Festa del mare 2023: percorsi del gusto e promozione del pescato locale

 

Tra i valori aggiunti della Nuova Festa del Mare 2023 c’è anche un progetto per la promozione e la valorizzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura sostenibili, con particolare attenzione alla stagionalità del pesce e con il fine di incentivare il consumo del prodotto locale in relazione alle disponibilità nei vari periodi dell’anno.
La Festa del Mare 2023 è stata individuata, per diverse ragioni, tra gli ambiti prioritari per la diffusione di questi contenuti e la sensibilizzazione dei cittadini rispetto a questi temi. Per questo al suo interno sono stati organizzati momenti divulgativi quali cooking show, talk show, percorsi di gusto.

Percorsi di gusto

Di seguito l’elenco degli esercizi commerciali (in aggiornamento) che in occasione della Festa del Mare proporranno aperitivi/menù a tema a base di pescato locale, con dei veri e propri “percorsi di gusto”:

ESERCIZIO UBICAZIONE ESERCIZIO UBICAZIONE

BARANGOLO P.ZZA CAVOUR TRATTORIA IRMA P.ZZA SAN PRIMIANO – PORTO

LA TANA DEL POLPO VIA DEL GALLO 2 – ANCONA Da Mario Mercato delle Erbe

CAFFE’ GIULIANI C.SO GARIBALDI 3 – ANCONA Bottega Morini Mercato Maratta

BAR SIRENA THAON DE REVEL 20 – ANCONA L’Opera drink food & social Corso Mazzini

TRATTORIA LA CANTINETA VIA GRAMSCI CIVICO 31 Piazza del Plebiscito

GUASCO CAFE’ PIAZZA SAN FRANCESCO MANGIO ERGO SUM CORSO AMENDOLA

BAR TORINO C.SO GARIBALDI BAR PERTINI PIAZZA PERTINI

TRATTORIA LA MORETTA Piazza del Plebiscito PANINO MARINO CORSO AMENDOLA

BAR FRANCO VIA PALESTRO MAISON DELICE CORSO AMENDOLA

TRATTORIA ULDERICO VIA MAMIANI

OK LOCANDINA PERCORSI DI GUSTO

LO STOCCAFISSO DELL’ACCADEMIA ANCONETANA ALLA FESTA DEL MARE

L’Accademia dello Stoccafisso sarà presente alla Festa del Mare, rappresentata dal ristorante Gino e dal suo famoso stoccafisso cucinato all’anconetana secondo la ricetta originale.

Lo stand si troverà nel canalone di piazza Cavour, lato Comune.  Per questa occasione saranno proposte diverse formule di acquisto: una porzione di stoccafisso da consumare in loco con un calice di vino, porzioni di stoccafisso da asporto, porzioni di sugo allo stoccafisso, pasticciotto dolce salentino.

Lo Stoccafisso all’anconitana si cucina in Ancona da oltre quattrocento anni e nel tempo la sua preparazione è andata cambiando e si è arricchita di nuovi ingredienti, che ne hanno dato il gusto e il sapore che oggi tutti possono apprezzare.

Sul sito internet dell’Accademia è pubblicato, tra i documenti, il “Disciplinare”, documento nel quale sono indicati gli elementi che devono rientrare nella preparazione dello stoccafisso all’anconitana, primo tra tutti lo stoccafisso del tipo Gadus Morhua, preferibilmente classificato ‘ragno’ o ‘westre Ancona’, essiccato all’aria nella zona d’origine, comunque ineccepibile dal punto di vista organolettico, poi le patate a pasta gialla che devono reggere la cottura, l’olio EVO marchigiano, il vino di cottura, Verdicchio Classico dei Castelli di Jesi, di Matelica o di Cupramontana, e gli odori.

Gli ingredienti che caratterizzano il piatto sono stati indicati dai soci fondatori, ma non le modalità di preparazione, per far emergere le varie interpretazioni derivanti dalla storia e dalla cultura del territorio. Anche oggi l’Accademia considera gli chef che hanno nel loro menù questo piatto (principe della tradizione culinaria anconetana), quali artisti che non possono essere imbrigliati in una ricetta tipo da rispettare alla lettera, riconoscendo loro la possibilità di darne una propria personale interpretazione.

Nel 2015, su richiesta dell’Accademia, il Consiglio Comunale di Ancona preso atto che il piatto è presente nel menù della maggior parte dei ristoranti ed è richiesto non solo dagli anconetani ma anche da un numero crescente di turisti, che circoli ricreativi e associazioni locali lo propongono durante le loro manifestazioni e che operatori economici lo somministrano in eventi di massa, concede allo Stoccafisso all’Anconitana la DE.CO (denominazione comunale) “quale identitario del territorio, parte integrante della sua cultura e strumento di promozione dell’enogastronomia locale”. La partecipazione e la vicinanza delle altre associazioni rimanda alla Dichiararazione di Portonovo che, presentata a Stoccafissando 2015, è stata condivisa ed approvata da tutte le accademie e confraternite che si richiamano allo stoccafisso e che ha come scopo principale la creazione della “via italiana dello stoccafisso”.

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L’Accademia dello stoccafisso all’anconitana è nata il 31 gennaio 1997 grazie all’iniziativa di quattro soci fondatori: Terenzio Montesi, Roberto Farroni, Gualberto Compagnucci e Aldo Amleto Roscioni.

La missione dell’Accademia, in base a quanto previsto dall’originario statuto era quella di:perseguire esclusivamente finalità culturali, con esclusione di qualsiasi scopo di lucro; garantire la tutela della tradizione gastronomica anconitana legata alla cucina dello stoccafisso; promuovere tale cultura fra la popolazione locale e fra le genti del mondo.

Con il nuovo Statuto, approvato dall’Assemblea dei soci nel giugno 2021, proseguendo sulla strada tracciata dai soci fondatori ed ampliando quanto dagli stessi previsto, all’art. 4. (Scopi e finalità), si è stabilito che “l’Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana è un’associazione culturale, apolitica, apartitica, aconfessionale, senza fini di lucro, che applica le pari-opportunità fra i sessi e che intende favorire, promuovendole, tutte le iniziative che portino al miglioramento dell’essere umano, dell’ambiente e della società, mediante la realizzazione di attività culturali di vario tipo, con particolare attenzione per quelle di carattere eno-gastronomico, didattico e scientifico.

Scopo precipuo dell’ASA è tutelare la tradizionale cultura eno-gastronomica anconitana legata alla cucina ed al consumo dello stoccafisso, alla promozione di tale cultura fra la popolazione locale e fra le genti di tutto il mondo nonché al sostegno di tutti coloro che attraverso studi, opere e azioni, avranno cura di diffondere tale tipica espressione dell’anconetanità e della buona cucina.”

La Festa, che si svolge tradizionalmente ad Ancona la prima domenica di settembre con il fondamentale supporto dell’associazione Stella Maris, è un momento molto seguito dalla cittadinanza, che celebra il legame della città con il mare e con tutto il mondo che ruota attorno ad esso, a partire dalla pesca. Quest’ultima, oltre ad essere un forte elemento identitario della città, rappresenta un’importante realtà economica, con un indotto non indifferente anche in termini di occupati.
Il periodo particolare in cui si svolge la Festa del Mare, vicino al termine del periodo di fermo pesca biologico, consente, tra l’altro, di affrontare la tematica della pesca sostenibile con maggiore attenzione da parte della comunità cittadina, partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato al fermo pesca, che negli anni ‘80 ad Ancona veniva realizzato sperimentalmente in forma volontaria dai pescatori, grazie al supporto scientifico del CNR, che proprio al porto di Ancona ha una delle sue sedi.

Ancona è la prima marineria delle Marche e ospita due mercati ittici all’ingrosso: quello comunale e quello privato dedicato al pesce azzurro. Al porto, inoltre, operano diverse realtà specializzate nella trasformazione e nella commercializzazione sia del pescato locale, sia dei prodotti provenienti dall’acquacoltura regionale.
La Festa del Mare, pertanto, è un’occasione importante per focalizzare l’attenzione della cittadinanza sulle tematiche della pesca, affiancando iniziative di promozione del pescato locale e campagne di educazione alimentare rivolte alla comunità alle tradizionali cerimonie e attività che coinvolgono anche la marineria locale, come ad esempio la processione delle barche.

Proprio per dare adeguato risalto alle attività promozionali della pesca, l’edizione 2023 si svolgerà in due giorni e non più in una sola giornata come nelle passate edizioni, valorizzando il percorso da mare a mare (Passetto – Porto) con iniziative dedicate al mondo della pesca (cooking show, degustazioni, percorsi di gusto).
E’ inoltre prevista, al termine del periodo del fermo pesca, una campagna informativa nei cinque mercati comunali, dove operano numerose pescherie, con il fine di promuovere il consumo delle specie ittiche locali. Quest’ultima iniziativa sarà accompagnata anche dal rilancio, negli organi di informazione locali, delle iniziative di promozione del pescato realizzate durante la Festa del Mare.
Il progetto prevede il coinvolgimento delle associazioni della pesca, del commercio e dell’artigianato, con la partecipazione dell’Associazione Produttori Pesca di Ancona.

Altri eventi

La Pinacoteca Comunale sarà aperta sabato 2 settembre dalle 10,00 alle 19,00, domenica 3 settembre dalle 10,00 alle 22,00.

La Festa del Mare sarà svolta con il contributo di: Regione Marche – Unione Europea – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – FEAMP PO 2014 2020.

Le associazioni aderenti sono: AGCI – ASSOCIAZION PRODUTTORI PESCA ANCONA – LEGACOOP – CNA – COGEVO – CONFARTIGIANATO – CONFCOMMERCIO – CONFESERCENTI – COPEMO – CPM – FEDERPESCA – OPPA