Una mozione per far aderire il Comune di Ancona alla RE.A.DY
Mozione in Consiglio comunale per far aderire il Comune di Ancona alla RE.A.DY, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Depositata ieri mattina la Mozione dei Consiglieri Quacquarini e Rubini affinché anche il Comune di Ancona sottoscriva la Carta d’Intenti della RE.A.DY., documento che impegna amministrazioni locali e regionali ad avviare un dialogo con le associazioni locali LGBTI+, per facilitare l’emersione dei loro bisogni, sviluppando azioni positive sul territorio come già fatto nei mesi scorsi da molte Regioni e Comuni italiani (nelle Marche: Regione Marche e Comuni di Pesaro, Fano e Monteprandone).
Un documento che è un importante passo avanti verso il superamento delle discriminazioni.
Non solo, per il Comune è un’opportunità di incontro e scambio di esperienze e buone prassi con le altre Amministrazioni che hanno aderito.
Un’adesione quella Carta d’Intenti della RE.A.DY. che in questo lungo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 diviene ancora più importante perché sottolinea la necessità, da parte delle Istituzioni, di vigilare su questi temi.
L’azione delle Pubbliche Amministrazioni è infatti fondamentale per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi.
Tra i compiti della Rete, anche quello di promuove e intraprendere iniziative di dimensione europea attraverso adesione e promozione di politiche libere da preconcetti.
La finalità della Rete è quella di individuare, mettere a confronto e diffondere politiche “di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender – si legge nella Carta d’Intenti – realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale. Supportando la realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI+”.
Una filosofia che ambisce a creare una struttura leggera, orizzontale e partecipata, che inviti tutti i partner a contribuire in modo attivo alla sua gestione e al suo sviluppo, promuovere le sinergie locali, utilizzare e valorizzare le risorse già esistenti, impegnando alla diffusione di azioni positive sul territorio.
Quacquarini e Rubini: “Con la Legge 76 del 20 maggio 2016 l’Italia è diventata un paese più civile, facendo un importante passo avanti nel riconoscere i diritti di tutti e allineandosi con le altre realtà europee in cui le unioni civili e i matrimoni egualitari sono la normalità ormai da anni. Tranne in Ungheria dove Orban continua imperterrito a calpestare la Costituzione e i diritti di migliaia di persone, utilizzando l’omofobia come arma elettorale. Ma ancora tanto c’è da fare in questo ambito anche nella nostra città e dunque anche la città di Ancona sia in prima linea per i diritti di genere aderendo alla Carta d’Intenti della RE.A.DY. e promuova insieme alla Rete sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi.”
Testo Mozione ADESIONE ALLA CARTA D’INTENTI DELLA RE.A.DY