Nuove azioni per la cura ambientale, culturale e turistica di Ancona e Parco del Conero. Nasce “Sistema”

Nei prossimi due anni il progetto sostenuto dalla Fondazione Cariverona vedrà una rete di nove partner con capofila il Comune di Ancona impegnata in diverse iniziative a forte valenza ambientale, naturalistiche e formative per valorizzare l’ecosistema terra mare dell’area del parco del Conero e delle sue propaggini, fino a Varano e il parco Cardeto. Con la sperimentazione di protocolli innovativi sull’agricoltura e sulla pesca sostenibile, l’apertura e il rafforzamento di nuovi itinerari ecoturistici, laboratori multifunzionali, attività didattiche, in un programma esteso tra il Monte Conero e la costa.

La sperimentazione e diffusione di buone pratiche per la tutela delle risorse agricole e ittiche, l’apertura di percorsi naturalistici che attraverseranno le zone verdi da Ancona al monte Conero, nuovi spazi adibiti a fattoria didattica al Parco Cardeto, iniziative di turismo sostenibile, land art, formazione nelle scuole, tirocini e stage nel turismo e nella salvaguardia del patrimonio ambientale e archeologico. Questo e altro ancora è “Sistema – la cura ambientale come leva di sviluppo sostenibile”, il progetto che nei prossimi due anni andrà a valorizzare gli ecosistemi terra mare di Ancona e monte Conero grazie all’impegno d’una rete di partner formata dal Comune di Ancona come capofila, assieme al Parco del Conero, il CNR – IRBIM di Ancona, il CSV Marche Ets, le cooperativa Polo 9 e H.O.R.T., le associazioni Casa delle Culture – il Pungitopo, Scholanova di Varano, Sineglossa. Con il contributo della Fondazione Cariverona nell’ambito del bando Habitat.

Il progetto Sistema sarà il generatore di una serie di innovazioni e iniziative ambientali, culturali, formative e turistiche integrate tra loro e messe a frutto grazie all’esperienza pluriennale degli enti coinvolti così da creare nuove reti di scambio e opportunità economiche per la comunità, nel segno dello sviluppo inclusivo e di un rapporto equilibrato con l’habitat del Parco del Conero e le sue propaggini verdi che arrivano fino ad Ancona.

“Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra i vari partner – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Ancona Michele Polenta – si avvia ufficialmente il progetto “Sistema – la cura ambientale come leva di sviluppo sostenibile”, finanziato dalla Fondazione Cariverona. E’ un privilegio ma anche una importante responsabilità per il Comune di Ancona essere, all’interno del progetto, soggetto capofila di un ampio partenariato pubblico-privato, di cui fanno parte, tra gli altri, l’Ente Parco del Conero, il CNR Irbim e i comuni di Sirolo, Numana e Camerano. A testimonianza non solo della strategicità del progetto stesso, ma anche dell’alta capacità progettuale dell’Amministrazione comunale di Ancona sui temi che caratterizzano le moderne politiche ambientali, abbiamo potuto constatare che all’interno di “Sistema” sono indicate molte azioni riconducibili alle attività che l’Assessorato all’Ambiente con la propria Direzione ha perseguito in questi ultimi due anni. Il fulcro sarà la progettualità sviluppata dall’Ente Parco per favorire un modello agricolo innovativo, capace di rivitalizzare l’ecosistema agrario, favorendo l’incremento della biodiversità dell’area, migliorando la gestione idraulica e la resilienza dell’agricoltura rispetto alle variazioni indotte dalla crisi climatica.

Questo conferma a pieno titolo la volontà del Comune capoluogo di puntare su iniziative a sostegno dell’agricoltura biologica priva di sostanze chimiche. Attorno a questo fulcro si svilupperà una serie di iniziative e di azioni per lo sviluppo sostenibile, che consentiranno il coinvolgimento a tutto tondo dell’intera comunità che vive nelle città della Riviera del Cònero, a partire dalla suggestiva creazione di una fattoria didattica all’interno della città, al Parco del Cardeto, ad opera della Cooperativa Hort, dove le scolaresche, i cittadini e tutte le persone interessate potranno visitare orti, aree per piccoli animali da allevamento o arnie didattiche per comprendere appieno l’importanza degli insetti impollinatori, fino ad arrivare a esperienze di valenza internazionale, come quella proposta a tutela dell’ecosistema marino dal CNR Irbim, che propone la sperimentazione di tecniche innovative per una pesca artigianale a basso impatto. Il progetto Sistema sta per diventare una realtà, tutti i partner sono pronti a partire con i loro progetti e credo che il valore aggiunto risieda proprio in questa collaborazione poliedrica, preparata in modo scientifico e strutturato, che potrà quindi valorizzare a trecentosessanta gradi le dinamiche di sviluppo del nostro ambiente e la qualità della vita di tutti noi”.

Paolo Marasca, assessore alla Cultura del Comune di Ancona, riflette: “Il nome di questo progetto dice tutto: sistema. Il nostro rapporto con il pianeta migliora. Solo se agiamo come sistema, non a compartimenti stagni. Cultura, educazione, produzione, turismo devono convergere sempre in un approccio ecologico”.

Grazie al contributo della Fondazione Cariverona, col progetto Sistema le realtà coinvolte metteranno a frutto una serie di innovazioni centrate sulla cura del rapporto ancestrale terra mare, così forte nella natura del Monte Conero, e che diverranno nuove leve per la valorizzazione ecosostenibile del territorio.

Alcuni esempi. Il Comune di Ancona prevede di realizzare un collegamento pedonale per raggiungere la Baia di Portonovo dal parcheggio scambiatore a monte, doterà Portonovo di una rete wi-fi gratuita. L’Ente Parco recupererà il Teatro presso la propria sede, spazio all’aperto da mille posti integrato nel Centro Visite Ente Parco e rinnoverà il centro di accoglienza per le tartarughe di acqua dolce e terra. Al parco del Cardeto, la cooperativa HORT allestirà, presso la propria sede, nuovi spazi per attività educative, nelle aree verdi attorno alla struttura darà vita a una fattoria didattica urbana con orti sperimentali, animali da bassa corte e arnie didattiche. Quattro nuovi itinerari integrati con l’ecosistema verranno individuati dalle associazioni Sineglossa e qui artisti internazionali saranno chiamati a installare opere di land art. Scholanova di Varano rafforzerà il suo centro di formazione “L’alveare di Varano” e curerà il “Sentiero delle Api”, un percorso all’insegna dell’apicoltura che collegherà le aree verdi di Ancona a quelle della frazione, mentre Casa delle Culture e Il Pungitopo creeranno nuove occasioni di incontro e sensibilizzazione ambientale lungo il tragitto “Direzione parco”. Non solo, queste iniziative saranno integrate alle azioni degli altri due poli su cui si fonda l’equilibrio del progetto Sistema, la salvaguardia dell’habitat terra-mare e la formazione dei giovani.

In quest’ottica, Parco Del Conero sperimenterà nuove pratiche agronomiche innovative in circa quindici aziende agricole dell’area protetta, con l’obiettivo di accrescere la fertilità dei terreni mettendo al bando l’utilizzo di sostanze chimiche. Il CNR – IRBIM con il coinvolgimento di un campione di imbarcazioni della piccola pesca, mediante l’adozione di pratiche o attrezzi da pesca sempre meno impattanti sull’ambiente, svilupperà una campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento diretto degli operatori con lo scopo di favorire la penetrazione delle pratiche e tecniche proposte, fino alla persuasione degli operatori circa i vantaggi del loro utilizzo. CSV Marche Ets attiverà nelle scuole di Ancona, Sirolo e Numana attività formative per il bene comune, Polo9 proporrà stage e tirocini nel settore culturale e turistico per giovani anche in condizioni su fragilità e momenti formativi per minori accolti nelle proprie strutture, come i minori stranieri non accompagnati. Sineglossa coinvolgerà una redazione comunitaria nella scrittura di una guida di Ancona curata dal narratore Wu Ming 2 per esaltare il fascino non convenzionale del territorio. Ma l’elenco completo delle iniziative sarebbe lungo, la trama del progetto è articolata.
Le attività di Sistema si concluderanno entro il 2024, nel corso della progettazione la rete dei partner non mancherà di produrre materiale informativo, sul web e sui media, per rendere partecipi i cittadini sulle nuove opportunità proposte.

SISTEMA – Le azioni di progetto di ogni partner

ll Comune di Ancona, in qualità di Ente capofila, svolge un ruolo di verifica e di
coordinamento tra le varie azioni dei partner, che esplica anche con interventi di
promozione, sensibilizzazione e divulgazione rispetto ai temi strategici, alle attività e alla
progressione del progetto, anche in ragione della completa aderenza delle politiche
ambientali dell’Amministrazione del capoluogo con le finalità e azioni progettuali.

“Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra i vari partner – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Ancona Michele Polenta – si avvia ufficialmente il progetto, finanziato dalla Fondazione Cariverona. È un privilegio ma anche un’importante responsabilità per il Comune di Ancona essere capofila di un ampio partenariato pubblico-privato, di cui fanno parte, tra gli altri, l’Ente Parco del Conero, il CNR Irbim e i comuni di Sirolo, Numana e Camerano. A testimonianza non solo della strategicità del progetto stesso, ma anche dell’alta capacità progettuale della nostra Amministrazione comunale sui temi che caratterizzano le moderne politiche ambientali. Abbiamo potuto constatare che all’interno di “Sistema” sono indicate molte azioni riconducibili alle attività che l’Assessorato all’Ambiente, con la propria Direzione, ha perseguito in questi ultimi due anni”.

Il Parco del Conero si occuperà della diffusione di pratiche ecologiche di gestione volte all’aumento della fertilità del terreno. In particolare, in venti aziende agricole dell’area protetta verranno sperimentate pratiche agronomiche innovative rivolte ad aumentare l’humus nel terreno. La sperimentazione prevede anche l’acquisto di alcuni macchinari agricoli da utilizzare nelle aziende per interrare la paglia o altro materiale compostabile.
Inoltre l’Ente Parco entro il 2022 completerà il potenziamento del Centro Visite Ente Parco
col recupero del “Teatro del Conero” che può ospitare sino a mille spettatori, mentre entro
il 2023 realizzerà interventi per favorire la salvaguardia della biodiversità locale rispetto
alle specie aliene ed invasive tramite il rinnovamento dei due centri di accoglienza delle
tartarughe di terra e d’acqua dolce nel cortile della sede del Parco. “Siamo particolarmente
soddisfatti che ancora una volta la Fondazione Cariverona si sia dimostrata attenta e
disponibile a sostenere un progetto che riguarda molti partner del territorio come il
progetto Sistema – spiega Daniele Silvetti, Presidente del Parco del Conero – e che per
noi tocca aspetti fondamentali per l’attività dell’Ente parco come quelli legati all’agricoltura,
alla promozione e valorizzazione e alla tutela della fauna”.

Il CNR – IRBIM di Ancona, l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è il partner scientifico istituzionale di Sistema e partecipa con una serie di azioni che puntano a rivalutare il comparto della pesca artigianale delle coste. Saranno direttamente coinvolti gli operatori della piccola pesca così da formarli sull’adozione di attrezzature che, sulla base delle evidenze scientifiche, meno impattano sull’ambiente. E verrà intrapreso un percorso di consolidamento del marchio QM – Qualità garantita delle Marche per favorire la cultura di un prodotto ittico a filiera corta di elevato valore e fondato su tecniche di pesca sostenibili. Strumenti in grado di portare risorse in più al settore ittico, in sofferenza per il calo delle risorse e per la crisi energetica. Luca Bolognini, il responsabile di progetto per CNR-IRBIM, spiega: “Il progetto dà all’Istituto l’opportunità di portare avanti importanti ricerche riguardo la gestione sostenibile dell’attività di pesca, che mirano sia a migliorare la conservazione delle risorse marine, sia a rendere meno impattanti e più efficienti le tecnologie impiegate. Per il territorio anconetano, il settore della piccola pesca rappresenta da sempre un settore fondamentale da un punto di vista nutrizionale ed economico, oltre che fortemente legato alla memoria storica della cultura e tradizione del mare. Questa attività di pesca può abbracciare il concetto di sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo di attrezzi fissi e più selettivi, tali da ridurre gli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse biologiche.
L’obiettivo del CNR-IRBIM è dunque quello di lavorare a stretto contatto con i diretti
interessati del settore, gli operatori della pesca, come rotta per uno sviluppo ancora più
sostenibile, garantendo un maggior coordinamento e collaborazione tra tutti gli attori della
filiera ittica, allo scopo di valorizzare il prodotto locale.”

CSV Marche Ets – Centro Servizi per il Volontariato delle Marche realizzerà una serie di attività di sensibilizzazione nelle scuole di Ancona, Sirolo e Numana, così da coinvolgere i giovani in una mappatura di spazi e luoghi che potrebbero essere oggetto di recupero e restituzione alla comunità attraverso azioni di pulizia, cura del verde e del bene comune.
Inoltre collaborerà con Polo9 nelle attività di rete e scambio di buone pratiche con realtà
del Terzo settore che in Veneto promuovono azioni analoghe a quelle di Sistema. Nel
corso del progetto insieme a CNR – IRBIM il Centro di Servizi per il Volontariato realizzerà
la campagna informativa Marine Litter, su inquinamento marino e pratiche di
comportamento rispettose per l’ambiente. “Come Centro Servizi per il Volontariato
regionale siamo impegnati da lungo tempo in progetti che mirano a far riflettere i ragazzi e
ragazzi delle scuole sul valore del bene comune – spiega Simone Bucchi, presidente di
CSV Marche Ets – Grazie al progetto Sistema e all’azione di mappatura degli spazio da
recuperare, i giovani potranno continuare a formarsi sui temi dell’ambiente, del rispetto e
dell’impegno civico, della partecipazione attiva e inclusiva. Tutte dimensioni connesse fra
loro su più livelli”.
Il percorso della cooperativa Polo9 è orientato a creare nuove possibilità lavorative per i
giovani anche in condizione di fragilità grazie all’esperienza maturata e certificata, e alle
oltre 250 aziende con le quali collabora da anni. Si attiveranno dei tirocini formativi
destinati agli under 35 anche svantaggiati e esperienze di stage nella Regione Marche per
la tutela del patrimonio archeologico e ambientale, oltre che in strutture di promozione
turistiche e culturali. Rispetto all’educazione e alla formazione, si realizzeranno laboratori
didattici in sinergia con Yo – Your Opportunity per le nuove generazioni e gli utenti accolti
nei servizi di Polo9 per minori, anche stranieri non accompagnati. Previsto anche uno
scambio di buone prassi e networking con una rete di enti veneti conosciuti da
Fondazione Cariverona e con i quali Polo9 ha già in essere progettualità, per una crescita
di competenze e una sinergia di intenti. Spiega Costanza Schiaroli, team progetti e
sviluppo Polo9: “Abbiamo scelto di occuparci di formazione e tirocini per giovani e individui
più fragili perché ambiente e tutela del patrimonio culturale e naturalistico possono
diventare una leva di sviluppo sociale imprescindibile per l’inclusività di ognuno oltre che
per dare continuità all’esperienza di YO your opportunity. Nello stile di Polo9 lo faremo
facilitando sinergie nel territorio, sia sui contenuti che economiche, con progetti, reti e
servizi già attivi. Rafforzeremo inoltre la community interregionale di partner veneti che da
qualche anno collaborano con noi su progettualità di Cariverona che uniscono nuove
generazioni, digitale, trasformazione green, turismo sostenibile, educazione innovativa”.

L’associazione Casa delle Culture assieme all’associazione Il Pungitopo promuoverà delle attività di sensibilizzazione ambientale che avranno luogo soprattutto lungo il percorso Direzione Parco, il sentiero che collega il quartiere di Vallemiano con il Parco del Conero. Qui tra passeggiate pubbliche e iniziative aggreganti, sarà valorizzato il
patrimonio naturalistico in contesto urbano, verranno installati dei nidi artificiali e dei cartelli informativi sulle caratteristiche arboree e faunistiche della zona. “Sistema ci permette di continuare a lavorare per Direzione Parco, un progetto nato dal basso attraverso un crowdfunding civico nel 2016 a cui i cittadini dimostrano affezione tutt’oggi attraverso donazioni e continua fruizione – spiega Emanuela Capomagi, presidente Casa delle Culture – Il sentiero è prezioso per la sua vicinanza ad un quartiere molto urbanizzato,dove ha un importante ruolo nell’incentivare la mobilità dolce, nonché come scrigno di biodiversità dove i cittadini fruiscono della natura e contribuiscono alla sua cura e incremento. Basti pensare che dal 2018 sono stati piantumati volontariamente più di 40
alberi nella zona nell’ambito di varie iniziative”

La cooperativa HORT. potrà potenziare le attività educative proposte già da anni all’interno del Parco del Cardeto. Il progetto prevede infatti l’allestimento di nuovi spazi in chiave didattica all’interno dei locali delle Casermette e la realizzazione, nelle aree verdi di pertinenza della struttura, di una fattoria urbana attraverso l’installazione di orti sociali e
l’adozione di animali da cortile. L’obiettivo è quello di creare un polo di riferimento
didattico, culturale e ricreativo per la città ed il territorio in materia di sostenibilità
ambientale e buone pratiche in agricoltura, anche attraverso lo sviluppo di attività di
agricoltura sociale. La fattoria sarà organizzata per accogliere diverse tipologie di utenti
(studenti, longevi, soggetti con abilità differenti) al fine di aumentare l’inclusione sociale e il loro benessere psico fisico.”Attraverso Sistema, la HORT ha l’opportunità di creare una
fattoria urbana e di sviluppare ulteriormente il Centro di Educazione ambientale all’interno
del Parco del Cardeto – spiega Martina Perugini, presidente della cooperativa – Il progetto
inoltre mira a creare attività didattiche, ricreative e terapeutiche per le scuole, la
cittadinanza e le associazioni che operano nel sociale. Infine la fattoria urbana sarà un
ulteriore punto di connessione e di incontro per divulgare tematiche scientifiche e tecniche
di un’agricoltura sociale e sostenibile calata sul nostro territorio”.

L’aps Scholanova di Varano avrà la possibilità di potenziare L’Alveare di Varano, ex
laboratorio ceramico della frazione che diverrà anche centro per la formazione,
divulgazione e progettazione di buone pratiche d’apicoltura. L’Alveare di Varano sarà il
punto di raccordo e di riferimento del “Sentiero della api”, progetto integrato all’Alveare e
che sarà un percorso pedonale naturalistico e integrato nell’ecosistema, segnato da
cartelli informativi, che connetterà le zone verdi di Ancona con il parco del Conero e che
diverrà una risorsa per progetti didattici mettendo in relazione tra loro i vari apicoltori
dell’area naturalistica. Lungo il sentiero verranno disseminate anche statue in pietra, legno
e ceramica di recupero. Ilse-Maria Ratsch, presidente dell’associazione Scholanova di
Varano, spiega: “Il progetto Sistema prevede percorsi verso una riconversione ecologica
della nostra società e con il nostro progetto vorremmo aprire ‘Porte’ ai cittadini per
integrarsi con il sistema rurale, agricolo e delle aree ‘protette’ del Parco del Conero
passando attraverso corridoi verdi urbani, orti e giardini urbani, alla scoperta delle
produzioni gastronomiche in una rinnovata coscienza dei sapori del luogo”.

L’organizzazione culturale Sineglossa pubblicherà una nuova guida della collana
Nonturismo, edizioni Ediciclo, dedicata ad Ancona, curata dallo scrittore Wu Ming 2 e da
una redazione di comunità formata da abitanti del luogo con l’incursione di artisti, creativi,
economisti, urbanisti, botanici, storici. Lo scopo è far affiorare e presentare ai viaggiatori
elementi d’unicità del territorio attraverso narrazioni letterarie, esercizi allo sguardo,
illustrazioni visionarie e immagini del passato. Non solo, ispirandosi ai temi emersi durante
gli incontri di redazione della guida Nonturismo Ancona, saranno creati quattro itinerari
dove artisti visivi internazionali realizzeranno opere di land art. Federico Bomba, Direttore
di Sineglossa, spiega: “Lasceremo alla città una guida nonturismo per dare voce alle
cittadine, ai cittadini e alle realtà del territorio che desiderano costruire e raccontare una
nuova identità di Ancona”