Dotazione armi Polizia Locale e fronte comune anti writers con il Governo
Il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento per la dotazione delle armi da sparo della Polizia Locale di Ancona. Un provvedimento storico per la città di Ancona dato che era dal 1974 che le armi non erano più in dotazione, pur essendo previste dalla normativa italiana.
“Una delle tante piccole tappe di un percorso teso all’ammodernamento, all’efficientamento e alla parificazione della Polizia Locale – sottolinea il vice sindaco e assessore alla PL, Giovanni Zinni – con le altre Polizie locali delle Marche e del resto d’Italia. Il provvedimento è finalizzato alla legittima difesa di chi veste un’uniforme per svolgere le sue qualifiche di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria, in ausilio alle forze dell’ordine che operano quotidianamente sul territorio e che ringraziamo per il lavoro svolto. Presto uscirà un concorso per reclutare 15 agenti, l’inaugurazione della centrale di videosorveglianza al comando, oltre all’acquisto di mezzi e dotazioni.
“Vogliamo – continua Zinni – la Polizia Locale capace di presidiare il territorio e di intervenire su quei reati minori o condotte illecite che meritano di essere debellate senza dover sempre delegare a Polizia e Carabinieri ogni intervento attinente una possibile notizia di reato. Un percorso lento ma decisivo per la nostra effettiva sicurezza e per combattere i peggiori sintomi del degrado” .
Vice sindaco GIovanni Zinni con il comandante della Polizia Locale Marco Ivano Caglioti e il sindaco Daniele Silvetti
Per restare agli interventi a tutela del territorio, sul piano del decoro e della sicurezza, si sottolinea che in queste ore è in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri il decreto legge sulla sicurezza urbana che prevede pene più severe per writer e vandali che deturpano le città italiane. D’ora in poi chi “imbratta” palazzi, stazioni, treni e autobus – sia pubblici che privati – rischia il carcere da uno a sei mesi o una multa da trecento a mille euro. Sanzione che aumenta se il graffito compare su monumenti o in aree di interesse artistico.
“ Apprendiamo con soddisfazione del decreto legge – commenta il vice sindaco- il cui contenuto l’Amministrazione comunale di Ancona, a livello locale, ha regolamentato attraverso l’ordinanza emanata nel dicembre scorso. Ribadiamo la bontà della strada intrapresa nel volere mettere in campo interventi immediati su fatti di degrado urbano che si stanno manifestando con sempre maggiore frequenza sul territorio comunale e nazionale dall’evidenza nelle vie e nei muri della città, e anche dalle indagini della Polizia Locale e delle altre forze dell’ordine che hanno in molti casi portato all’identificazione di un numero consistente di writer locali, che diffondono il proprio operato anche attraverso i social-media, con il rischio di attivare condotte emulative e quindi di causare il protrarsi di fenomeni inappropriati di degrado urbano” conclude Zinni.