Ambasciatore Usa incontra il sindaco Valeria Mancinelli
Il Sindaco, Valeria Mancinelli ha ricevuto questa mattina in Municipio l’Ambasciatore degli Stati Uniti, avvocato John Phillips, in visita nelle Marche in questi giorni dove sta incontrando le maggiori istituzioni e il mondo imprenditoriale.
Nel corso del colloquio il Sindaco ha rappresentato Ancona come una città portuale, da secoli in relazione con il mondo, una città che sta portando avanti una sfida importante, quella di affrontare presente e futuro senza paura.
L’avv. Phillips – che ha raccontato di essere stato ad Ancona anni fa e di avere notato il visibile sviluppo del fronte mare – ha chiesto al Sindaco come la città sta vivendo la questione dell’ immigrazione e dell’inclusione sociale e l’avv. Mancinelli ha risposto che se non esistono ostacoli di tipo ideologico all’integrazione, esistono, invece, problemi pratici sul piano del welfare (disponibilità di risorse) e sulla offerta di lavoro, terreno oggi di conflitto tra i tanti che ne hanno bisogno. Il problema si avverte anche sul fronte degli alloggi sociali.
Rispondendo ad una domanda sull’attività dell’Amministrazione attuale e sugli obiettivi a cui sta lavorando, il Sindaco ha messo in luce, tra l’altro, la volontà e l’impegno di sbloccare situazioni “imbalsamate” da lungo tempo quali l’ex cinema teatro Metropolitan, che dopo 18 anni di empasse vedrà presto la luce come “shopping mall”, grazie ad una variante urbanistica approntata in 6 mesi. Molto interessato si è dimostrato l’Ambasciatore americano rispetto all’approccio che il governo cittadino sta dando e intende dare all’apertura agli investimenti di soggetti statunitensi nel territorio anconetano. Gli imprenditori che vengono in Ambasciata – ha detto – manifestano interesse per l’avvio di attività ma invocano la velocizzazione delle pratiche, lo snellimento della burocrazia, l’abbassamento dei costi del lavoro e via di seguito. Il primo cittadino ha concordato pienamente su questa linea assicurando l’impegno dell’Amministrazione verso un maggiore pragmatismo e una apertura a investimenti internazionali. “La democrazia – ha aggiunto- deve produrre decisioni in tempi utili. E’ quando la democrazia non funziona che prevalgono altri scenari”. Il colloquio si è concluso con uno scambio di doni, due volumi dedicati -l’uno- alle bellezze del capoluogo dorico, l’altro alla magnificenza della residenza romana dell’Ambasciata.