Bandiera gialla ad Ancona come Comune ciclabile.
Bandiera Gialla per Ancona per “Comuni Ciclabili”. Conferito stamane il riconoscimento al capoluogo per lo sforzo nell’adottare una politica dimolità ecosostenibile incentivando l’utilizzo delle due ruote.
“La città di Ancona sta cercando di strutturarsi sul fronte della ciclabilità e l’assegnazione della Bandiera Gialla premia il lavoro svolto fino ad oggi con le ciclabili realizzate (via Giordano Bruno e via Marconi) e le ciclabili in corso di realizzazione (via Mattei e Biciclovia del Conero) – afferma l’assessore all’Ambiente Michele Polenta che è anche intervenuto in diretta streaming all’appuntamento -. Ma soprattutto il premio sprona l’Amministrazione a proseguire su questa strada con la redazione e approvazione definitiva del PUMS-Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ed il completamento del passaggio della Ciclovia Adriatica in città, collegando tra loro la biciclovia del Conero alle ciclabili esistenti e proseguire i percorsi ciclabili verso Nord collegando Torrette al centro città” conclude l’assessore all’Ambiente, Michele Polenta.
Incentivare i comuni italiani ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica; premiare l’impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-friendly valorizzando le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi di “Comuni Ciclabili”, il riconoscimento istituito da FIAB, che attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani.
Per ottenere il riconoscimento il comune deve possedere almeno due requisiti tra tutti quelli richiesti: uno nell’area “infrastrutture urbane” (ciclabili urbane e moderazione traffico e velocità) e uno in almeno una delle altre tre aree (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”).
L’edizione 2021, la quarta dalla creazione di questa iniziativa, ha avuto il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che va ad aggiungersi alle altre autorevoli collaborazioni e partenariati già in essere, tra cui quelli con l’INU-Istituto Nazionale di Urbanistica e con il Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica dell’Università La Sapienza di Roma.
«Oggi più che mai i cittadini chiedono spazio, infrastrutture e servizi per muoversi in bici in totale sicurezza. E la nuova edizione di ComuniCiclabili tiene conto del particolare periodo storico in cui siamo coinvolti che, come è noto, ha visto in tutto il mondo un vero boom della bicicletta negli spostamenti urbani – ha dichiarato Alessandro Tursi, presidente FIAB e ideatore di ComuniCiclabili – Molte città in Italia hanno avviato nuove iniziative e progetti a sostegno della mobilità sulle due ruote proprio in seguito all’emergenza sanitaria e alla conseguente necessità di distanziamento e salute. Le nuove opportunità in materia previste del Decreto Rilancio, che ha introdotto le corsie ciclabili e le cosiddette ‘case avanzate’ ai semafori, stanno certamente contribuendo al cambiamento in corso».
A soli tre anni dall’avvio del progetto sono 140 i comuni aderenti, compresi 29 capoluoghi tra cui metropoli come Roma, Torino, Bologna e Firenze: una rete che, nell’insieme, rappresenta oggi oltre il 15% della popolazione italiana.