Lo spettacolo della natura alla Benincasa
Da qualche anno a questa parte, la Biblioteca Benincasa si è adoperata con diverse iniziative per segnalare, in primo luogo alla città di Ancona, la particolare varietà e importanza dei suoi fondi librari, che coprono tutti gli aspetti della vita culturale cittadina: biblioteche religiose, di avvocati, di nobili, di professionisti, di medici, di intellettuali, ciascuna contenente volumi di grande interesse.
Una peculiarità estremamente interessante di queste collezioni, che alla fine si può dire rappresenti bene una parte significativa dell’identikit culturale della città, è quella di conservare al loro interno, tra l’altro, esemplari di opere di notevole importanza nel campo delle scienze e della geografia, non solo per gli autori, ma anche per la particolarità e la bellezza dell’apparato iconografico.
Da venerdì scorso, 6 maggio e fino al 10 giugno, è visitabile in Biblioteca la mostra “Lo spettacolo della natura. Immagini dalle pubblicazioni scientifiche e geografiche dai fondi storici della Biblioteca Benincasa”.
E’ possibile ammirare diversi volumi, stampati tra Quattrocento e primo Ottocento, tutti di particolare interesse per un significativo apparato illustrativo e per loro storia, provenienti dai settori scientifici e geografici dei fondi storici della Benincasa: librerie di ordini religiosi soppressi, famiglie nobili della città (ad esempio Nappi e Mengoni Ferretti), donazioni importanti come quella dell’architetto anconetano Cesanelli, e così via.
Il volume di maggiore interesse che viene esposto, è certamente l’edizione del 1594 degli “Elementi” di Euclide, che si contraddistingue per essere stampata totalmente in caratteri arabi.
Segnaliamo anche l’incunabolo della “Sphaera mundi” di Ioannes di Sacrobosco, stampato a Venezia nel 1490, due edizioni del Seicento del naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi che vantano bellissime incisioni di pesci e quadrupedi, un importante atlante geografico del 1801 di Giovanni Maria Cassini, che contiene 61 tavole calcografiche a colori.
Viene esposto anche un testo del nobile veronese Lodovico Moscardo (prima edizione del 1656), che contiene la nota di possesso del marchese Luciano Benincasa e l'”Astronomia instaurata” di Niccolò Copernico, stampata nel 1617, che si raccomanda al visitatore anche per l’ex libris di Carlo Rinaldini, il famoso matematico e scienziato anconetano, di cui la Benincasa conserva un importante fondo manoscritto.
Queste sono solo alcuni degli esemplari della mostra, che sarà visitabile fino al 10 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 19.00. Presso lo Spazio d’Ingresso della Benincasa in Via Bernabei 30, è allestito un percorso didattico informativo, mentre i libri sono esposti nella Sala di lettura della Biblioteca.
Gli interessati potranno richiedere una visita guidata, mentre è disponibile, come di consueto, un catalogo della mostra.