Al Comune di Ancona la presidenza della Rete Città Sane OMS
Il Comune di Ancona da oggi detiene la presidenza della Rete Città Sane OMS, l’unica associazione italiana che si occupa di salute, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
La carica è stata assegnata all’unanimità nel corso della assemblea annuale.
Già vice presidente delle rete nazionale dal 2013, con Emma Capogrossi assessore alle Politiche sociali e Sanità, l’Amministrazione dorica ha ottenuto dunque la fiducia da parte delle 70 città italiane aderenti alla Rete, collegata alla Rete Internazionale presente in tutti i continenti e in 30 Paesi europei, in tutto circa 1400 città europee che hanno aderito al progetto promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per la Salute, operativa dalla metà del secolo scorso. La sfida lanciata allora e più che mai attuale oggi è quella di supportare i paesi e le città nel promuovere la concezione e la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali per la salute ed i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce e i rischi per la salute e con lo scopo di promuovere il più alto livello di salute possibile.
“Con il progetto Rete Città sane – ricorda e sottolinea l’assessore Emma Capogrossi, citando Agis Tsouros, dell’Ufficio Europeo dell’OMS – si intendeva creare un movimento di città capace di lavorare sui temi centrali per la salute, di incidere sui suoi determinanti, sociali, ambientali, culturali, ed economici. Rilevante quindi per tutte le politiche delle città, attraverso l’integrazione tra le politiche di gestione diretta della salute e le politiche strategiche che attengono ad altri settori dell’attività amministrativa ma che influenzano la salute e la qualità di vita dei cittadini. Le città non sono attori passivi ma protagoniste di assoluto rilievo nelle sfide di questo tempo: era rilevante 30 anni fa ed è ancora più rilevante oggi che stiamo vivendo un fatto epocale come una pandemia, che impone non solo di dare continuità alle azioni intraprese dalla Rete ma anche di ridefinirne priorità e modalità di realizzazione”
Ad orientare la scelta dell’assemblea sulla leadership di Ancona, che ospiterà la presidenza e il coordinamento della rete, ha pesato il costante e fattivo contributo dato dal Comune dorico che ha messo in campo da anni azioni coerenti con la mission della Rete, della quale conosce perfettamente meccanismi e rapporti, partecipando ai tavoli più importanti in tema di prevenzione e profilassi
Le esperienze che Ancona mette al servizio della rete sono:
Dal 2013 è rappresentata con continuità dall’Assessore Capogrossi con deleghe ai Servizi Sociali, Igiene e Sanità, Pari Opportunità, Politiche Abitative e Politiche d’Integrazione.
L’Assessore è inoltre Referente Anci Marche per le seguenti aree tematiche: Immigrazione, Welfare e Pari Opportunità.
All’assemblea il Comune di Ancona ha preventivamente presentato una ampia serie di proposte strategiche che vanno dalla riorganizzazione, a partire dal rafforzamento del rapporto con l’OMS con il Ministero della salute e con l’Istituto Superiore di Sanità, ad azioni e interventi , quali- prioritariamente- una valutazione dell’impatto che il COVID-19 ha avuto sugli anziani e sugli individui che vivono in condizioni di povertà e sulle politiche adottate, identificando le debolezze delle politiche attuate prima e durante la crisi che potrebbero aver aumentato o creato nuove disuguaglianze di salute e che potrebbero aver impattato negativamente sulla salute dei gruppi vulnerabili. Importante in tutto questo identificare le misure e le azioni più urgenti da attuare a livello nazionale e/o regionale per essere più pronti a proteggere le esigenze sanitarie della popolazione più vulnerabile in caso di una seconda ondata o di una nuova epidemia.
“Siamo onorati che la scelta sia caduta su Ancona– commenta l’assessore Capogrossi alla notizia dell’importante riconoscimento ottenuto- e raccogliamo la sfida al meglio delle nostre possibilità, mettendo a disposizione energie, competenze e piena condivisione degli obiettivi. Le città sane favoriscono la salute e il benessere attraverso la governance e la partecipazione, creando luoghi dove possano regnare equità e prosperità della comunità e investendo nelle persone .
Le città sane danno l’esempio, affrontando le disuguaglianze, promuovendo la condivisione delle conoscenze e il miglioramento della qualità di vita della propria comunità”.