Tutela della falesia del Cardeto, ancora un passo avanti
L’anno in corso segnerà la svolta per la messa in sicurezza della falesia del Cardeto, dopo un iter procedurale che ha percorso diversi passaggi e altri, in funzione di una necessaria condivisione, ne prevede a breve.
La giunta comunale ha approvato, in linea tecnica e sul piano attuativo, il progetto definitivo per la realizzazione dei lavori relativi alle opere di tutela ambientale della falesia di Ancona, nello specifico la messa in sicurezza del tratto della zona del Cardeto a protezione delle grotte sottostanti. L’intervento è inserito nel Programma triennale LLPP per il triennio 2022-2024, annualità 2022.
L’atto approvato dalla giunta recepisce i provvedimenti degli anni precedenti, a partire dal 2019, sulla base dei quali il Comune di Ancona -in qualità di ente attuatore- si è visto assegnare dalla Regione Marche un contributo statale pari a 2.600.000,00 euro in virtù del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale.
A riguardo tra il Comune e la Regione era stata siglata una convenzione relativa alla progettazione dell’intervento, affidata ad una società di ingegneria specializzata. La prossima tappa del procedimento sarà la convocazione della conferenza dei servizi cui parteciperanno la Regione Marche, il parco del Conero, la Marina Militare, la Capitaneria di Porto e altri enti per acquisire pareri, nulla osta e assensi così da potere produrre un progetto il più integrato ed efficace possibile, che verrà illustrato a seguire ad associazioni e i cittadini.
“La procedure per il risanamento della falesia vanno avanti – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini- e con l’approvazione del progetto definitivo possiamo ora passare alla fase della conferenza dei servizi con tutti gli enti coinvolti. Il progetto verrà anche presentato all’Associazione Grotte del Cardeto. L’intervento si pone in continuità con quelli già realizzati dall’Amministrazione a tutela della falesia e delle grotte”.