Marche Teatro, bilancio e prospettive nell’intervista al direttore Velia Papa

198 appuntamenti nella stagione teatrale 2015/2016, è tra i 19 teatri di rilevante interesse culturale, apprezzatissimo anche sul fronte delle produzioni.
Sono dati lusinghieri quelli di Marche Teatro, ottimi risultati ottenuti solo in un anno e mezzo di attività. Il gradimento del pubblico si è poi concretizzato con un aumento degli abbonamenti alla stagione di prosa di circa il 10% e un incremento generale delle presenze agli spettacoli che va oltre il 20%. Con Velia Papa, che è il direttore di Marche Teatro, tracciamo un bilancio.

Chiaramente sarà soddisfatta di questi traguardi?

Si certo. Abbiamo fatto moltissimo in soli due anni di attività. Nel 2016 sono quasi 200 appuntamenti suddivisi nelle quattro programmazioni: prosa, contemporaneo, danza e teatro ragazzi. Significa che un giorno su due offriamo spettacoli alla città. Senza contare l’attività di servizio nei confronti di altri soggetti: associazioni, enti, organismi diversi che propongono iniziative culturali, incontri, concerti, spettacoli nei teatri cittadini gestiti da Marche Teatro. In totale abbiamo garantito oltre 1.000 aperture al Teatro delle Muse (Sala Grande, Teatrino Melpomene, Ridotto), al Teatro Sperimentale e al nuovo Teatrino del Piano. Senza contare l’intensa attività di creazione artistica che si sostanzia in 23 spettacoli prodotti che vengono rappresentati nei teatri italiani e in molti teatri stranieri come è il caso delle produzioni dirette dal giovane artista marchigiano Alessandro Sciarroni che riscuotono grandissimi apprezzamenti e sono state rappresentate nei maggiori Festival internazionali.

Alla costituzione di Marche Teatro c’erano state perplessità riguardo alla produzione lirica. E’ tutto superato?

La produzione lirica viene gestita, come di consueto, dalla Fondazione Teatro delle Muse creata proprio a questo scopo. La Fondazione ha propri organi di governo, un proprio budget, una propria direzione artistica e propone due spettacoli operistici l’anno, com’è accaduto anche nella stagione appena conclusa. Marche Teatro garantisce la piena efficienza delle sale ed offre tutto il supporto tecnico e organizzativo necessario all’attività di produzione lirica che è di natura particolarmente complessa dato il numero di maestranze artistiche e tecniche che vengono impegnate. Attualmente siamo al lavoro per varare il programma di opere per il 2016 con la prestigiosa direzione artistica del Maestro Vincenzo De Vivo. La sinergia tra Fondazione Muse e Marche Teatro ha dato finora solo risultati positivi in termini di maggiore efficienza nella gestione delle risorse umane ed economiche.

Riguardo al cartellone, c’è grande attenzione per la produzione contemporanea. Questo ha attivato anche nuove collaborazioni?

Nella stagione in corso abbiamo offerto un programma di contemporaneo fatto interamente con produzioni di Marche Teatro, a dimostrazione della rilevanza di questo settore, un aspetto caratteristico della nostra struttura che e’ stato premiato anche dal Ministero in sede di erogazione dei finanziamenti. Attraverso la produzione contemporanea e’ stato possibile attivare collaborazioni e coproduzioni con i più prestigiosi teatri e festival italiani e stranieri: dal Festival delle Colline Torinesi per Trincea di Marco Baliani, alla creazione e coproduzione di The Train insieme alla compagnia inglese imitating the dog e Old Market di Brighton, in collaborazione con Art Council England e Universita’ di Lancaster, senza dimenticare le innumerevoli collaborazioni internazionali per sostenere le produzioni di Alessandro Sciarroni con il Festival d’Automne, la Biennale di Lyon, Mercat de les Flors di Barcellona, The Place di Londra, Dansateliers/Rotterdam etc.). Una rete di relazioni italiane e straniere che ci permettono di moltiplicare e rafforzare i nostri progetti futuri.

La varietà e versatilità degli spazi a disposizione di Marche Teatro hanno giocato e tuttora rivestono un ruolo decisivo per il suo sviluppo?

La possibilità’ di lavorare in spazi diversi per capienza e caratteristiche tecniche non solo ci consente di moltiplicare le nostre attività’ ma anche di rivolgerci ad un pubblico con gusti ed esigenze diversificate. Inoltre permette agli artisti di sperimentare nuove soluzioni spaziali e di rapporto scena platea.

Risultati lusinghieri anche sul fronte delle presenze agli spettacoli e il gradimento degli stessi. Il 2015 si è chiuso, quindi, positivamente. Quali risultati si augura per il 2016?

I risultati della stagione in corso sono decisamente positivi in quanto registrano un aumento degli abbonamenti alla stagione di prosa di circa il 10% e un incremento generale delle presenze agli spettacoli che va oltre il 20%.
Abbiamo inoltre riscontrato una incremento partecipativo agli eventi collaterali organizzati dal Teatro come gli incontri con gli artisti e le compagnie. Il nostro obiettivo e’ superare questi risultati nelle stagioni a venire.