Inaugurata la piazzetta della Casa del Capitano
Inaugurata ufficialmente questa mattina la “piazzetta” adiacente la casa del Capitano e ubicata., al Porto Antico, al di sotto della passerella in acciaio e fondo in legno dotata di percorso per ipovedenti/non vedenti che collega piazza Dante al Porto antico e che permette l’affaccio sui resti del Porto di origine romana.
L’intervento, iniziato nel 2023, costituisce il I° lotto di ITI WATERFRONT di Ancona – progetto di restauro e valorizzazione dei caposaldi storici e spazi aperti del percorso archeologico Palazzo Anziani- sacello medievale – Piazza Dante Alighieri – Casa del Capitano.
PROGETTO
Il progetto ha previsto la definizione di una nuova piccola piazza che si innesta sul percorso pedonale interno all’ambito portuale che dalla Portella Santa Maria prosegue fino al Porto Antico. “Si tratta di uno spazio ad alto valore strategico poiché́ posto in stretta continuità con i resti del porto traianeo, ma soprattutto ubicato in una posizione tale da configurarsi come spazio pubblico a supporto della valorizzazione dell’edificio denominato Casa del Capitano. L’intervento, pertanto, mette a sistema le tracce del complesso palinsesto su cui insiste la viabilità portuale ed il salto di quota che separa il livello del porto dal lungomare Vanvitelli. L’obiettivo è quello di costruire un nuovo sistema di relazioni percettive e spaziali con la medievale Casa del Capitano e con il sito archeologico, di realizzare un sistema di connessione tra il livello del porto e la città superiore, rendendo possibile la lettura della continuità dei percorsi, obbiettivo principale del progetto e del Programma FERS- PON.
La piazza di nuova concezione – Il disegno del nuovo giardino
Il progetto si è concretizzato nella realizzazione di una nuova piazza-giardino nello spazio in precedenza occupato dai magazzini oggi demoliti dell’Istituto nautico. La riqualificazione dello spazio liberato dalle demolizioni ha lo scopo di connettere e valorizzare-si diceva- l’adiacente edificio medievale “Casa del Capitano” e il sito archeologico di origine romana denominato “Magazzini del Porto Traianeo”, situato a monte del muro di contenimento del Lungomare Vanvitelli, che diventerà direttamente fruibile alla quota piazza attraverso l’apertura di nuovi varchi. Completano l’intervento lo spostamento dell’attuale passerella pedonale in aderenza al perimetro murario di lungomare Vanvitelli e il collegamento delle due quote (piazza e passerella) attraverso la realizzazione di una nuova scala metallica di connessione.
Il disegno del nuovo spazio verde è suddiviso in quadranti organizzati dalle linee di costruzione del sistema archeologico, e prevede la realizzazione di aiuole di differente altezza. Tali aiuole, dalla forma quadrata e rettangolare, sono ubicate con maggiore frequenza sul bordo della strada carrabile, così da proteggere gli utenti della piazza dal passaggio dei mezzi pesanti che entrano in area doganale, e invece, in modo più rarefatto verso il muro di fondo che divide lo spazio-piazza dal sito archeologico. Il bordo per le aiuole più alte in pietra contiene – su un lato – anche una seduta, mentre lungo il bordo delle aiuole più basse sono ubicate delle panchine. Gli elementi sono rivestiti in travertino con illuminazione radente collocata alla loro base.
Varchi
I nuovi varchi realizzati forano il muro con una sezione regolare, dotata di una cerchiatura metallica di consolidamento. La loro chiusura presenta una maglia sufficientemente larga da permettere un’ampia introspezione visiva.
Illuminazione
L’illuminazione è stata studiata creando gerarchia tra gli spazi architettonici, utilizzando per la luminosità generale dei proiettori posizionati sotto il cordolo del muro esistente; poi ci sono delle accentuazioni luminose costituite da apparecchi posti all’interno delle aiuole, strip-led occultate sotto le sedute e infine un’altra strip-led nella sommità dei varchi, in maniera tale da evidenziare i vuoti con una lama di luce radente.
La scala di collegamento con il Lungomare Vanvitelli, essendo ancorata con mensole sul muro inclinato, è rischiarata da una striscia luminosa – uno strip-led – occultata nel sistema secondario della balaustra esterna. Stessa tipologia di luce è stata utilizzata per la nuova passerella, spostata di sede, occultando le strip-led nello zoccolino in “corten”.
L’importo complessivo del finanziamento derivante dai fondi POR FESR Marche 2014/2020 è pari ad € 755.479,39, di cui euro 543.391,11 per lavori. L’incarico della progettazione, della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza è stato affidato tal raggruppamento: ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI SRL con sede a Roma, MONDAINI ROSCANI ARCHITETTI ASSOCIATI, STUDIO TALEVI e MARCO ROSCIANI con sede in Ancona.
L’appalto è stato aggiudicato alla Ditta Francinella Enrico s.r.l. con sede in Osimo (AN) per un importo contrattuale di euro 516.307,82.
Rinvenimenti archeologici emersi durante l’assistenza agli scavi per il rifacimento della piazza hanno allungato il completamento delle opere previste (così come un cantiere di Viva Servizi). Sono state rinvenute strutture murarie che, hanno messo in luce manufatti che è possibile far risalire alla seconda metà del XVI secolo o alla prima parte del XVII secolo. Debitamente protette, sono state ricoperte come da prescrizione della competente Soprintendenza.
“La nuova piazza giardino- sottolinea l’assessore ai lavori Pubblici Stefano Tombolini- costituisce uno spazio fruibile che permetterà di conoscere meglio lo sviluppo storico e urbanistico del capoluogo, mettendo in relazione diverse parti fino ad oggi scollegate. A riguardo abbiamo lavorato continuativamente per concludere il grande cantiere della Casa del Capitano e consentire il transito di cittadini e turisti, alla scoperta della città antica con altri punti di osservazione ”
LA CASA DEL CAPITANO DEL PORTO
Nella zona del porto di Ancona, tra le numerose testimonianze storiche della città, troviamo la “Casa del Capitano del Porto“. Ci si arriva percorrendo la banchina portuale tenendo la destra, in direzione Arco di Traiano/Finncantieri, ed è vicina alla Capitaneria di Porto. Alle spalle della Casa del Capitano, i resti dell’antico porto romano emersi in occasione degli scavi iniziati dal Comune alcuno decenni fa per realizzare un parcheggio.
I due siti sono oggi raccordati tra loro con una scala nell’ambito di un percorso storico- culturale che include piazza Dante, il Palazzo degli Anziani e il contiguo sacello medievale (il cui restauro è in dirittura di arrivo); una passerella da tempo esistente, recentemente restaurata, permette l’affaccio sui resti del porto storico e il raggiungimento a piedi dell’arco di Traiano.
La struttura risulta un pò nascosta dalla cinta muraria che fu costruita a protezione del porto nel secondo secolo a.C. quando Ancona divenne base della flotta romana per il pattugliamento dell’Adriatico. E’ un piccolo edifico di stile medioevale del XIII secolo che è riuscita a sopravvivere ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Nella parte frontale, quella che guarda praticamente verso il mare, si possono ammirare due grandi arcate a sesto acuto in pietra che fanno da contorno agli accessi dell’abitazione e ai magazzini. Tutta la facciata della Casa del Capitano è caratterizzata da un prezioso fregio floreale, di epoca romanica, che partendo a destra dalla bocca aperta di una fiera, attraversa tutta la facciata.
L’eleganza e la sobria decorazione l’hanno fatta impropriamente denominare la “sede del Capitano del Porto”. In realtà tale carica, come risulta da lapidi ancora oggi visibili ed esistenti, era esercitata da tre consiglieri. La destinazione originaria resta pertanto incerta. Il restauro è stato eseguito nel 1988. A seguire l’edificio ha ospitato il Planetario dell’Istituto Tecnico Nautico, per concessione dell’Amministrazione provinciale.
IL “PERCORSO ARCHEOLOGICO
PALAZZO DEGLI ANZIANI – SACELLO MEDIEVALE – PIAZZA DANTE ALIGHIERI – CASA DEL CAPITANO. RESTAURO E VALORIZZAZIONE CAPISALDI STORICI E SPAZI APERTI. LA STRATEGIA DI SVILUPPO URBANO I.T.I.WATERFRONT 3.0
L’’Amministrazione Comunale di Ancona, in coerenza con i propri Indirizzi di Governo e con le tematiche emergenti dal processo StrategicAncona2025 – Piano Strategico della Città, ha individuato nel programma ITI Waterfront di Ancona 3.0, lo strumento per implementare un processo incentrato sul frontemare del porto storico che si prefigge di trasformare Ancona da città sul mare a città di mare contemporanea.
WATERFRONT del Porto storico
L’area è caratterizzata dalla presenza della maggior parte delle emergenze archeologiche e storico-architettoniche della città e del porto, a cui si sovrappone, nella parte urbana, un sistema quasi esclusivamente residenziale. L’area deve essere non tanto e non solo riqualificata fisicamente, ma rifunzionalizzata attraverso l’inserimento di strutture di carattere urbano capaci di delineare un percorso in quota rispetto al livello delle banchine portuali ed un collegamento con le stesse.
SFIDE
Riattivare il centro storico di Ancona ed il suo tessuto sociale, produttivo ed economico attraverso una valorizzazione selettiva del patrimonio storico-archeologico-culturale integrata ad una innovativa promozione territoriale incentrata sulle qualità ed eccellenze del territorio.
Implementare l’attrattività turistica della città di Ancona e dell’area metropolitana Medio Adriatica (AMMA) coniugando in un’offerta integrata e qualificata i cluster tematici Porto-Mare-Archeologia.
Sviluppare, sostenere e promuovere l’innovazione “intelligente” e la ricerca tecnologica applicata supportando progetti integrati in un ambito, come quello del waterfront, in grado di rappresentare la complessità del sistema urbano anconetano nelle sue molteplici identità e funzioni.
Promuovere una gestione efficiente ed un uso “smart” dell’energia nelle infrastrutture pubbliche all’interno di un contesto altamente energivoro come il Frontemare del Porto Storico di Ancona.
Formare, supportare e incentivare competenze professionali e manageriali per lo sviluppo occupazionale in ambiti legati ai cluster integrati Porto-Mare- Archeologia.
OBIETTIVI
La densità di emergenze storiche ed archeologiche di questo ristretto contesto configura un parco culturale gia in essere, dotato di percorsi che mettono a sistema il piano di quota del porto Antico con il sovrastante livello del tessuto urbano storico fino ad immettersi nella direttrice lungo costa del Cardeto. Come facilmente intuibile, la complessità del palinsesto storico-archeologico e paesaggistico necessita di un insieme di azioni integrate a varia scala e con gradi di priorità strategica diversi.
Gli interventi, pur configurandosi come un sistema unitario, conserveranno ciascuno autonomia realizzativa e funzionale con lo scopo di – valorizzare contesti e centralità storico-culturali riattivando sistemi di relazione capaci di restituire senso di unitarietà; implementare i rapporti visivi tra le diverse parti urbane ed il porto, qualificando nuovi affacci e percorsi esistenti; far emergere, attraverso opportune scelte progettuali un parco archeologico eun tessuto urbano storico andato distrutto; connettere livelli e salti di quota dei diversi piani su cui si attestano il porto, il lungomare Vanvitelli ed il tessuto storico edificato; coniugare efficacemente l’accessibilità carrabile al Guasco, i percorsi pedonali esistenti e di progetto.
AZIONI
La complessiva strategia di rivitalizzazione e valorizzazione di questo sistema individua nel “grattacielo medioevale” di Palazzo degli Anziani un’interfaccia porto-città storica capace di accogliere, ed orientare flussi di turisti, city-users e residenti. A supporto e rafforzamento della nuova identità rappresentativa di Palazzo degli Anziani la strategia intende riqualificare e valorizzare alcuni “vuoti” venutisi a generare a seguito dei consistenti bombardamenti del secondo conflitto mondiale che hanno cancellato il tessuto urbano storico del Guasco.
Tali “vuoti” nel corso degli anni hanno assunto nuovi ruoli e sono stati rifunzionalizzati negli usi perdendo la connotazione identitaria iniziale e configurandosi come spazi aperti ad alto potenziale aggregativo finora inespresso; si tratta, in particolare: 1. del sacello medioevale posto lungo via Rupi Comunali, in strettissima contiguità fisica con Palazzo degli Anziani; 2. di Piazza Dante Alighieri; 3. del recente nuovo spazio creatosi a seguito della demolizione del Laboratorio dell’Istituto nautico a ridosso della cosiddetta Casa del Capitano.
L’azione progettuale volta a mettere a sistema i differenti spazi coinvolti sviluppando un racconto capace di guidare gli utenti nello spessore verticale della complessa fisicità e storicità della città di Ancona, in particolare nel suo spaccato medievale.
Un percorso che il progetto propone come interfaccia attivo tra i nuovi spazi pubblici proposti e gli spazi di diversa natura e storicità che incontra nel suo svolgersi, a partire da una nuova relazione con gli scavi archeologici del sistema commerciale romano ubicati dietro la casa del Capitano alla possibile valorizzazione della connessione con altri spazi ubicati alle diverse quote del percorso di risalita che potrebbero essere ulteriormente analizzati e riscoperti.