Margherita Buy conquista Ancona. L’artista in città per il suo film “Volare”

 

Ha conquistato il pubblico di Ancona, in un cinema Italia gremito con i suoi oltre 600 posti a sedere, come non si vedeva da anni, Margherita Buy, nelle Marche per presentare il suo primo film da regista, in collaborazione con Fondazione Marche Cultura . Dopo la tappa di Senigallia, il 6 marzo è stata la volta del capoluogo dove la pellicola- che si intitola “Volare” e sarà nelle sale nei prossimi giorni- è stata proiettata in serata.

Accompagnata sul palco da Alberto Piastrellini dei Cinercircoli Salesiani, la Buy ha raccontato la genesi del film, incentrato sulla paura di volare, una delle fobie che sorprendentemente condizionano la vita di un numero di persone più elevato di quanto si pensi, in un mondo dove la mobilità, lo spostarsi in lungo e in largo per lavoro e per svago viene dato per scontato. “Una paura – ha detto la neo regista- che è anche di vivere, di osare , di fidarsi e di essere liberi. Tirare fuori le paure, parlarne, avere un gruppo di persone con cui condividere emozioni ed esperienze è di grande aiuto”. Coautrice della sceneggiatura, Margherita Buy ha accarezzato questo sogno per anni, mossa dal desiderio di raccontare qualcosa di se stessa dopo avere sempre interpretato ruoli di donne disegnate da altri. Di sé e del mondo del cinema, con ironia e indulgenza insieme, della vita sul set, del dietro le quinte, delle schermaglie con agenti e attrici concorrenti (in tandem con Anna Bonaiuto e una inedita Elena Sofia Ricci). “C’è bisogno di leggerezza in questi tempi terribili- ha sussurrato dal palco- e spero che “Volare” lasci un sorriso alle persone. A dire la verità- ha scherzato- una signora mi si è avvicinata e mi ha detto che il film le era piaciuto, ma dopo averlo visto le era venuta la paura del volo”. Il contrario dalla paura – è in fondo il messaggio del film- non è il coraggio ma il desiderio. Vale per tutti, e soprattutto per le donne, che nel desiderio possono trovare la spinta per fare strada.

 

Il successo dell’iniziativa-  nella storica sala rivisitata con arredi vintage –   testimonia la voglia di cinema degli anconetani, il loro desiderio di tornare a incontrarsi nelle sale dopo anni di assenza, per i motivi che sappiamo.   Se grazie al coraggio di piccole sale indipendenti (quali Galleria, Azzurro e Italia)  il cinema nel capoluogo non è morto, l’entusiasmo per la  riapertura del Multisala Goldoni segna proprio questo ritorno alla grande del grande schermo con proposte diversificate sia per chi ama il cinema di evasione sia per chi va al cinema per conoscere, per interrogarsi, in definitiva per crescere.