello di Ancona. Quindi se le procedure non avranno rallentamenti, tutti i capoluoghi che hanno avanzato la richiesta potrebbero arrivare alla firma della convenzione entro fine dell’estate. Il prossimo passo ufficiale è la pubblicazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, previsto per fine maggio, che stanzia 1 miliardo e 600 milioni per la copertura di tutti i progetti.
Successivamente si passerà alla firma delle convenzioni: il crono programma prevede entro 60 giorni la presentazione dei progetti definitivi trascorsi i quali, nei 60 giorni successivi, dovranno essere presentati quelli esecutivi.
L’area di intervento scelta dal Comune di Ancona è costituita dalla periferia Palombella-Stazione-Archi, caratterizzata da una condizione di accentuata marginalità economica e sociale e da un diffuso degrado edilizio; a questo si aggiunge il fattore legato al rischio idrogeologico, in quanto si tratta di un segmento di città compresso tra la linea ferroviaria e i dislivelli orografici costituiti dalla frana di Posatora nella zona della Palombella e dal colle Astagno nell’area del quartiere degli Archi.
Il programma di riqualificazione comprende 6 interventi per i quali viene richiesto il finanziamento a valere sul bando, i quali costituiscono un insieme integrato per opere di carattere edilizio su immobili di proprietà pubblica e spazi aperti di uso pubblico in grado di garantire il miglioramento della qualità del decoro urbano e l’implementazione della sicurezza territoriale della periferia Palombella-Stazione-Archi.
Essi sono:
G1 NUOVO INGRESSO AL PARCO GRANDE FRANA DI ANCONA
Riqualificazione paesaggistico-ambientale del complesso industriale ex- Birra Dreher
G2 AUTOSTAZIONE TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Completamento dell’edificio ex Fornace Verrocchio
G3 QUARTIERE ex-IACP VIA MARCHETTI
Manutenzione straordinaria di spazi pertinenziali ed edifici
G4 PIAZZA DEL CROCIFISSO – QUARTIERE ARCHI
Miglioramento della qualità e del decoro urbano della periferia storica
G5 VIALE DI ACCESSO ALLA PERIFERIA STORICA – QUARTIERE ARCHI
Miglioramento della qualità e del decoro urbano della periferia storica
G6 SOCIAL LAB_ “ArchiCittà” + EDILIZIA SOCIALE
Ristrutturazione e nuova edificazione delle infrastrutture destinate a servizi sociali, culturali, educativi
Il programma vede l’adesione di un ampio partenariato, basato sulla sottoscrizione di 4 Protocolli di Intesa in cui figurano da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, RFI Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani s.r.l., AUTORITÀ PORTUALE di Ancona, REGIONE MARCHE, CONFCOMMERCIO Imprese per l’Italia Marche Centrali, ERAP della Provincia di ANCONA, INU Istituto Nazionale di Urbanistica.
L’investimento totale previsto per il complesso degli interventi è pari a circa 16 milioni di euro, il 25 %, pari a circa 4 milioni è messo a disposizione da finanziamenti pubblici e privati, la richiesta di finanziamento a valere sul bando è di poco più di 12 milioni di euro.
In questo modo sarà possibile riqualificare inoltre l’ex area Birra Dreher e la nota stazione del Verrocchio dandole l’originaria destinazione di parcheggio scambiatore per gli autobus. A ciò si aggiungerà la riqualificazione della piazza del Crocefisso con tutto il percorso degli Archi di via Marconi. Tutto ciò consentirà di completare opere che aspettano da molti anni di essere terminate e di dare un’immagine della città consona al ruolo che ancora deve svolgere. Questo naturalmente, andrebbe a completare il piano per le città che ha già consentito di poter avere risorse per la definitiva ristrutturazione della Mole Vanvitelliana e l’ITI Waterfront.