Sostegno alle famiglie con disagio abitativo con il co-housing sociale

La responsabilità sociale, la solidarietà e la coooperazione si possono e si devono condividere ed è proprio quando pubblico e privato si uniscono che si possono ottenere i migliori risultati. Una formula -quella della partecipazione- che l’Amministrazione comunale sta incentivando in un contesto di crescente vulnerabilità, dovuta al perdurare della crisi economico finanziaria che per diverse famiglie ha messo a rischio l’autonomia abitativa, vale a dire la certezza di contare su un alloggio.

Nell’ambito del progetto comunale di welfare partecipato “Ancona. Una città in comune” (che coinvolge e coordina, dalla co-progettazione fino alla operatività in una rete “attiva “ le agenzie del terzo settore già impegnate sul territorio) la misura del co-housing sociale – che consiste nel mettere a disposizione alloggi in regime di coabitazione in situazioni di emergenza sociale- ha permesso negli ultimi due anni a 17 nuclei familiari, per un totale di 54 persone, di trovare ad Ancona una soluzione immediata e concreta a seguito della perdita dell’abitazione per sfratto e, in generale per indisponibilità economica (causata in alcuni casi dalla perdita dell’occupazione).
In un edificio a Palombina messo a disposizione dalla Curia nel 2014 sono state accolte in coabitazione 20 persone, delle quali 12 adulti e 8 ragazzi ( figli). Degli adulti 4 sono donne sole, 2 componenti di una coppia in attesa, e le altre sono famiglie. In un alloggio comunale di Via Redipuglia si sono alternati più nuclei familiari- tra i quali una donna vedova con 3 figli. Attualmente è presente una famiglia con due figli minori. Altre due famiglie sono ospitate in un appartamento messo a diposizione della Parrocchia del Cristo Divino Lavoratore, mentre una famiglia con 5 figli è temporaneamente accolta presso un alloggio comunale protetto in Corso Amendola.
Tutte le strutture sono coordinate da un assistente sociale e da due educatori che si occupano della gestione e della mediazione tra le famiglie e li accompagnano in un percorso di autonomia. Attualmente l’alloggio di Palombina- Collemarino è in fase di riconsegna e le famiglie accolte stanno raggiungendo tutte un’autonomia abitativa o con alloggi di emergenza sociale o ERP.

Questi alloggi – caratterizzati, come indicato, da situazioni di accoglienza temporanea – insieme ad altri individuati dal Comune per I prossimi periodi, necessitano di manutenzione e arredi e perciò ben vengano le donazioni e contributi di privati, aziende e cittadini. A questo riguardo l’assessore alle Politiche sociali Emma Capogrossi ha voluto incontrare….. (DATA DA DEFINIRE) un rappresentante della ditta anconetana “Carburanti Discount” che ha contribuito alla fornitura di arredi (una cucina completa, tavolo e sedie, letti) per gli alloggi in co-abitazione, ringraziandolo per la donazione effettuata.
“Garantire l’autonomia abitativa alle persone prive di sostegno economico e familiare attraverso la sinergia con il volontariato sociale e anche con la collaborazione di privati – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Emma Capogrossi- è l’unica strada percorribile in situazioni di emergenza sociale. Per questo non possiamo che augurarci un sempre maggiore coinvolgimento di tutta la realtà locale per rendere effettiva questa rete di sostegno, ciascuno con il contributo che può offrire”