Il ‘900 al Teatro Panettone nel weekend
Dopo la brillante partenza della settima edizione della rassegna teatrale Made in Marche e del circo teatro con “Tout le Cirque, ora è il tempo della prosa a tutto tondo coi “Il ‘900 a teatro” dove si incontreranno storie di vita quotidiana e personaggi che hanno segnato la storia del secolo appena passato, dalla vita fantastica della scienziata Marie Curie, passando attraverso l’arte dell’affabulazione del maestro Dario Fo, ripercorrendo la storia recente di un’Italia degli anni ’70 con il rapimento di Aldo Moro.
Tutti inizierà sabato 6 Novembre con “Le Voci”, con Illoco Teatro, uno spettacolo che parla della nostalgia della propria terra, del viaggio e del significato della parola casa; pezzi di vita intrappolati ai bordi di una stazione. Dopo ogni separazione c’è qualcosa che prosegue il suo cammino e qualcosa che rimane lì ad aspettare il nostro ritorno per metterci di fronte a noi stessi.
Una ragazza sta aspettando il treno ad una stazione di provincia non precisata; è decisa a partire e a lasciare il suo paese di origine.
Negli angoli della stazione sono accatastate pile di scatole senza nome e senza indirizzo. L’attesa del treno viene turbata da due personaggi enigmatici: il capostazione e il suo aiutante. Ben presto si capisce che sono loro ad accumulare queste scatole il cui contenuto rimane sconosciuto fino a quando, un ritardo sulla tabella ferroviaria costringe la ragazza a rimanere alla stazione e a comprendere che ogni scatola contiene delle voci, le voci di tutte le persone che, come lei, sono partite ma che non sono più tornate.
Aprendo le scatole, le voci parlano per bocca dei tre personaggi. Di queste memorie, alcune sono antichissime, altre più recenti e il loro disvelarsi, per qualche istante, tramite la voce della ragazza e degli altri due personaggi, costruisce la storia di un paese, di una regione che potrebbe essere l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, La Calabria o La Sicilia (tutti i personaggi a cui appartengono le voci, parlano in dialetto).
Ogni voce è una porzione di tempo che si svela allo spettatore aprendo una delle scatole. Ogni voce racconta di una tradizione che ha ingabbiato o liberato il personaggio che la racconta. Una bambina che non vuole diventare grande, una donna perseguitata da uno spiritello, un uomo che resiste allo sgombero del suo paese ridotto a poche anime, una ragazza che non accetta che il suo corredo sia pronto ancor prima di imparare a scrivere ed altre. Ogni scatola apre un piccolo mondo per poi richiudersi su se stessa.
Quando la ragazza capirà che ogni viaggiatore, partendo, lascia qualcosa di sé alle sue spalle, dovrà decidere se andare o restare.
Uno spettacolo che parla della nostalgia della propria terra, del viaggio e del significato della parola casa.
Domenica 07 Novembre ore 18,00 “Lumen”, in orario pomeridiano per invitare anche i più giovani, è il racconto di come l’uomo, nella storia, è riuscito a vincere le sue paure, a spiegare i fenomeni naturali grazie alla scienza, ma soprattutto all’immaginazione.
Lo spettacolo racconta il rapporto tra l’umanità e i misteri del cielo e delle stelle attraverso le peripezie e la vita privata di una famosa scienziata del Novecento: Marie Curie, una migrante che ha fatto la storia.
Intelligente e curiosa, Marie Curie fa i conti fin da giovane con la discriminazione femminile.
È la prima donna a ottenere tale premio e l’unica ad aver vinto un secondo Nobel, quello per la chimica nel 1935, per la scoperta della radioattività artificiale.
Una delle sue frasi più famose fu: “Non dobbiamo avere paura di qualcosa, dobbiamo solo comprenderla”.