Arriva al Museo Omero la “Collezione Design” con il meglio del Made in Italy
Senza barriere, aperto ad esperienze nuove e molteplici, laboratorio di sperimentazione all’insegna dell’accessibilità: il Museo Tattile Statale Omero, quasi trent’anni anni di attività alle spalle, si conferma come una delle istituzioni museali più significative del territorio e del nostro paese, fiore all’occhiello della rete regionale, in grado di trasmettere competenze e consulenze ai musei più accreditati e frequentati da sempre. Un luogo della cultura, che ha come mission l’integrazione socioculturale e che è ormai riconosciuto a livello nazionale anche come istituzione deputata alla ricerca.
A completare la sua offerta espositiva e didattica, valorizzata dall’ambiente che lo accoglie dopo anni di permanenze in sedi scolastiche – la settecentesca Mole Vanvitelliana (poderoso monumento identificativo del capoluogo marchigiano, affacciato sul porto)- una nuova sezione Design che mette in mostra il meglio del Made in Italy, in una regione dove l’artigianato di qualità e la piccola-media impresa di carattere familiare hanno rappresentato un modello economico vincente. Un allestimento inedito, curato da uno dei maggiori esperti di allestimenti e di accessibilità, Fabio Fornasari, e che si avvale della collaborazione delle aziende produttrici, dei designer e dei collezionisti. Inaugurata il 18 dicembre, dopo un travagliato percorso di anni, grazie alla tenacia del Presidente Aldo Grassini e della sua compagna di vita e di attività nel e per il Museo, Daniela Bottegoni, e grazie ad una importante donazione di un mecenate innamorato del progetto, la nuova ala collocata al pianterreno della Mole e accessibile dalla zona del Mandracchio (porto pescherecci e area ex fiera) è concepita come un un luogo multisensoriale dove i visitatori potranno scoprire in maniera interattiva, non solo quindi con il tatto ma con tutti i cinque sensi, gli oggetti iconici della storia del Design italiano, selezionati tra i progetti vincitori e menzionati del Compasso d’Oro.
“Collezione Design” costituisce una esperienza totale, immersiva, che permette di rapportarsi in piena libertà con l’oggetto, “leggerne” storia e provenienza attraverso una serie di strumenti sia cartacei sia tecnologici pensati per questa collezione. In tutto trentadue oggetti che chiedono di essere toccati, ascoltati, manipolati, in un percorso che li organizza per temi: viaggiare, abitare, cucinare, lavorare, giocare.
Sono oggetti di Design che dagli anni Sessanta hanno vinto il Compasso d’oro o sono stati selezionati per il premio, diventando icone di culto: dalla Moka Bialetti alla radio Cubo della Brionvega, dalla sedia Ghost della Kartell alla macchina da scrivere Valentine della Olivetti, dai 16 animali di Danese alla Vespa Piaggio.
L’allestimento, che sfrutta un lungo bancone per gli oggetti più piccoli e isole espositive per quelli di maggiori dimensioni, nasce con l’intento di mostrarne il viaggio dai negozi alle nostre case: la scatola, la confezione diviene così un elemento scenografico e narrativo. A completare il racconto degli oggetti e dei loro creatori anche le studiate sonorità del sound designer Paolo Ferrario e le parole di Chiara Alessi, docente di Design al Politecnico di Milano. Un innovativo sistema di audioguida, dotato di segnalazioni vibratili e informazioni acustiche, sarà a disposizione delle persone con disabilità visiva. Il sistema ideato dalla CPU I-Tech, permette alle persone non vedenti di vivere in autonomia la collezione. Come ricorda Aldo Grassini, direttore del Museo Omero, questa sezione nasce proprio da una donazione dell’Associazione per il Museo Tattile Statale Omero ODV-ONLUS ed è dedicata all’ex-direttore del Museo Roberto Farroni, che fortemente l’ha promossa.
All’ingresso dello spazio espositivo una grande opera scultorea in terracotta di Paolo Annibali dal titolo Frontone, ad evocare il legame del Design italiano con la classicità. Lungo il percorso sarà presente lo spazio “Fuori tutti”, un luogo del silenzio e dello studio, dove verranno collocate le miniature degli oggetti esposti, miniature da manipolare e su cui meditare in solitaria, una stanza piacevole per tutti e particolarmente funzionale per le persone con neurodiversità.
La nuova sezione del Design rispetterà gli stessi orari di apertura del Museo Omero, mentre l’ingresso sarà a pagamento (5 euro) con le opportune gratuità.
All’ inaugurazione, preceduta da una conferenza introduttiva, hanno partecipato Luigi Gallo, Direttore Generale Musei Marche, Valeria Mancinelli, Sindaco del Comune di Ancona, Paolo Marasca, Assessore alla Cultura del Comune di Ancona, Aldo Grassini, Presidente del Museo Omero, Fabio Fornasari, curatore dell’allestimento, Daniele Bottiglieri, Direttore della CPU I-Tech e Andrea Gioia, Presidente dell’Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero ODV-ONLUS”.
(F.Z.)
INFO UTILI PER VISITARE QUESTA SEZIONE DEL MUSEO OMERO:
Collezione Design – Museo Tattile Statale Omero
Banchina Giovanni da Chio 28 – Ancona
www.museoomero.it – info@museoomero.it
@MuseoOmero su FB, TW, IG, YT
INFO
Ingresso: 5 euro.
Gratuità come previsto dal Ministero della Cultura.
Prenotazione obbligatoria: telefono e whatsapp: 335 56 96 985
e-mail: didattica@museoomero.it
Possibilità di acquistare il biglietto su Coopculture
Accesso con Green pass obbligatorio.
ORARI
Settembre – giugno: da martedì a domenica 16:00 – 19:00 domenica e festivi anche 10:00 – 13:00.
Chiuso: lunedì 24 e 25 e 31 dicembre; 1° gennaio ore 16:00-19:00.
Luglio e agosto: da martedì a domenica 17:00 – 20:00; domenica anche 10:00 – 13:00.
Elenco Oggetti esposti
32 Variazioni di Compasso d’Oro
Vespa, 1946, di Corradino D’Ascanio per Piaggio
Valentine, 1969, di Ettore Sottsass per Olivetti
Pop GA45, 1969, di Mario Bellini per Minerva
Grillo, 1967, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Siemens
Timor, 1974, di Enzo Mari per Danese
Tizio, 1972, di Richard Sapper per Artemide
TS502 Radio cubo, 1964, Richard Sapper e Marco Zanuso per Brionvega
Falkland, 1964, di Bruno Munari per Danese
Ghost, 1984, di Cini Boeri per Fiam
Eclisse, 1965, di Vico Magistretti per Artemide
ALGOL, 1964, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Brionvega
Parentesi, 1971, di Achille Castiglioni e Pio Manzù per Flos
Bollitore 9091, 1983, Richard Sapper per Alessi
Plia, 1967, di Giancarlo Piretti per Anonima Castelli
Moka, 1956, di Renato Bialetti per Bialetti
Caffettiera 9091, 1979, di Richard Sapper per Alessi
Marille, 1983, di Giorgetto Giugiaro per Voiello
Anna G., 1991, di Alessandro Mendini per Alessi
Tonda, 2005, di Makio Hasuike per IFI
Moscardino, 2000, di Giulio Iacchetti e Matteo Ragni per Pandora Design
SPIN, Guzzini
Paradise tree, 2009, di Oiva Toikka per Magis
Sacco, 1968, di Gatti, Teodoro, Paolini per Zanotta
16 Animali, 1956, di Enzo Mari per Danese
Puppy, 1950, di Eero Aarnio per Magis
H Horse, 2016, di Nendo per Kartell
Sofà Bocca, 1970, di Studio 65 per Gufram
Mezzadro, 1957, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta
Wave, 1979, Dainese
Gommino
Five Fingers, 2005, Vibram
Sella, 1957, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta
OGGETTI A COROLLARIO
Cactus appendiabiti Guframini, Originale 1972, di Guido Drocco e Franco Mello per Gufram
Sofà Bocca, Guframini
Pratone, Guframini
Porta dischi, 1970, di Olaf von Bohr per Kartell
Masters, 2013, di Philippe Starck con Eugeni Quitllet per Kartell
100% Make Up – Miniatura vaso, 2000 di Alessandro Mendini per Alessi
A. Mendini, 2003, di Alessandro Mendini per Alessi