Bilancio di previsione, primo esame
Il bilancio di previsione 2022/2024 che l’amministrazione comunale si accinge a varare riflette le scelte che si muovono all’interno di uno scenario generale dominato da due elementi principali: l’avvio della fase di attuazione del piano di ripresa e resilienza (PNRR) in cui i Comuni italiani saranno chiamati ad avere un ruolo attivo e a divenire i principali centri di intervento e di spesa, e la crisi pandemica, che continua a far sentire i suoi effetti in termini strategici e gestionali.
Nonostante il perdurare, seppur in maniera ridotta rispetto al passato, di una serie di esigenze organizzative e di spesa legate alla pandemia, “il preventivo 2022 – ha spiegato questa mattina l’assessore Ida Simonella nel primo confronto sul documento in Commissione Bilancio – è costruito per rispondere alle esigenze e alle sfide di un anno che tende a tornare alla normalità, con qualche onere in più, e che ha bisogno di essere immediatamente operativo con gli investimenti perché deve arrivare “attrezzato” per intercettare e utilizzare al massimo le opportunità del PNRR”.
L’obiettivo principale è dunque quello di approvare il bilancio di previsione entro fine anno (la seduta consiliare dedicata è in programma per il 21 dicembre), e poi partire immediatamente perseguendo il doppio percorso, da un lato della progettazione e dall’altro del potenziamento della macchina amministrativa, per avere una squadra operativa, fatta di professionalità interne ed esterne dotate delle competenze necessarie per la gestione dei percorsi legati alle 6 missioni del PNRR. Servono esperti di progettazione, monitoraggio e rendicontazione che conoscano le dinamiche specifiche e siano in grado di rispondere in modo tempestivo e appropriato alle diverse modalità di erogazione che l’Europa metterà in campo (le call, l’erogazione a sportello, le assegnazioni su base demografica…).
Il vero tema, per l’assessore “è essere attrezzati”, e partire prima possibile. Per questo motivo nella valutazione costi benefici si è preferito non attendere la Legge finanziaria per l’approvazione del bilancio del Comune e sopperire alla attuale assenza di indicazioni precise sui finanziamenti statali con un documento che preveda al suo interno una sostanziosa azione di ricorso all’indebitamento (24 milioni contro i 10-11 delle due annualità precedenti), con mutui che potrebbero essere estinti quando le erogazioni statali e i fondi del PNRR consentiranno di valutare esattamente il peso dei finanziamenti esterni sulle attività che il Comune intende mettere in campo sin da subito.
Questa impostazione di base è dunque “concepita – spiega l’assessore – su un anno “meno travolgente” a livello contabile rispetto al 2020 e al 2021”, dove gli effetti dei finanziamenti statali ed europei si vedranno di più e meglio in corso d’opera. Il 2022 quindi sarà più paragonabile al 2019 che ai due anni del Covid, nei cui bilanci preventivi erano registrate nero su bianco le maggiori risorse, soprattutto provenienti dal governo centrale: 13,6 milioni di euro, di cui 8,7 nel 2020 e 4,9 nel 2021, fondi che sono stati utilizzati a parziale copertura delle mancate entrate da gettito tributario e non, e a compensazione della maggior spesa di funzionamento dell’ente, oltre che per interventi specifici di sostegno alla popolazione e per manovre finanziarie a favore di cittadini e imprese, in particolare sulla TARI. Anche in termini di distribuzione percentuale tra i diversi Peg la struttura è abbastanza simile al 2019, considerando però che sin da subito è stato necessario prevedere una somma maggiore nel Peg che comprende i consumi di energia, per tenere conto dei relativi aumenti. Non sono state attuate invece modifiche sostanziali all’assetto complessivo del sistema tariffario.
Date queste premesse sarà dunque strategica, per il 2022, la progettazione contenuta nel Piano delle opere pubbliche, già varato dalla giunta, che resta la principale leva non solo per affrontare le diverse necessità infrastrutturali e gestionali della città, ma anche per incidere sulla ripresa economica di Ancona, sul reddito e sul lavoro. Il Piano impegna 128 milioni di euro per il triennio, 50 milioni per il 2022, destinati alle manutenzioni, ma anche alle nuove realizzazioni, con un ricorso ai mutui, come detto, di 24 milioni di euro.
“È fondamentale – sottolinea inoltre Simonella – anche attrezzare l’amministrazione comunale affinché sia pronta ad intercettare e gestire le risorse nelle modalità e nei tempi in cui potrebbero arrivare. Per questo continua il percorso di rafforzamento della macchina amministrativa interna e si prevede la stipula accordi quadro per fruire del supporto esterno per tutti i livelli di progettazione e rendicontazione che si renderanno necessari”.
In questo quadro generale, infine, l’assessore ha dato conto anche delle scelte che il bilancio mantiene negli anni, citando in particolare la determinazione a mantenere saldo l’impianto di servizi alla persona, recependo le maggiori richieste che provengono dalle famiglie, e il lavoro trasversale sul tema della sostenibilità ambientale e sociale. Su quest’ultimo fronte, tra le scelte più importanti emergono i numerosi interventi sugli edifici pubblici, impianti sportivi e scuole, come risposta alla vulnerabilità sismica ed al risparmio energetico, ma anche le operazioni relative alla mobilità dolce, il potenziamento del servizio di trasporto pubblico, dall’anello filoviario al rinnovo del parco mezzi con particolare riferimento alla modalità elettrica con un un piano di investimenti di circa 20 milioni di euro per i prossimi anni e, più in generale, il quadro organico sulla mobilità sostenibile emergerà anche dall’approvazione del PUMS che avverrà durante il corso del prossimo anno.