Prosegue alla Mole, la mostra di Mangiaterra “Abitare la storia nella Misericordia”

Nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia, accanto alle iniziative propriamente religiose, le Marche hanno deciso di promuovere iniziative culturali che si aprono al tema della misericordia come categoria esistenziale e relazionale. In questo contesto un posto di primo piano va riconosciuto all’arte, linguaggio espressivo capace di veicolare messaggi universali.
E proprio con volontà di partecipazione attiva ai temi del Giubileo si è misurato Bruno Mangiaterra la cui raccolta di opere- circa una quarantina realizzate dal 1992 al 2016- sarà visibile nella Mostra ‘ABITARE LA STORIA NELLA MISERICORDIA’ – L’immagine discende dal nostro esilio in programma alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 1° settembre al 30 ottobre prossimo. Un progetto interattivo di pittura, poesia e filosofia che interpreta la connessione tra misericordia, arte e vita. Non è un caso, infatti che i curatori della mostra siano poeti, filosofi e critici : Francesco Scarabicchi, Giancarlo Galeazzi e Mariano Apa che hanno realizzato un incrocio di metodologie e di analisi cercando di esaltare l’ unicità dell’artista di Loreto. Curatori anche del catalogo che ospita interventi poetici oltre che dello stesso Francesco Scarabicchi, di Gianni D’Elia, Umberto Piersanti, Eugenio De Signoribus, e una rassegna fotografica di Giorgio Cutini.
“Questo progetto espositivo – ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo- Cultura, Moreno Pieroni nella conferenza stampa di presentazione oggi alla Mole – non è un assolo, ma un “concerto” di contributi che si concretizza in quel titolo già di per sé cosi evocativo fin dalla prima parola: “Abitare…” La Regione Marche – ha proseguito – anche con questa iniziativa culturale legata al tema del Giubileo 2016 conferma la scelta di collegare il tema centrale della bellezza e della profondità dell’arte come strumento alla conoscenza e promozione del territorio ma anche alla ricerca spirituale. Siamo sempre più convinti che il contenitore Mole debba essere valorizzato come polo espositivo di livello regionale. In tal senso la collaborazione con l’assessore Marasca in questo primo anno è stata ottima e finalizzata ad un dialogo sempre più stretto e costruttivo tra Regione e capoluogo.”
“ Questa Mostra di Bruno Mangiaterra – ha detto l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Marasca- apre benissimo un percorso all’interno della cultura del ‘900 e contemporanea al quale la Mole offrirà in futuro i suoi spazi per raccogliere e rendere fruibile il patrimonio artistico marchigiano del ‘900, un po’ disperso negli ultimi anni ma che è stato invece fondamentale nel panorama nazionale. A fine ottobre, infatti, si proseguirà con una collettiva di scultura.“
L’allestimento curato dagli architetti Di Matteo e Tarsetti reinventa lo spazio affascinante della Mole Vanvitelliana, offrendo nuove prospettive di visione e fruizione del più importate contenitore espositivo e culturale del capoluogo e tra i più importanti della regione.
Il progetto, promosso dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole e realizzato con il contributo della Regione Marche – Assessorato Turismo-Cultura mette in luce quindi l’opera di uno dei protagonisti di quella generazione di artisti e che nelle Marche e in Italia ci introduce al panorama artistico degli anni Ottanta e Novanta. “ Non ho inventato nulla – ha detto l’artista – ma assorbito e ritrasmesso la lezione del ‘900, non solo figurativamente, ma attraverso la Poesia, la Filosofia e la Storia dell’Arte e attraverso le parole che diventano immagini e spunti di riflessione sulle domande che l’uomo si fa da sempre.”
Mangiaterra, infatti, si è cimentato nello svolgimento delle grandi immagini della Solitudine, della Solidarietà, della Migrazione, della Ritualità, della Morte e della Vita come affermazione di Libertà e come sconfitta della Violenza. E’ nel contesto del rapporto tra arte e cristianesimo per un verso e tra arte e misericordia per l’altro, che sarà interessante immergersi nell’esperienza pittorica di un artista come Bruno Mangiaterra, forse uno degli artisti che più hanno legato il loro nome all’immagine che prevede anche la parola. Il linguaggio dell’arte di Bruno Mangiaterra impone un impegno all’artista e a chi con lui partecipa di questo tema e in definitiva ad itinerario verso la rifondazione dell’Umanesimo come sfida per l’Europa e per ciascuno di noi.

Biografia di Bruno Mangiaterra – Nato a Loreto nel 1952 , è Docente al Liceo Artistico di Ancona e di Jesi. Studente nella Accademia di Belle Arti di Urbino, nel laboratorio degli anni Settanta, con Pozzati e Calzolari, D’Agostino, Toniato, Trini, Boatto; ha sempre svolto una attenta disanima concettuale della produzione artistica, coniugando all’impegno visivo le forti attenzioni connaturate al pensiero della filosofia e della poesia e letteratura. Da Ginesi a Marucci, da
Verzotti a Lambarelli e Perretta e Franza , numerosi storici e critici d’arte si sono confrontati con la sua ricerca artistica. Molte e importanti sono le mostre nazionali e nelle Marche, che fanno di Mangiaterra un punto di riferimento culturale nel dibattito artistico, da Ancona a Bologna e Milano, a Roma. Importante il sodalizio con i poeti: Piersanti, ad Urbino, De Signoribus, ad Ascoli Piceno, D’Elia, a Pesaro, Scarabicchi, ad Ancona e ad Ancona con Giorgio Cutini artista nella fotografia.

BRUNO MANGIATERRA
‘ABITARE LA STORIA NELLA MISERICORDIA’
L’immagine discende dal nostro esilio.
Opere dal 1992 AL 2016

MOLE VANVITELLIANA
ANCONA 1 SETTEMBRE – 30 OTTOBRE 2016

Realizzato con il, contributo di

REGIONE MARCHE – Assessorato alla Cultura
COMUNE DI ANCONA – Assessorato alla Cultura

Mostra e catalogo a cura di
FRANCESCO SCARABICCHI, GIANCARLO GALEAZZI, MARIANO APA

Direzione dell’allestimento della Mostra
Arch. Massimo Di Matteo e Arch. Mauro Tarsetti

Progetto video documento: Nuovi Linguaggi Andrea Anconetani
Progetto grafica e comunicazione: Paolo Turchi
Edizione Catalogo: Tecnostampa, Loreto